Lo Studio Hothead Games , già creatore dell’ apprezzato RPG Deatspank, ha annunciato di star lavorando ad un nuovo videogame legato alla serie Guida Galattica per autostoppisti , vero caposaldo della cultura geek e ispiratore ideale, tra l’altro, di Wikipedia.
L’annuncio, peraltro, non poteva arrivare (e sicuramente non è stato un caso) in un giorno più azzeccato: durante il towel day , “giorno dell’asciugamano”, che ogni anno ricorda l’autore della celebre saga Douglas Adams, deceduto nel 2001.
Dalla saga, originariamente nata come serie radiofonica di fantascienza, era già stata tratto un film nel 2005 e una serie tv datata 1981.
Il nuovo spin-off della serie ha già un sito , attraverso cui gli appassionati potranno seguire l’evolversi del suo sviluppo. Per coloro che fremono per averlo fra le mani e temono di essere già in ritardo per essere tra i primi possessori, tuttavia, niente panico! Mancano , d’altronde, ancora date di uscita e altri dettagli rilevanti come di che tipo di gioco si tratterà e su che piattaforme potrà essere lanciato.
Claudio Tamburrino
-
verso una società senza autori
Gli sforzi per creare un nuovo concetto della rete, da quelli in favore della libertà delle idee a quelli marpioneschi di sfruttamento totale, non tengono in considerazione la libertà degli autori.La musica, il cinema, la poesia e la letteraturastanno già pagando un prezzo insostenibile.LItalia paese di navigatori e furbacchioni è in testaalla classifica degli sfruttatori tout-court.Le ultime due generazioni sono cresciute scaricando e non sanno che la musica e il cinema hanno un anche valore economico. Non hanno neppure la percezione dellillegalità, quindi non pagheranno mai per avere un brano musicale o vedere un film in prima visione. Questo è già un danno permanente per la collettività. Gli autori. nellinconscio digitale, sono ormai delle figure strane, bizzarri personaggi, che si dilettano con le proprie idee, invece di andare a lavorare. Un autore, offeso così gravemente dallignoranza e dallindifferenza, perde lo stimolo dellinvenzione e lascia.Un segno che mostra, almeno per la musica,i primi macro risultati è il fatto che non cè piùselezione di generi, non ci sono tendenze.Si ascolta ogni genere di ogni epoca, cosa diper se interessante, ma non esce nulla di nuovo.Lindustria connessa non ha saputo prevedere ilcambiamento, si è avvitata su se stessa ed ha trovato la pubblicità per sopravvivere.Pubblicità passiva, cioè vende spazi alla pubblicitàaltrui. Questi sono guadagni solo per le aziende che non reinvestono in produzioni ma in prodotti finanziari.Non sono titolato a parlare di finanza, ma credo che si debba partire da lì. Posso osservareche è lunico settore totalmente globalizzato,insieme alle mafie. Un settore che si autoprotegge si autoassolve in un regime fiscale e legalead personas.I famigerati fondi nascondono tutto di se e comprano tutto ciò che è in perdita.Credo che unocchiatina al problema sia opportuna.Non ci può essere solo silenzio di fronte allintimidazione.Tornando alla cultura e al pensiero creativo, forse cè ancora spazio per qualche attenzione.Mettere gli autori nella condizione di continuare a creare non costituisce un limite alla libertà di circolazione delle idee.paolo casaRe: verso una società senza autori
> Gli sforzi per creare un nuovo concetto della> rete, da quelli in favore della libertà delle> idee a quelli marpioneschi di sfruttamento> totale, non tengono in considerazione la libertà> degli> autori.Gli autori sono completamente liberi. Possono scegliere se lavorare o no, e possono scegliere cosa realizzare, e per chi.Che altra libertà vuoi?> La musica, il cinema, la poesia e la letteratura> stanno già pagando un prezzo insostenibile.No, niente affatto. Qualcuno chiede forse soldi agli autori?> Le ultime due generazioni sono cresciute> scaricando e non sanno che la musica e il cinema> hanno un anche valore economico. No, non ce l'hanno. Il valore economico altro non è che la media tra la cifra che qualcuno è disposto a pagare, e il costo per mantenere la disponibilità. Se nessuno è disposto a pagare, e la disponibilità si mantiene comunque, tale cifra è zero.> Non hanno> neppure la percezione dellillegalitàPerchè non è illegale.