Google e Microsoft, contributi per Open Compute Project

Google e Microsoft, contributi per Open Compute Project

Mountain View apre il design hardware già usato in-house, mentre Redmond impasta Linux e tool di networking specificatamente pensati per switch e altri apparati di rete
Mountain View apre il design hardware già usato in-house, mentre Redmond impasta Linux e tool di networking specificatamente pensati per switch e altri apparati di rete

Google ha annunciato ufficialmente l’adesione all’Open Compute Project (OCP), iniziativa di hardware open source avviata da Facebook con l’obiettivo di standardizzare i design hardware per i data center usati dall’intera industria informatica. Il primo contributo di Mountain View a OCP? Dedicato all’aumento dell’efficienza energetica.

Le specifiche dei rack che Google propone al consorzio includono infatti una distribuzione energetica a 48V, dove a un voltaggio superiore corrisponde – secondo i test di Mountain View – un efficienza superiore calcolabile nel 30 per cento rispetto ai design tradizionali.

I nuovi livelli energetici si accompagnano a un design di rack innovativo, e in entrambi i casi Google spera che i produttori accolgano la proposta fino a trasformarla in uno standard comunque capace di portare vantaggi a tutti.

Anche Microsoft contribuisce alla missione di OCP: l’offerta della corporation di Redmond per la community si chiama SONiC , o Software for Open Networking in the Cloud, un sistema operativo open source basato su Debian/Linux pensato per la realizzazione di switch di rete custom.

Microsoft che distribuisce un OS FOSS basato su Linux costituisce una proposta capace di sorprendere persino dopo le molte aperture recenti dell’azienda verso il mondo open source: SONiC è basato su Azure Cloud Switch (ACS), sistema costruito a partire dalla API C di Switch Abstraction Interface (SAI) per programmare con relativa facilità gli apparati di rete indipendentemente dall’hardware di controllo (CPU) sottostante.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 11 mar 2016
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