L’app Trova il mio dispositivo di Google sta per approdare su Wear OS, e trasformare l’orologio in uno strumento di ricerca per lo smartphone smarrito.
Da poco più di un anno Google offre il suo servizio Trova il mio dispositivo su Android, copiando spudoratamente l’idea di Apple, ma per l’ecosistema Android. Il problema, è che fino a oggi era disponibile solo su smartphone o via browser. Quindi se perdeva lo smartphone, si doveva usare un altro smartphone o un computer per rintracciarlo. Non molto pratico.
Trova il mio Dispositivo di Google arriva su Wear OS per cercare lo smartphone smarrito
Se ne parlava da mesi, ma ora Google ha finalmente portato Trova il mio dispositivo sugli smartwatch Wear OS. Secondo Android Authority, l’app è disponibile su alcuni modelli e si scarica direttamente dal Play Store come qualsiasi altra app.
Per il momento non tutti gli smartwatch hanno accesso alla funzione. Non sorprende che i Pixel Watch siano i primi della lista, Google tende a favorire i propri dispositivi. Anche altri modelli come il OnePlus Watch 2R fanno parte dei fortunati che possono già installare l’app. Se si possiede uno smartwatch Wear OS, vale la pena controllare subito il Play Store. Altrimenti, probabilmente è questione di giorni prima che l’app arrivi anche sul proprio dispositivo.
Una volta installata l’app, l’esperienza d’uso è identica a quella su smartphone. Si vede la posizione dei dispositivi sulla rete Google, è possibile attivare un allarme sonoro per farli squillare anche se sono in modalità silenziosa, e se il telefono è troppo lontano o il rischio è troppo grande, si può bloccare da remoto per impedire che qualcuno ci metta le mani sopra.
Quando la semplicità funziona meglio della complessità. Non servono funzioni aggiuntive o interfacce rivoluzionarie. Basta avere l’app al polso e usarla quando serve.
Il vantaggio di avere tutto al polso
Lo smartwatch è quasi sempre al polso, quindi è il dispositivo perfetto da usare quando non si sa dov’è lo smartphone. Non si deve usare un computer, non c’è bisogno di chiedere il telefono a un amico, e non si deve sperare di avere un tablet a portata di mano. Si guarda il polso, si apre l’app, e si risolve il problema.