Google Bad Ads Report: fermare le pubblicità ingannevoli

Le lotta di Google alle pubblicità ingannevoli

Il Bad Ads Report annuale di Google fotografa l'impegno del gruppo di Mountain View per eliminare l'advertising malevolo dalle proprie piattaforme.
Le lotta di Google alle pubblicità ingannevoli
Il Bad Ads Report annuale di Google fotografa l'impegno del gruppo di Mountain View per eliminare l'advertising malevolo dalle proprie piattaforme.

È online il nuovo rapporto annuale di Google in merito alle pubblicità ingannevoli. Un documento che fa il punto sull’impegno profuso al fine di mantenere al sicuro chi naviga, sgombrando il campo da annunci malevoli di ogni sorta.

Il nuovo Bad Ads Report di Google

La necessità di una vigilanza attenta e continua ha assunto ancora più importanza nell’ultimo periodo, caratterizzato dalla crisi sanitaria, che ha visto impennarsi i volumi delle ricerche legate ad argomenti e prodotti come le mascherine, un articolo su cui bigG è già intervenuta per eliminare alla radice il rischio di abusi legati all’advertising. Questi i numeri più important che emergono dal report:

  • eliminati 2,7 miliardi di annunci (oltre 5.000 ogni minuto);
  • sospesi circa un milione di account degli inserzionisti;
  • terminati 1,2 milioni di account degli editori e rimosso annunci da oltre 21 milioni di pagine;
  • ridotto di quasi il 50% gli annunci ingannevoli per phishing e trick-to-click rispetto all’anno precedente.

I numeri del Google Bad Ads Report

Focus in particolare su phishing e trick-to-click. Se la prima pratica è ben nota, la seconda riguarda le pubblicità pensate per spingere chi naviga a interagire attraverso un link in evidenza (il classico “Clicca qui”) adottando un look che ripropone quello degli avvisi di sistema mostrati da computer o dispositivi mobile. In altre parole, una finta notifica.

L'advertising malevolo, secondo Google

Restando in tema, la scorsa settimana Google ha annunciato che la verifica dell’identità sarà resa obbligatoria per tutti gli inserzionisti, una misura introdotta nel nome della trasparenza.

Fonte: Google
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Pubblicato il
30 apr 2020
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