ChatGPT: il reverse engineering ha portato a GPT4Free

ChatGPT: il reverse engineering ha portato a GPT4Free

Il progetto GPT4Free potrebbe avere vita breve, ma ben fotografa quanto sta accadendo nell'ambito IA in seguito all'esplosione di ChatGPT.
ChatGPT: il reverse engineering ha portato a GPT4Free
Il progetto GPT4Free potrebbe avere vita breve, ma ben fotografa quanto sta accadendo nell'ambito IA in seguito all'esplosione di ChatGPT.

Si fa chiamare xtekky, lo studente di informatica che ha dato vita al progetto GPT4Free, comparso nei giorni scorsi su GitHub e fin da subito capace di guadagnare seguito e consensi. In estrema sintesi, si tratta di una sorta di alternativa gratuita a ChatGPT, con pieno accesso a tutte le funzionalità del chatbot (incluse quelle premium a pagamento), realizzata attraverso il reverse engineering di un’API fornita da OpenAI.

GPT4Free sfrutta un’API di OpenAI

Già raggiungibile una pagina di test (Chrome mostra un avviso di sicurezza alla prima connessione, da usare con cautela), che nel momento in cui è scritto e pubblicato questo articolo non consente però l’invio di prompt, a causa di un volume di richieste ritenuto eccessivo. È questo il messaggio mostrato.

Il nostro sito sta ricevendo un traffico superiore alla norma. Stiamo pian piano lavorando per scalarlo, sii paziente.

L'interfaccia di GPT4Free

Il funzionamento è presto spiegato. Non si tratta di uno strumento messo a punto per aggirare il paywall innalzato dall’organizzazione e interagire così con i modelli GPT-3.4 e GPT-4, bensì approntato in modo da ingannare l’API in questione, facendole credere di ricevere le richieste da account premium come quelli su cui poggiano i servizi You.com, WriteSonic e Poe di Quora.

Il metodo, va specificato, opera in palese violazione dei termini di servizio definiti da OpenAI, ma secondo xtekky questo non rappresenta un problema, in quanto GPT4Free è nato esclusivamente per scopi educativi.

Potrebbe esserci un’azione legale e mi dovrò adeguare, ma proverò comunque a portare avanti il progetto con altri mezzi.

Con tutta probabilità, lo strumento avrà vita breve, almeno nella sua forma attuale, in seguito a un intervento da parte dell’organizzazione sull’API interessata. Ad ogni modo, l’iniziativa testimonia come l’interesse rivolto a questo ambito e i lavori in corso non siano solo quelli ufficialmente legati a ChatGPT. C’è un’intera community di sviluppatori e appassionati che sta seguendo e alimentando le innovazioni inerenti ai nuovi impieghi dell’intelligenza artificiale percorrendo strade differenti rispetto a quelle più note.

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Pubblicato il
27 apr 2023
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