Google Gemini: in arrivo anche sugli auricolari

Google Gemini: in arrivo anche sugli auricolari

Google Gemini potrebbe essere fruibile anche tramite cuffie e auricolari, lo si evince dall'analisi del codice dell'ultima Beta dell'app.
Google Gemini: in arrivo anche sugli auricolari
Google Gemini potrebbe essere fruibile anche tramite cuffie e auricolari, lo si evince dall'analisi del codice dell'ultima Beta dell'app.

In un futuro non molto lontano, dovrebbe essere possibile usufruire di Google Gemini (in precedenza noto come Bard) anche attraverso gli auricolari. Lo si evince dall’analisi dell’ultima Beta dell’app disponibile sul Play Store (la versione 15.6).

Google Gemini su auricolari e cuffie

Esplorando il codice della più recente relase dell’applicazione, infatti, si evince che auricolari e cuffie varie dovrebbero essere tra i primi dispositivi al di fuori degli smartphone su cui Google Gemini verrà reso disponibile.

Il file che contiene le stringhe di testo visualizzate nell’app sembra un messaggio in cui “big G” dice che sta lavorando per portare Google Gemini sugli indossabili per l’audio personale. Allo stato attuale delle cose, però, nessuno è ancora riuscito a far effettivamente comparire il messaggio nell’app e non vengono specificate le tempistiche.

Sarà interessante vedere come Google provvederà ad ottimizzare la sua AI per gli auricolari, soprattutto per quanto riguarda la lunghezza delle risposte. Sarebbe ad esempio bello se l’azienda introducesse una personalizzazione della velocità di riproduzione.

La questione resta però dubbia, considerando che il supporto ufficiale di Google Gemini precisa che qualsiasi tipo di prodotto che non sia uno smartphone con Assistant integrato, ovvero l’attuale assistente virtuale di Mountain View, continuerà a essere basato su di esso, questo probabilmente perché l’hardware che è sufficiente a far girare uno non lo è anche per l’altro.

Da tenere presente che, allo stato attuale delle cose, l’intelligenza artificiale generativa di Google si trova ancora in una fase sperimentale e ci vorrà del tempo prima che raggiunga un livello di diffusione e maturità tale da poter prendere completamente il posto di Assistant.

Fonte: 9to5Google
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Pubblicato il
14 feb 2024
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