NVIDIA ha posticipato il lancio delle nuove GPU per l’addestramento dei modelli IA che dovevano essere lanciate in Cina. Sembra però che la decisione non sia legata solo alle regole sull’esportazione introdotte a fine ottobre negli Stati Uniti. Secondo le fonti di Reuters, diverse autorità antitrust hanno iniziato a chiedere informazioni sulle schede video prodotte dall’azienda californiana.
NVIDIA sotto le lente delle autorità
Come dimostrano gli ultimi bilanci trimestrali, NVIDIA ha incrementato notevolmente entrate e profitti dalla vendite delle GPU installate nei server per l’addestramento e l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale generativa. L’azienda californiana è inoltre leader nel mercato delle GPU per PC e workstation.
Le fonti di Reuters e un documento inviato alla SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti confermano che diverse autorità antitrust, tra cui quelle di Francia, Unione europea e Cina, hanno chiesto informazioni sulle schede video. In particolare, le richieste riguardano vendite e forniture. I dettagli sono scarsi, ma NVIDIA prevede altre richieste di informazioni in futuro.
Probabilmente le autorità vogliono esaminare il business di NVIDIA per scoprire eventuali pratiche anticoncorrenziali che potrebbero rafforzare la sua posizione dominante nel settore. L’azienda californiana deve rispettare anche le nuove regole sull’esportazione di semiconduttori verso la Cina.
Per aggirare il ban delle regole originarie erano state vendute le GPU A800 e H800, versioni depotenziate delle A100 e H100. In seguito alle nuove restrizioni, che bloccano l’esportazione delle GPU A800 e H800, NVIDIA ha realizzato i modelli H20, L20 e L2. Il lancio della GPU H20 è stato posticipato al primo trimestre 2024, a causa di problemi con l’integrazione nei server (almeno questo sembra il motivo ufficiale).