Google vieta la pubblicità dei deepfake porno

Google vieta la pubblicità dei deepfake porno

A partire dal 30 maggio, Google non consentirà la pubblicità di siti, app e servizi che consentono di generare contenuti sessualmente espliciti.
Google vieta la pubblicità dei deepfake porno
A partire dal 30 maggio, Google non consentirà la pubblicità di siti, app e servizi che consentono di generare contenuti sessualmente espliciti.

Google vieta da anni le inserzioni con testo, immagini, video e audio sessualmente espliciti. A partire dal 30 maggio entreranno in vigore le nuove norme che proibiscono la promozione di siti, app e servizi per la creazione dei deepfake porno.

Niente pubblicità ai contenuti IA espliciti

Come dimostrato molti casi recenti, tra cui quello che ha riguardato Taylor Swift, la creazione di immagini e video sessualmente espliciti è piuttosto semplice, grazie ai numerosi tool disponibili che sfruttano l’intelligenza artificiale generativa. Tramite un’email inviata agli utenti che usano la piattaforma Google Ads, l’azienda di Mountain View ha comunicato le nuove norme relative ai contenuti inappropriati che verranno applicate dal 30 maggio.

Google avverte che, in base alle nuove regole, verrà vietata la “promozione di contenuti sintetici che sono stati alterati o generati in modo da essere sessualmente espliciti o contenere nudità“. Non saranno ad esempio consentite inserzioni su siti o app che permettono di generare deepfake porno, forniscono istruzioni su come creare deepfake porno o suggeriscono/confrontano servizi di deepfake porno.

In caso di violazione delle norme, le inserzioni verranno rimosse. Inoltre l’account Google Ads verrà sospeso, quindi non sarà più possibile pubblicare inserzioni di qualsiasi tipo. La promozione di servizi che generano contenuti sessualmente espliciti sono già vietati su Google Shopping dall’inizio del mese.

Purtroppo si tratta di un fenomeno in costante aumento. Anche sul Google Play Store sono state trovate app che permettono di creare deepfake porno non consensuali. Due studenti di 13 e 14 anni sono stati arrestati in Florida per aver creato foto di nudo dei compagni di classe. Un uomo di 57 anni è stato invece condannato a 14 anni di prigione per possesso di materiale pedopornografico generato con l’intelligenza artificiale.

Fonte: The Verge
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 mag 2024
Link copiato negli appunti