Google Translate, sempre più preciso e intelligente

Google Translate, sempre più preciso e intelligente

Dopo l'annuncio del Google Neural Machine Translation, gli sviluppatori di Mountain View continuano ad apportare sostanziose migliorie all'algoritmo di Translate
Dopo l'annuncio del Google Neural Machine Translation, gli sviluppatori di Mountain View continuano ad apportare sostanziose migliorie all'algoritmo di Translate

Dopo le recenti notizie riguardanti GNMT (Google Neural Machine Translation), sistema in grado di assimilare i pattern del linguaggio umano e di generare traduzioni che si avvicinano a quella dei traduttori professionisti, gli sviluppatori di Google Translate continuano a migliorare il proprio servizio aggiornando l’algoritmo di machine learning.

La prima innovazione introdotta si chiama Zero Shot , un sistema che a differenza della metodologia PBMT (che opera su una coppia di lingue) immagazzina in un vero e proprio meta-linguaggio il modo in cui una frase viene tradotta , permettendo così alla macchina di svolgere operazioni su linguaggi che non sono mai entrati in contatto prima d’ora.

Come mostrato nell’immagine di esempio, GNMT è posto in mezzo al processo di traduzione: imparando le regole grammaticali, svolgendo prima le conversioni da inglese a coreano e da inglese a giapponese, è in grado di svolgere operazioni su lingue che non sono mai state correlate tra loro in termini di traduzione , come il giapponese e il coreano, registrando ottimi risultati.

Come seconda innovazione gli sviluppatori di DeepMind , insieme all’aiuto dei ricercatori di Oxford, stanno lavorando a un sistema per la lettura labiale basato sul progetto LipNet . Questa implementazione permetterà a GNMT di leggere, interpretare e tradurre in tempo reale quello che le persone stanno dicendo.
I ricercatori hanno fatto la prima implementazione svolgendo i loro test su 5.000 ore di programmi della BBC, per un totale di circa 118.000 parole immagazzinate.
Per quanto sia ancora in stato di sviluppo, il motore riesce già a riconoscere circa il 48 per cento delle parole rispetto ai professionisti della lettura labiale che riescono a rilevare soltanto il 12 per cento.

Gli addetti ai lavori hanno precisato inoltre che le parole sbagliate, più che presentare un diverso significato, vengono registrate con delle piccole imprecisioni come lettere omesse o cambiate. L’intero processo di sviluppo è descritto in un apposito paper.

Update: a partire dal 2018 l’Intelligenza Artificiale di Google Traduttore è accessibile anche offline, migliorando così in modo importante l’esperienza d’uso sull’app.

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Pubblicato il
25 nov 2016
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