Workspace: crittografia CSE su Gmail, per tutti

Workspace: crittografia CSE su Gmail, per tutti

Prosegue il rollout della crittografia CSE tra i servizi Google, tocca a Gmail: la funzionalità dev'essere abilitata dagli amministratori.
Workspace: crittografia CSE su Gmail, per tutti
Prosegue il rollout della crittografia CSE tra i servizi Google, tocca a Gmail: la funzionalità dev'essere abilitata dagli amministratori.

Dando seguito alla fase beta del rollout avviata nel mese di dicembre, Google annuncia oggi la disponibilità per tutti gli utenti della crittografia CSE (client-side encryption) all’interno di Gmail. Si tratta di una novità introdotta con l’obiettivo dichiarato di incrementare la tutela della privacy e la protezione delle informazioni inviate o ricevute.

La crittografia CSE di Google per tutti gli utenti Gmail

Possono ora abilitare la caratteristica gli amministratori degli account Workspace di tipo Enterprise Plus, Education Plus e Education Standard, attraverso l’apposita console (è disattivata per impostazione predefinita). Al momento non risulta possibile farlo su quelli personali. Come si legge sulle pagine del blog ufficiale, così le email trasmesse e gli eventi condivisi per i meeting possono essere cifrati ancor prima di raggiungere i server del gruppo.

Lo scorso anno, abbiamo abilitato CSE per Drive, Documenti, Presentazioni, Fogli e Meet, oggi siamo entusiasti di condividere che CSE è generalmente disponibile anche per Gmail e Calendar.

Applicare la client-side encryption ai messaggi è molto semplice e richiede un solo click. Non bisogna far altro che agire sul pulsante a forma di lucchetto visualizzato nella schermata di composizione. Lo stesso vale per gli appuntamenti del calendario.

La crittografia CSE (client-side encryption) in azione nel client di Gmail

A quel punto, icona e titolo si coloreranno di blu. È così confermata l’attivazione della funzionalità, come visibile nello screenshot qui sotto.

La crittografia CSE (client-side encryption) in azione nel client di Gmail

Google afferma che, ora, tutte le applicazioni essenziali che compongono la suite Workspace supportano questa caratteristica, introdotta lo scorso anno in Drive, Documenti, Presentazioni, Fogli e Meet. Una mossa che, nelle intenzioni esplicitate dal gruppo di Mountain View, va incontro alle esigenze manifestate dagli utenti in termini di privacy, compliance e requisiti legati al concetto di sovranità digitale.

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Pubblicato il
1 mar 2023
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