Lunga vita a GOG, nelle mani del suo co-fondatore

Lunga vita a GOG, nelle mani del suo co-fondatore

GOG passa al 100% nelle mani del co-fondatore Michał Kiciński, con un'operazione da oltre 25 milioni: la filosofia DRM-free non cambia.
Lunga vita a GOG, nelle mani del suo co-fondatore
GOG passa al 100% nelle mani del co-fondatore Michał Kiciński, con un'operazione da oltre 25 milioni: la filosofia DRM-free non cambia.

La piattaforma GOG è ora controllata al 100% dal suo co-fondatore Michał Kiciński. È lo stesso che nel 1994 ha creato CD PROJEKT insieme a Marcin Iwiński ed è proprio dalla software house polacca che ora ha acquisito il servizio, con un investimento di poco superiore a 25 milioni di dollari. La transazione non comporterà alcuno scossone per gli utenti.

GOG nelle mani del suo co-fondatore

Per i giocatori non cambierà nulla, almeno sulla carta. È destinata a rimanere centrale la filosofia DRM-free che da sempre lo contraddistingue e l’obiettivo su cui si fonda la storia di Good Old Games resta invariato: garantire a tutti di poter continuare a eseguire i vecchi titoli per PC, senza dover fare i conti con problemi di incompatibilità o altri ostacoli. Il motto è Make Games Live Forever.

Questo nuovo capitolo punta a raddoppiare questa visione. Vogliamo impegnarci di più per preservare i classici del passato, celebrare i giochi più straordinari di oggi e contribuire a dare forma ai classici di domani, inclusi nuovi giochi con un autentico spirito retrò.

Le future produzioni di CD PROJEKT saranno distribuite su GOG. La cessione della piattaforma rientra nella strategia di lungo termine dello sviluppatore, che potrà così concentrarsi sui progetti come quelli già messi in cantiere (a patire da The Witcher IV e Cyberpunk 2) e sulla creazione di nuove proprietà intellettuali.

L’attività del servizio ha preso il via tra il 2007 e il 2008, quando Kiciński e l’altro co-fondatore Marcin Iwiński si misero in testa di garantire un’adeguata longevità ai vecchi giochi per PC. Il primo publisher a credere nel progetto fu Interplay, che arrivò così a vendere 18.000 copie di Baldur’s Gate (del 1998) durante il primo giorno di disponibilità in Polonia. Il successo attirò l’attenzione di Ubisoft, che mise a disposizione alcuni dei suoi titoli più datati. Il resto è storia.

Fonte: GOG
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Pubblicato il
30 dic 2025
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