TSMC ha licenziato diversi dipendenti per aver rubato segreti industriali relativi allo sviluppo dei chip a 2 nanometri. Le autorità taiwanesi hanno arrestato tre persone, in seguito alla denuncia presentata dal maggiore produttore di semiconduttori del mondo. Il principale cliente di TSMC è Apple (che userà il chip A20 a 2 nanometri negli iPhone 18).
Furto di segreti industriali
Durante un monitoraggio di routine, TSMC ha individuato attività non autorizzate, scoprendo successivamente che alcuni dipendenti hanno ottenuto informazioni riservate su tecnologie proprietarie relative allo sviluppo e alla produzione di chip a 2 nanometri. L’azienda taiwanese ha quindi avviato azioni disciplinari con il licenziamento dei dipendenti.
Contestualmente è stata avviato anche un procedimento legale. Le autorità taiwanesi hanno arrestato tre persone (due attuali dipendenti di TSMC e un ex dipendente) a fine luglio per furto di segreti industriali, dopo aver perquisito le loro abitazioni. Altre tre persone sono state rilasciate (una su cauzione).
Al momento non è chiaro lo scopo del furto e non è noto se le informazioni siano state già divulgate. Le tre persone arrestate potrebbero essere accusate di violazione del National Security Act. La legge del 2022 vieta l’uso e la divulgazione di segreti commerciali relativi a tecnologie critiche senza autorizzazione, tra cui quelle che riguardano i chip più avanzati (14 nanometri e inferiori).
In base alle prime indagini, l’ex dipendente avrebbe ottenuto i segreti industriali da due attuali dipendenti. Le autorità hanno perquisito anche la sede a Taiwan di Tokyo Electron. Non è però il motivo. Un portavoce di TSMC ha dichiarato:
TSMC adotta una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi azione che comprometta la protezione dei segreti commerciali o danneggi gli interessi dell’azienda. Tali violazioni vengono trattate con severità e perseguite con il massimo rigore previsto dalla legge. Continueremo a rafforzare i nostri sistemi di gestione e monitoraggio interni e collaboreremo a stretto contatto con le autorità di regolamentazione competenti, se necessario, per proteggere il nostro vantaggio competitivo e la stabilità operativa.
Aggiornamento: Tokyo Electron ha comunicato di aver licenziato un dipendente coinvolto nel caso seguito dalle autorità taiwanesi.