Google Search e app AI: solo contratti annuali

Google Search e app AI: solo contratti annuali

Il giudice ha stabilito che i contratti relativi al motore di ricerca e alle app AI (impostati come predefiniti) devono avere una durata di un anno.
Google Search e app AI: solo contratti annuali
Il giudice ha stabilito che i contratti relativi al motore di ricerca e alle app AI (impostati come predefiniti) devono avere una durata di un anno.

Il giudice Amit Mehta ha rilasciato la versione finale dei rimedi imposti a Google al termine del processo di primo grado. Rispetto alla versione preliminare c’è un’importante novità. L’azienda di Mountain View può sottoscrivere solo contratti di durata annuale con i produttori che impostano come predefiniti il motore di ricerca e le app AI. Google ha già comunicato che presenterà appello.

Rinegoziazione annuale obbligatoria

Nonostante la sentenza che ha confermato il monopolio di Google nel mercato dei motori di ricerca, il giudice ha respinto quasi tutte le richieste del Dipartimento di Giustizia, tra cui la vendita di Chrome (decisione molto criticata). Ha solo imposto il divieto di non condizionare il rilascio delle licenze di Google Play e altri servizi alla preinstallazione di Search, Chrome, Google Assistant e Gemini, oltre all’accesso all’indice di ricerca e ai dati degli utenti.

Il giudice ha inoltre stabilito la validità dei contratti che prevedono pagamenti ad Apple, Mozilla, Samsung e altre aziende per impostare Search e le app AI come opzioni predefinite. Nella versione finale dei rimedi (PDF) viene tuttavia specificato che tali accordi possono durare solo un anno. In pratica, Google deve rinegoziare i contratti a scadenza annuale.

Ciò dovrebbe consentire ai concorrenti di Google di proporre offerte più vantaggiose, in particolare quelli che sviluppano app AI. Questa potrebbe essere considerata una soluzione preventiva, in quanto l’azienda di Mountain può sfruttare il monopolio nel mercato dei motori di ricerca per ottenere un simile monopolio nel settore dell’intelligenza artificiale.

Attualmente il leader del mercato è OpenAI con ChatGPT, ma Gemini diventa sempre più popolare. Al momento però l’unica azienda in grado di competere economicamente con Google è Microsoft (che sviluppa Copilot).

Per quanto riguarda l’accesso ai dati degli utenti e all’indice di ricerca, il giudice ha stabilito che i concorrenti di Google possono condividerli o venderli in determinati casi. L’eccezione dovrà essere autorizzata dal comitato tecnico che supervisionerà l’applicazione dei rimedi. L’azienda di Mountain View aveva chiesto di vietare tale possibilità.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
7 dic 2025
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