Il machine learning e l’utilizzo di strumenti IA si sta diffondendo a macchia d’olio in questi mesi, complice l’esplosione di ChatGPT, Bing Chat e servizi simili a livello globale. Google al momento è in ritardo nello sviluppo di chatbot, come ha dimostrato il lancio poco convincente di Google Bard. Tuttavia, nell’uso del deep learning e dell’intelligenza artificiale per migliorare altri suoi servizi, il colosso di Mountain View è senza dubbio una delle società più avanzate.
Diversi esperti e critici delle IA temono però l’uso di tali soluzioni anche per scopi malevoli, specialmente i tentativi di truffa online. Internet è, in fondo, un “parco giochi” di truffatori. In un recente post sul blog ufficiale Google, la divisione Maps ha offerto alcuni dettagli su come dietro le quinte vengono rilevati i contenuti fraudolenti grazie al machine learning, ancora prima della loro pubblicazione.
Il machine learning secondo Google Maps
Google ha affermato che i suoi sistemi automatizzati hanno riscontrato un aumento dei profili aziendali con determinati domini, in particolare .design e .top. Ebbene, gli analisti hanno confermato interventi continui durante gli ultimi anni per interrompere 20 milioni di tentativi di generare profili aziendali fasulli con il supporto del machine learning, implementando nuove protezioni per oltre 185.000 aziende che erano oggetto di truffe.
In totale, nel caso specifico di Google Maps, i sistemi automatizzati con apprendimento automatico hanno rimosso o bloccato più di 115 milioni di recensioni che violavano le norme del servizio di navigazione. Si tratta, in termini concreti, di un aumento del 20% degli interventi rispetto al 2021.
Per quanto concerne la rimozione di immagini modificate, usate su Maps per ingannare i cittadini, i sistemi hanno scoperto numeri di telefono falsi su fotografie di vetrine di negozi in tutto il mondo, usato per reindirizzare i potenziali consumatori a realtà fittizie o contatti con malintenzionati.
L’apprendimento automatico, pertanto, agli occhi della Grande G si rivelerà ancora più fondamentale in futuro nella determinazione degli annunci pubblicitari, delle fotografie, delle recensioni e dei post condivisi online dai truffatori, mediante l’analisi rapida ed efficace di pattern, layout o altri dettagli visivi o testuali. Gli algoritmi, dichiara Google, hanno aiutato l’azienda a gestire petabyte di dati in entrata e in uscita, proteggendo gli utenti.