Grok nell'arsenale AI del Dipartimento della Guerra

Grok nell'arsenale AI del Dipartimento della Guerra

Gli Stati Uniti integrano i modelli Grok nel loro arsenale AI, al servizio dei militari per gestione dati e accesso a informazioni social.
Grok nell'arsenale AI del Dipartimento della Guerra
Gli Stati Uniti integrano i modelli Grok nel loro arsenale AI, al servizio dei militari per gestione dati e accesso a informazioni social.

Il Pentagono Dipartimento della Guerra d’oltreoceano ha lanciato di recente la piattaforma di intelligenza artificiale GenAI.mil. Oggi ha annunciato che presto il suo arsenale AI sarà ampliato grazie a un accordo siglato con xAI. È la società guidata da Elon Musk che, lo ricordiamo, fino alla primavera ha fatto parte dell’amministrazione Trump, prima di lasciare l’incarico.

xAI e Grok per l’AI del Dipartimento della Guerra

Grazie alla stretta di mano si arriverà a implementare i modelli Grok proprio in GenAI.mil già entro la prima parte del 2026. Gli strumenti che nasceranno da questa fusione saranno messi a disposizione del personale e dei militari al servizio degli Stati Uniti.

La tecnologia permetterà di gestire informazioni sensibili (riservate, ma non top secret) in contesti di tipo IL5 (Impact Level 5), ovvero con uno standard di sicurezza tra i più elevati. È molto interessante il passaggio del comunicato ufficiale che fa riferimento al social X. Vale la pena riportarlo di seguito in forma tradotta.

Gli utenti avranno inoltre accesso a informazioni globali in tempo reale dalla piattaforma X, offrendo al personale del Dipartimento della Guerra un vantaggio informativo decisivo.

Vale a dire che il Dipartimento della Guerra potrebbe prendere decisioni sulla base di quanto condiviso sulla piattaforma? Non siamo certi di voler vedere le sorti del mondo dipendere da post e hashtag.

L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare l’intelligenza artificiale in un vero e proprio asset operativo a cui fare riferimento nel quotidiano. Il comunicato si conclude con un riferimento alla rivoluzione AI americana.

Non è certo un annuncio che stupisce, ma aiuta ad ogni modo a comprendere come sia cambiata la percezione di questa tecnologia in poco tempo. Siamo certi che, a differenza di quanto accaduto solo poco più di un anno e mezzo fa, l’impiego degli algoritmi in contesto bellico oggi non farebbe più notizia.

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Pubblicato il
23 dic 2025
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