Green Pass: l'avviso sul malfunzionamento della piattaforma

Green Pass: il malfunzionamento della piattaforma

Un avviso, pubblicato sul sito della Certificazione Verde, per spiegare la natura del problema tecnico riscontrato nei giorni scorsi.
Green Pass: il malfunzionamento della piattaforma
Un avviso, pubblicato sul sito della Certificazione Verde, per spiegare la natura del problema tecnico riscontrato nei giorni scorsi.

Nei giorni scorsi, la piattaforma nazionale delegata all’emissione del Green Pass ha subito uno stop improvviso. Ne abbiamo dato notizia in tempo reale su queste pagine, riportando gli errori mostrati ai cittadini collegati nel tentativo di scaricare il documento: Pagina non trovata oppure Il sistema non è al momento disponibile. Tra ieri e oggi, attraverso le pagine del sito ufficiale, la spiegazione di quanto accaduto.

La piattaforma del Green Pass fermi è ripartita

Con un avviso, il portale conferma l’avvenuto ripristino della piattaforma e la ripresa dell’elaborazione delle certificazioni rimaste in sospeso. Insomma, tutto è tornato alla normalità.

In questi giorni potrebbe incrementare notevolmente il numero di quelle rilasciate in seguito all’esecuzione dei tamponi. Da oggi, 1 aprile 2022, è infatti prevista la possibilità di tornare al lavoro con il solo Green Pass base (e non più quello rafforzato). Già ieri è stato registrato un aumento rispetto alle due settimane precedenti.

Le certificazioni verdi rilasciate negli ultimi 14 giorni e le modalità (1 aprile 2022)

Questo l’avviso pubblicato in relazione al malfunzionamento sperimentato nei giorni scorsi.

A causa di problemi tecnici, per qualche ora alcune Certificazioni verdi COVID-19 non sono state emesse dalla piattaforma Nazionale DGC. Ora la piattaforma è tornata nuovamente attiva e in breve tempo verranno generate tutte le Certificazioni in sospeso.

Nell’occasione si ricorda che, in caso di necessità, è possibile mostrare anche il documento (anche cartaceo) rilasciato in seguito alla somministrazione del vaccino, una volta certificata la guarigione o all’esito negativo di un tampone.

Ricordiamo che è possibile comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che attestino l’avvenuta vaccinazione, guarigione o esito negativo di un test antigenico rapido per 48 ore o molecolare per 72 ore.

Tutta colpa di un calo di tensione

Il breve comunicato fa dunque riferimento in modo generico a problemi tecnici, ma quali di preciso? L’intoppo è lo stesso che, in contemporanea, ha fermato parecchi dei servizi legati a Sogei.

Non è stata la conseguenza di un attacco informatico, come ipotizzato da qualcuno in un primo momento, ma un calo di tensione che ha colpito il data center situato sulla Laurentina. Ha fermato, tra gli altri, anche il sito dell’Agenzia delle Entrate e quello dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

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Pubblicato il
1 apr 2022
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