A partire dal prossimo anno, le auto del gruppo General Motors integreranno l’AI conversazionale di Google Gemini per consentire ai conducenti di parlare al veicolo in modo naturale, proprio come farebbero con un passeggero in carne e ossa. La funzionalità sarà basata sulla piattaforma OnStar.
Gemini e eyes-off driving per le auto General Motors
L’intelligenza artificiale potrà inoltre personalizzare l’esperienza offerta a bordo del veicolo, anche sulla base delle preferenze personali di ognuno, a patto di concedere le autorizzazioni necessarie per farlo. Sarà inoltre in grado di entrare in azione per fornire assistenza mirata, ad esempio segnalando l’esigenza di fare manutenzione per evitare l’insorgere di un problema o per trovare un punto di interesse in cui fermarsi prima di raggiungere la destinazione.
Non è tutto. GM ha anche annunciato l’arrivo della tecnologia che chiama eyes-off driving. Non è esattamente un sistema di guida completamente autonoma, ma poco ci manca. Rappresenta l’evoluzione di quella hands-free e, come si può intuire dal nome, permetterà al conducente di togliere gli occhi dalla strada. Arriverà fra tre anni. L’immagine qui sotto mostra quello che potrebbe essere l’abitacolo della Cadillac Escalade IQL, modello 2028.

Stessa tempistica per il debutto di una nuova piattaforma di computing centralizzata. Sarà in dotazione sia alle auto elettriche sia a quelle ancora dotate di motore termico e si occuperà di ogni operazione: dalla gestione della trazione allo sterzo, dall’infotainment alla sicurezza. Stando a quanto rivelato, semplificherà notevolmente la distribuzione degli aggiornamenti over-the-air e abiliterà il supporto a nuove funzionalità AI.
Un’altra novità annunciata è quella che riguarda un’evoluzione del progetto Energy Home System. È quello che prevede di utilizzare, all’occorrenza, i veicoli a zero emissioni come batterie attraverso le quali alimentare le abitazioni o reintrodurre l’energia nella rete di distribuzione. Questo, stando ad alcuni report recenti inerenti gli Stati Uniti, è in grado di prevenire i blackout da sovraccarico.