Google Immagini combatterà deepfake IA con nuovi strumenti

Google Immagini combatterà deepfake IA con nuovi strumenti

Google ha annunciato tre funzionalità per identificare le origini di un’immagine generata da IA tramite Google Immagini.
Google Immagini combatterà deepfake IA con nuovi strumenti
Google ha annunciato tre funzionalità per identificare le origini di un’immagine generata da IA tramite Google Immagini.

Con l’avvento di soluzioni IA come Stable Diffusion e Midjourney, estremamente abili nella generazione di immagini deepfake, sta diventando necessaria la creazione di servizi progettati per distinguere le immagini false create dall’intelligenza artificiale. In prima linea si sta ponendo Google che, durante l’ultimo keynote I/O, ha annunciato tre funzionalità per identificare le origini di un’immagine, aggiungere metadati a tutte le foto generate dalle IA ed etichettarle nei risultati di ricerca.

Google contro i deepfake IA

Nel tentativo di contrastare queste tendenze, il gigante di Mountain View introdurrà in primis la voce “Informazioni su questa immagine”, la quale consentirà agli utenti di verificare tramite Google Immagini e Google Lens l’origine effettiva di tale composizione, compresa la prima indicizzazione di sempre da parte del motore di ricerca. In altre parole, il primo sito Web in assoluto nel quale sarebbe apparsa, tra social network e news. Entro la fine dell’anno, Google renderà questa funzionalità utilizzabile anche facendo click con il tasto destro del mouse o premendo a lungo su un’immagine tramite Chrome su desktop e smartphone.

Stable Diffusion XL Stability AI scena donna asiatica

La seconda feature etichetta tutte le immagini generate da IA con metadati evidenti, cosicché chiunque possa infine rintracciare le origini artificiali della fotografia. Si tratta di una novità prettamente tecnica e meno evidente agli utenti, ma sempre necessaria al fine di distinguere la creatività umana da quella artificiale.

Terza e ultima novità prevede la collaborazione tra Google, Midjourney, Shutterstock e altri servizi per etichettare le immagini con altri metadati, cosicché la ricerca immagini di Google possa sempre mostrare l’origine vera della composizione tra i risultati online.

Non è chiaro quando tutte queste novità prenderanno effettivamente forma ed entreranno in funzione, ma si pensa a un’attesa massima di qualche mese.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 mag 2023
Link copiato negli appunti