Google: fine supporto per smart display di terze parti

Google: fine supporto per smart display di terze parti

Google ha comunicato che Lenovo Smart Display, JBL Link View e LG Xboom AI ThinQ WK9 Smart Display non riceveranno più aggiornamenti software.
Google: fine supporto per smart display di terze parti
Google ha comunicato che Lenovo Smart Display, JBL Link View e LG Xboom AI ThinQ WK9 Smart Display non riceveranno più aggiornamenti software.

Google ha recentemente annunciato l’abbandono di Nest Secure e Dropcam. Ora tocca agli smart display di terze parti. Nella pagina relativa alle chiamate con Duo, l’azienda di Mountain View ha scritto che i dispositivi di Lenovo, LG e JBL non riceveranno più aggiornamenti software. La decisione sembra essere legata ad un preciso cambio di strategia.

Google non supporta più smart display di terze parti

Google ha annunciato la nuova piattaforma Smart Display cinque anni fa con l’obiettivo di competere con Amazon. A fine 2018 ha svelato il suo Home Hub (oggi Nest Hub). I dispositivi di altri produttori hanno ricevuto vari aggiornamenti, ma Google ha dato precedenza ai display Nest Hub.

Circa un anno fa, Google aveva disattivato il browser negli smart display di terze parti, citando l’assenza della funzionalità SafeSearch. Il Nest Hub Max ha invece ricevuto il supporto per le Quick Phrases (comandi senza “Hey Google”) e per lo standard Matter. Nella pagina relativa alle chiamate con Duo è scritto:

Google non fornisce più aggiornamenti software per questi smart display di terze parti: Lenovo Smart Display (7″, 8″ e 10″), JBL Link View e LG Xboom AI ThinQ WK9 Smart Display. Ciò potrebbe influire sulla qualità delle videochiamate e delle riunioni.

La decisione potrebbe essere una conseguenza del cambio di strategia ipotizzato ad ottobre, ovvero investire maggiormente sui prodotti Pixel e limitare il supporto a Google Assistant per i dispositivi di terze parti. In futuro, l’assistente potrebbe essere anche sostituito da Bard. Maggiori informazioni a riguardo sono attese durante il Google I/O di maggio.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
11 apr 2023
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