>, quindi non> pagheranno mai per avere un brano musicale o> vedere un film in prima visione. Vero> Questo è già un> danno permanente per la collettività.No, è un vantaggio, perchè possiamo avere tutto gratis e subito.> Un autore, offeso così gravemente dallignoranza> e dallindifferenza, perde lo stimolo> dellinvenzione e> lascia.Uno che si lascia offendere da così poco, non ha molto stimolo.> Un segno che mostra, almeno per la musica,> i primi macro risultati è il fatto che non cè più> selezione di generi, non ci sono tendenze.Questa è un'ottima cosa. Io voglio decidere da solo la musica che mi piace. Non voglio che altri, per vendere di più, mi impongano i generi che devono piacermi (i "tormentoni"). Io ascolto un brano perchè mi piace, non "perchè lo ascoltano tutti" o "perchè è il brano dell'anno".> Si ascolta ogni genere di ogni epoca, cosa di> per se interessante, ma non esce nulla di nuovo.E che bisogno c'è?> Lindustria connessa non ha saputo prevedere il> cambiamento, si è avvitata su se stessa ed ha> trovato la pubblicità per> sopravvivere.> Pubblicità passiva, cioè vende spazi alla> pubblicità> altrui. Ovvio: la pubblicità si fa solo a ciò che puoi vendere. Quindi, non ai beni digitali. Se mi convinci a desiderare un bene digitale, mi limito a scaricarlo.> I famigerati fondi nascondono tutto di se e> comprano tutto ciò che è in> perdita.Non è assolutamente così. Sai cos'è un fondo, almeno?> Credo che unocchiatina al problema sia opportuna.> Non ci può essere solo silenzio di fronte> allintimidazione.> Tornando alla cultura e al pensiero creativo,> forse cè ancora spazio per qualche> attenzione.> Mettere gli autori nella condizione di continuare> a creare non costituisce un limite alla libertà> di circolazione delle> idee.Allora, fallo. Finanziali tu. Di tasca tua. Ma non aspettarti che io contribuisca.uno qualsiasiRe: verso una società senza autori
ecco due posizioni opposte e non c'hanno preso nè l'una nè l'altra ahahaha Ma soprattutto @Uno qualsiasi da dove hai partorito l'idea che scaricare materiale protetto da copyright sia legale? :DDDCool TuboRe: verso una società senza autori
- Scritto da: Cool Tubo> ecco due posizioni opposte e non c'hanno preso nè> l'una nè l'altra ahahaha Ma soprattutto @Uno> qualsiasi da dove hai partorito l'idea che> scaricare materiale protetto da copyright sia> legale?> :DDDPer fortuna ci sei tu che hai capito tutto !!!Peccato che non l'hai spiegato...kraneRe: verso una società senza autori
Dove sta scritto che non lo è?È illegale l'upload, non il download.uno qualsiasiRe: verso una società senza autori
- Scritto da: paolo casa> Gli sforzi per creare un nuovo concetto della> rete, da quelli in favore della libertà delle> idee a quelli marpioneschi di sfruttamento> totale, non tengono in considerazione la libertà>deglidagli autori.Fixed. 8)> La musica, il cinema, la poesia e la letteratura> stanno già pagando un prezzo insostenibile.Si vede!Quanti artisti sul lastrico e ridotti a suonare l'organetto in stazione!> LItalia paese di navigatori e furbacchioni è in> testa> alla classifica degli sfruttatori tout-court.> Le ultime due generazioni sono cresciute> scaricando e non sanno che la musica e il cinema> hanno un anche valore economico. Non hanno> neppure la percezione dellillegalità, quindi non> pagheranno mai per avere un brano musicale o> vedere un film in prima visione. Ci sono volute due generazioni, ma ce l'abbiamo fatta!> Questo è già un> danno permanente per la collettività. Gli autori.> nellinconscio digitale, sono ormai delle figure> strane, bizzarri personaggi, che si dilettano> con le proprie idee, invece di andare a lavorare.Bravo!> Un autore, offeso così gravemente dallignoranza> e dallindifferenza, perde lo stimolo> dellinvenzione e lascia.Quindi non e' proprio un autore creativo e spinto dalla passione.In tal caso fa bene a lasciare.> Un segno che mostra, almeno per la musica,> i primi macro risultati è il fatto che non cè più> selezione di generi, non ci sono tendenze.> Si ascolta ogni genere di ogni epoca, cosa di> per se interessante, ma non esce nulla di nuovo.Evidentemente non se ne sente il bisogno.Dopo anni e anni di insulsa musica commerciale, e' bene fermarsi ad ascoltare e riascoltare tutto, e capire che cosa e' veramente la musica e che cosa non vogliamo piu' che diventi.