L’intelligenza artificiale generativa potrebbe entrare a far parte delle abitudini delle nuove generazioni tanto quanto i social network? È questa l’ipotesi avanzata dall’agenzia di comunicazione Heaven nel suo rapporto annuale Born AI, che analizza l’utilizzo degli strumenti AI da parte dei giovani tra i 18 e i 25 anni. Lo studio è stato condotto su 495 giovani.
Come i giovani usano l’intelligenza artificiale ogni giorno
Nel 2024, il rapporto aveva mostrato che l’85% dei giovani usava già l’intelligenza artificiale. Un anno dopo, il numero è salito ancora. Ora il 93% dice di aver usato almeno un servizio AI negli ultimi sei mesi. In pratica, non c’è differenza tra ragazzi (93%) e ragazze (94%).
Ma il dato più impressionante riguarda la frequenza. Il 42% dei giovani usa l’intelligenza artificiale almeno una volta al giorno. Rispetto ad appena il 21% nel 2024. Allo stesso tempo, l’uso settimanale è rimasto relativamente stabile, intorno al 35%.
I 10 strumenti più utilizzati dagli utenti più giovani sono:
- ChatGPT: utilizzato dall’84,6% degli intervistati
- My AI (Snapchat): 43,4
- Meta AI: 35,6
- Gemini: 32,8
- Copilot: 24,4
Gli utilizzi degli strumenti AI
Anche i giovani tra 18 e 25 anni seguono questa tendenza. Fanno le stesse cose di prima con l’AI, ma molto più spesso. Il motivo principale per cui usano l’intelligenza artificiale resta sempre lo stesso: cercare informazioni. Il 68% dice di farlo “spesso”, 8 punti in più rispetto all’anno scorso. Dopo la ricerca di informazioni, l’AI viene usata soprattutto per il lavoro o lo studio (61%), oltre che per avere una mano nelle cose di tutti i giorni. In forte aumento anche l’utilizzo per ottenere consigli personalizzati (41%). Anche l’uso da smartphone è cresciuto. Il 75% degli intervistati dichiara di avere un’app AI installata sul suo telefono.
L’AI prende piede anche sul lavoro
Proprio come l’anno scorso, scuole, università e ambienti di lavoro sono i contesti in cui l’intelligenza artificiale viene usata più facilmente e spesso. Ecco come studenti e professionisti stanno usando l’AI:
Scrittura di testi: utilizzata dal 61,6% dei giovani tra i 18 e i 25 anni.
- Ricerca di informazioni: 60,2
- Correzione di testi: 40,5
- Traduzione: 50
- Riassumere testi: 50%.
Inoltre, le risposte generate da agenti AI si collocano al quarto posto tra le fonti di informazione più affidabili, davanti a fonti consolidate come Wikipedia e i media tradizionali.
D’altra parte, l’uso sistematico di strumenti AI è accompagnato da un certo senso di disagio: il 48% degli studenti e degli alunni delle scuole secondarie ammette di aver già imbrogliato usando un’AI, ma il 54% ritiene che rifiutare di usare l’AI sarebbe uno svantaggio.
Tuttavia, lo studio evidenzia un dato significativo: l’intelligenza artificiale non è più confinata ai soli contesti professionali o scolastici. È entrata in modo stabile nella vita quotidiana di molti giovani. Il 71% di loro che afferma di risparmiare tempo nelle attività di tutti i giorni grazie all’AI.
In termini di uso personale, il rapporto Born AI evidenzia alcuni dati importanti:
- I 3 argomenti di AI più popolari sono la storia, la cultura pop e la salute.
- Il 48,5% dei giovani ha già generato un’immagine utilizzando uno strumento AI. Il 23,2% ha già generato un video.
- Il 45% degli intervistati dichiara di “poter chiacchierare con un chatbot AI solo per divertimento“.
- Il 15% dei giovani ha già acquistato un prodotto in seguito a un consiglio dell’AI.