Google blocca il download delle app in Russia

Google blocca il download delle app in Russia

Google ha comunicato che gli sviluppatori russi non possono più distribuire o aggiornare app a pagamento tramite il Play Store a partire dal 5 maggio.
Google blocca il download delle app in Russia
Google ha comunicato che gli sviluppatori russi non possono più distribuire o aggiornare app a pagamento tramite il Play Store a partire dal 5 maggio.

Google aveva già sospeso l’uso dei sistemi di pagamento nelle app. Ora l’azienda di Mountain View ha aumentato le restrizioni, bloccando completamente il download delle app a pagamento in Russia. La novità è in vigore dal 5 maggio e riguarda anche gli aggiornamenti. Gli sviluppatori possono distribuire solo le app gratuite.

Solo app gratuite sullo store russo

A partire dal 10 marzo, gli sviluppatori russi non possono più utilizzare il sistema di pagamento in-app a causa delle sanzioni internazionali imposte al Cremlino. Ciò significa che gli utenti non possono pagare app e giochi con Google Pay, PayPal e carte di credito/debito sui circuiti Visa, Mastercard e American Express.

Gli abbonamenti attivi rimarranno in vigore fino alla scadenza. Il rinnovo verrà quindi sospeso. Gli sviluppatori potranno eventualmente estendere la sottoscrizione fino a un anno per consentire l’accesso ai contenuti oppure rimuovere l’abbonamento e offrire l’app in forma gratuita.

A partire dal 5 maggio non è più consentito il download delle app a pagamento, né la pubblicazione degli aggiornamenti. Nessuna conseguenza per gli utenti perché l’app già scaricata continuerà a funzionare fino alla scadenza dell’abbonamento. Gli sviluppatori russi potranno ancora distribuire app gratuite. Non è chiaro se l’utilizzo di una VPN possa in qualche modo riuscire ad aggirare il blocco imposto da Google.

Negli ultimi mesi ci sono stati vari “botta e risposta” tra Google e il governo russo. In seguito alle richieste dell’Unione europea, l’azienda di Mountain View ha chiuso i canali YouTube di Russia Today e Sputnik. Il Roskomnadzor ha prima chiesto a Google di bloccare i video che diffonderebbero notizie false sull’invasione dell’Ucraina e successivamente ha bannato il servizio Google News, in quanto permette di accedere ad “informazioni non affidabili”.

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Pubblicato il
9 mag 2022
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