Google Maps compie 20 anni: 5 curiosità sul servizio

Google Maps compie 20 anni: 5 curiosità sul servizio

Sono trascorsi 20 anni dal lancio di Google Maps: qualche curiosità in merito al servizio, oggi per molti diventato indispensabile.
Google Maps compie 20 anni: 5 curiosità sul servizio
Sono trascorsi 20 anni dal lancio di Google Maps: qualche curiosità in merito al servizio, oggi per molti diventato indispensabile.

20 anni e non sentirli: tanti ne sono trascorsi dal lancio di Google Maps, datato 8 febbraio 2005. Sono passati due decenni dal debutto del servizio a cui oggi milioni di utenti si affidano per raggiungere la loro destinazione, in tutto il mondo e contando sugli aggiornamenti in tempo reale per le condizioni del traffico. Curiosamente, negli stessi giorni (14 febbraio) venne fondato anche YouTube, piattaforma che poi bigG avrebbe acquisito più avanti.

I primi 20 anni di Google Maps

Qui è dove ti segnaliamo 5 curiosità delle quali forse non sei a conoscenza. Partiamo con un tutto nel passato, in un’altra era, considerando le evoluzioni fatte registrare da allora nell’ambito del mondo online. Quello allegato qui sotto è il primo logo, con un’ombreggiatura che è tutto un programma.

Il primo logo di Google Maps, datato 2005

Un programma C++

L’idea originale non è di Google, ma di due fratelli danesi, Lars e Jens Eilstrup Rasmussen. Insieme a Noel Gordon e Stephen Ma dell’australiana Where 2 Technologies hanno iniziato a lavorarci nel 2003. In un primo momento, avrebbe dovuto essere distribuito come programma standalone scritto in C++, ma dopo un primo contatto con bigG cambiò e divenne un client Web. Il gruppo di Mountain View acquisì il progetto nell’ottobre 2004.

L’uragano Katrina

A fine agosto 2005, dopo soli pochi mesi di attività, l’uragano Katrina devastò parte della costa orientale degli Stati Uniti. Fu un banco di prova importante per le potenzialità di Maps: la società caricò rapidamente immagini satellitari aggiornate dell’area di New Orleans, permettendo sia alla popolazione sia ai soccorritori di valutare l’impatto catastrofico dell’evento.

Il primo van

Altro che guida autonoma: quello immortalato qui sotto è il primo van impiegato nel 2007 dal team di Google Maps per catturare le immagini a 360 gradi da caricare poi su Street View. Sul tetto è ben visibile l’attrezzatura utilizzata per acquisire gli scatti, poi ottimizzata nel tempo.

Il primo van utilizzato per catturare le immagini di Street View

Google Maps o X Files

L’archivio del servizio è ricco di particolari molto curiosi e, a volte, quasi inquietanti. I siti Web ce li raccolgono sono davvero tanti (1, 2, 3). Uno su tutti? Un enorme viso nascosto sotto i ghiacci della regione antartica.

Il viso nascosto nella regione antartica su Google Earth

Pegman o Nessie?

Pegman è la mascotte di Google Maps, l’omino giallo che è possibile trasportare sulle mappe per attivare la modalità Street View. Ci sono alcuni punti nel mondo in cui si trasforma in qualcosa di diverso, in pieno stile easter egg. Ad esempio sul lago di Loch Ness, in Scozia, dove assume le sembianze del mostro Nessie.

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Pubblicato il
7 feb 2025
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