Sulla base dei nuovi poteri concessi dal Digital Markets, Competition and Consumers Act (DMCCA), la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha avviato otto indagini nei confronti di altrettante aziende per la possibile violazione della legge che protegge i consumatori. Due di esse, ovvero Viagogo e StubHub, sono note per le attività di secondary ticketing illegale. L’autorità antitrust ha inoltre avvisato altre 100 aziende.
Prezzi maggiorati e offerte a tempo
A partire dal mese di aprile, la CMA ha avviato il controllo di oltre 400 aziende che operano in 19 settori per verificare il rispetto dell’obbligo sulla trasparenza dei prezzi. I risultati hanno confermato l’esistenza di potenziali problemi di conformità in 14 settori, tra cui la pratica del drip pricing (commissioni aggiuntive al prezzo base) e l’uso di offerte a tempo.
L’autorità ha quindi deciso di avviare indagini nei confronti di otto aziende che operano in quattro settori: eventi online (Viagogo e StubHub), scuole guida (AA Driving School e BSM Driving School), fitness (Gold’s Gym) e articoli per la casa (Wayfair, Appliances Direct e Marks Electrical). Contestualmente sono state inviate lettere di avviso ad altre 100 aziende.
StubHub e la sussidiaria Viagogo sono note per la rivendita di biglietti per concerti ed altri eventi a prezzi maggiorati. Sono considerati veri e propri bagarini online. I biglietti da 85 sterline per la tappa londinese del tour dei Radiohead erano in vendita su Viagogo a 682 sterline.
La CMA vuole verificare se le commissioni aggiuntive obbligatorie vengono mostrate all’inizio della procedura di acquisto. Il governo britannico potrebbe anche vietare la rivendita dei biglietti. Viagogo ha ricevuto diverse sanzioni in Italia, tra cui quelle da oltre 12 milioni di euro a fine marzo 2023 e da oltre 23 milioni euro a fine giugno 2022.
Alle altre aziende sono state contestate l’applicazione automatica di costi aggiuntivi e le offerte a tempo ingannevoli. In caso di conferma delle violazioni potranno essere obbligate al risarcimento dei consumatori e al pagamento di sanzioni fino al 10% delle entrate globali.