Google punta al live, Live e Yahoo! inseguono

Google punta al live, Live e Yahoo! inseguono

BigG traccia la propria strategia per il futuro del search e strizza l'occhio a Twitter. Dall'altra parte della Silicon Valley Microsoft e Yahoo! riprovano a diventare l'anti-Google
BigG traccia la propria strategia per il futuro del search e strizza l'occhio a Twitter. Dall'altra parte della Silicon Valley Microsoft e Yahoo! riprovano a diventare l'anti-Google

Intervenendo alla Google Zeitgeist Conference , tenutasi poco fuori Londra, il co-fondatore di Google Larry Page ha reso noti suoi pensieri circa l’evoluzione della ricerca di contenuti online. Alla richiesta, da parte di uno dei partecipanti, di esprimere una propria opinione su Twitter, Page ha risposto di avere sempre pensato che il suo search engine necessitasse di un continuo aggiornamento del flusso di dati, in modo da permettere una ricerca in tempo reale: “All’inizio gli sviluppatori del mio team risero e non mi credettero. Non tutti hanno bisogno di criteri di indicizzazione precisi al millisecondo, ma è innegabile che la gente sia piuttosto ben disposta nei confronti del real-time”.

Dopo aver accantonato ad aprile l’idea di inglobare il servizio di nanoblogging, il CEO di Google Eric Schmidt, intervenendo alla conferenza, ha lasciato intendere che non è così improbabile che in futuro si crei un sodalizio tra Mountain View e San Francisco , sede del quartier generale di Twitter: “Possiamo metterci in contatto con loro – spiega Schmidt – possiamo fare qualsiasi cosa insieme. Non dobbiamo per forza inglobare chiunque per lavorarci insieme poiché il principio che muove la Rete è che tutti possono comunicare con chiunque”.

È infatti innegabile il successo ottenuto dal fringuello online, che oggi dopo tre anni di attività risulta essere, negli States, il terzo servizio di social network più utilizzato: non potendo batterlo BigG potrebbe dunque decidere di unirsi a Twitter in un’alleanza concreta, peraltro anticipata già oggi dalle migliaia di cinguettii provenienti dai diversi account ufficiali di Google presenti sulla piattaforma.

Ma Google non è il solo big del search a prospettare ulteriori novità, oltre a quelle già presentate: di fronte a Mountain View sorge infatti Sunnyvale, sede principale di Yahoo! dove si è tenuto un evento denominato The End of the 10 Blue Links in cui il numero due del search ha mostrato, oltre a rilanciare Search Monkey e BOSS , un nuovo layout per mostrare i risultati delle ricerche al quale però non è associata alcuna modifica dei criteri di indicizzazione.

In pratica ciò che intendono fare negli Yahoo! Labs è eliminare i dieci blue link che solitamente appaiono sulle pagine del motore di ricerca, fornendo agli utenti esattamente ciò che cercano. Il responsabile del dipartimento, Prabhakar Raghavan, ha dichiarato di voler cambiare le modalità di indicizzazione del Web spiegando di aver lavorato al progetto di Search Monkey al fine di sviluppare una collaborazione con i webmaster, che dovrebbero inserire nelle loro pagine dei tag per rendere la ricerca estremamente precisa. Niente di nuovo se si pensa ai richsnippets promessi da Google durante l’edizione di Searchology della scorsa settimana.

Come Yahoo!, che ha perso più del dieci per cento del mercato USA negli ultimi cinque anni, anche Microsoft si trova a dover mangiare la polvere di Google con il suo Live Search , che deve accontentarsi di un misero 10 per cento sul totale degli utenti. Infatti, nonostante i milioni spesi per dare vita ad una nuova entità del search, il motore di Redmond si è accaparrato fino ad ora poco meno un decimo del business in cui sperava di diventare protagonista: in ogni caso, sottolinenao le ultime rilevazioni Nielsen, Live Search cresce al momento allo stesso ritmo di BigG, al contrario di Yahoo! che cede il 3 per cento rispetto allo scorso anno.

Anche alla luce di questi risultati, Microsoft non sembra volersi arrendere e sostiene che Kumo , l’erede di Live Search ormai prossimo al rilascio , renderà più user friendly la visualizzazione dei risultati e si proporrà nel difficile ruolo di anti-Google . Lo ha ribadito lo stesso CEO, Steve Ballmer, il quale ha dichiarato che consegnare la totalità del mercato nelle mani di BigG non è assolutamente un’ipotesi presa in considerazione.

Sembra assai più fattibile invece un’alleanza con Yahoo! , dai cui Microsoft ha recentemente attinto personale specializzato. Inoltre sia Ballmer che Carol Bartz, CEO di Yahoo!, interverranno alla prossima edizione di All Things Digital , che si terrà tra il 26 e il 28 maggio, e verranno intervistati da Walt Mossberg e Kara Swisher: c’è da aspettarsi che le domande rivolte ai due andranno a tastare il terreno riguardo lo stadio di avanzamento di quella partnership commerciale di cui vocifera da tempo.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il 21 mag 2009
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