Frodi online: il 73% non riconosce le truffe

Frodi online: il 73% non riconosce le truffe

Quasi tre persone su quattro non sono in grado di riconoscere i segnali di una potenziale truffa: frodi online sempre più evolute.
Frodi online: il 73% non riconosce le truffe
Quasi tre persone su quattro non sono in grado di riconoscere i segnali di una potenziale truffa: frodi online sempre più evolute.

Tutto evolve, tutto progredisce. Anche, e purtroppo, le tecniche impiegate dai cybercriminali per mettere a segno frodi online sempre più complesse e raffinate, tanto da far cadere in trappola anche i consumatori più smaliziati e coloro avvezzi all’utilizzo della tecnologia. L’ennesima conferma giunge dallo studio realizzato da Visa in collaborazione con Wakefield Research, condotto in 18 paesi del mondo (Italia compresa).

Il problema delle frodi online: siamo tutti vulnerabili

Il dato è piuttosto allarmante: il 73% dei chiamati in causa non è in grado di riconoscere i segnali inclusi nelle comunicazioni digitali che potrebbero (e dovrebbero) far suonare un campanello d’allarme. Ecco perché le truffe sono sempre più frequenti, andando a impattare non solo su portafogli e conti, ma anche sull’integrità dei dati. Queste le parole di Paul Fabara, Chief Risk Officer di Visa.

Comprendere il linguaggio delle frodi è essenziale in un mondo sempre più digitale. I truffatori hanno raggiunto nuovi livelli di sofisticazione sia nel linguaggio che nella tipologia: nessuno è immune. L’educazione al linguaggio delle frodi è parte integrante del nostro impegno a protezione dei consumatori e mettere in evidenza i punti in comune nel linguaggio delle frodi aiuta a prevenire la criminalità a livello globale.

Fraudulese: le frasi e i messaggi più frequentemente utilizzati dai truffatori

Di seguito, alcune interessanti statistiche che riguardano da vicino l’Italia.

  • Nel nostro paese, i metodi di pagamento più utilizzati per effettuare acquisti online sono le carte di credito (63%) e i servizi di terze parti (72%);
  • l’espressione che più di tutte induce a cliccare su un link o a rispondere a un messaggio è un regalo o l’opportunità di ricevere qualche prodotto gratis da un’azienda (46%);
  • oltre la metà (57%) teme che amici o familiari possano essere ingannati da email con richieste di verifica delle informazioni inerenti ai loro account.

Visa afferma di aver bloccato tentativi di pagamento fraudolenti per un equivalente pari a 7,2 miliardi di dollari, solo nell’ultimo anno. Rimandiamo infine a un approfondimento pubblicato di recente a proposito del Fraudulese, una sorta di vocabolario da consultare per capire e interpretare i segnali di una potenziale truffa online: ecco l’articolo dedicato.

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Pubblicato il
21 dic 2022
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