Un pacchetto di raccomandazioni per tutti gli operatori del web, in particolare quelli legate alle tecnologie di riconoscimento facciale. Dalla statunitense Federal Trade Commission (FTC), un insieme di best practice per regolamentare lo sfruttamento commerciale degli strumenti per il riconoscimento dei visi , nel pieno rispetto della privacy di milioni di utenti negli States .
Nel giugno 2011, gli attivisti dell’ Electronic Privacy Information Center (EPIC) si erano scagliati contro il servizio di riconoscimento automatico delle facce in blu, annunciato dal colosso Facebook per le attività di tagging basate sulle immagini. Una vera e propria schedatura biometrica degli iscritti, così come denunciato dalle organizzazioni per la privacy ai membri di FTC .
Le web company dovranno adesso evitare l’identificazione di soggetti anonimi – o che resterebbero tali senza l’utilizzo delle tecnologie in questione – a meno di un consenso esplicito da parte di questi ultimi. Giganti come Facebook dovranno inoltre prevedere il consenso informato per lo sfruttamento alternativo dei dati biometrici , ovvero un uso diverso da quello previsto al momento della raccolta.
Tra le raccomandazioni diramate nel report di FTC, le società online dovranno implementare adeguate misure di sicurezza per le informazioni raccolte , oltre all’adozione di regole trasparenti sulla cosiddetta data retention. Solo a partire da linee guida chiare e definite l’industria legata alle tecnologie di riconoscimento facciale potrà svilupparsi in maniera sana e lecita.
Alla fine dello scorso settembre, i vertici di Facebook avevano annunciato la sospensione degli strumenti di tagging basati sui volti, in seguito al turbinio di polemiche scatenatosi in vari paesi d’Europa. Negli States, il Federal Bureau of Investigation (FBI) aveva annunciato un progetto di rastrellamento dei dati biometrici per un database criminale di nuova generazione.
Mauro Vecchio