> Lindustria connessa non ha saputo prevedere il> cambiamento, si è avvitata su se stessa ed ha> trovato la pubblicità per> sopravvivere.> Pubblicità passiva, cioè vende spazi alla> pubblicità> altrui. Questi sono guadagni solo per le aziende> che non reinvestono in produzioni ma in prodotti> finanziari.Teniamo duro ancora un po' e spariranno anche loro.> Tornando alla cultura e al pensiero creativo,> forse cè ancora spazio per qualche> attenzione.> Mettere gli autori nella condizione di continuare> a creare non costituisce un limite alla libertà> di circolazione delle> idee.Va bene, ma solo quegli autori che vogliono creare per il gusto di farlo.Nel frattempo facciamo piazza pulita di tutto e tutti.panda rossaRe: verso una società senza autori
visto che abbiamo tutti le palle ad abbattere qualsiasi cosa, perchè non provate a installare nelle vs. aziende programmi crackati? ah no li no perchè c'è gente come me e con il grano che vi spaccherà il XXXX! siete buffoni predicate tanto free ma poi nelle aziende avete sempre bisogno di noi, ma poi alla fine comprate sempre il nostro hardware, avete mai provato a fare un proXXXXXre a casa vostra? siete solo che dei buffoni, tenetevi la musica gratis questo è il nostro contentinouno non qualsiasiRe: verso una società senza autori
- Scritto da: uno non qualsiasi> visto che abbiamo tutti le palle ad abbattere> qualsiasi cosa, perchè non provate a installare> nelle vs. aziende programmi crackati? ah no li no> perchè c'è gente come me e con il grano che vi> spaccherà il XXXX! siete buffoni predicate tanto> free ma poi nelle aziende avete sempre bisogno di> noi, ma poi alla fine comprate sempre il nostro> hardware, avete mai provato a fare un proXXXXXre> a casa vostra? siete solo che dei buffoni,> tenetevi la musica gratis questo è il nostro> contentinoSe fai ferro dovresti essere solo contento che ci siano piu' scuse possibile per utilizzare il tuo ferro no ?kraneRe: verso una società senza autori
- Scritto da: uno non qualsiasi> visto che abbiamo tutti le palle ad abbattere> qualsiasi cosa, perchè non provate a installare> nelle vs. aziende programmi crackati?Perchè installiamo programmi open. Non ci fidiamo di certo ad affidare le nostre aziende a programmi scritti da individui viscidi, avidi e infidi come te.uno qualsiasiRe: verso una società senza autori
Quoto in toto.jackRe: verso una società senza autori
- Scritto da: paolo casa> Gli sforzi per creare un nuovo concetto della> rete, da quelli in favore della libertà delle> idee a quelli marpioneschi di sfruttamento> totale, non tengono in considerazione la libertà> degli> autori.Eh si.> La musica, il cinema, la poesia e la letteratura> stanno già pagando un prezzo insostenibile.Vero: ormai è prassi che sia l'autore a pagare l'editore per la pubblicazione delle sue oprere, nella speranza di rientrare delle spese.Tant'è che moltissimi autori si autoproducono scavalcando l'editore tout court.> LItalia paese di navigatori e furbacchioni è in> testa> alla classifica degli sfruttatori tout-court.In effetti gli editori italiani sono la razza peggiore. Ne sanno qualcosa gli studenti italiani.> Le ultime due generazioni sono cresciute> scaricando e non sanno che la musica e il cinema> hanno un anche valore economico.Ehmm... questo mi fa pensare che tu sei uno dei responsabili della loro educazione, lo sai sai nevvero?> Non hanno> neppure la percezione dellillegalità, quindi non> pagheranno mai per avere un brano musicale o> vedere un film in prima visione.In compenso vedo file di ragazzi davanti ai cinema e ai concerti. Chissà perché.> Questo è già un> danno permanente per la collettività.No. Non per la collettività.> Gli autori.Neanche gli autori: quelli capaci riescono ad emergere coi propri mezzi.Chi sta soffrendo (giustamente) vacche magre sono gli editori e tutta la massa di intermediari che finora ha campato sulle spalle degli autori.> Un segno che mostra, almeno per la musica,> i primi macro risultati è il fatto che non cè più> selezione di generi, non ci sono tendenze.Mi domando e chiedo: ma hai mai provato ad ascoltare davvero della musica?> Si ascolta ogni genere di ogni epoca, cosa di> per se interessante, ma non esce nulla di nuovo.Rotfl... togli il prosciutto dalle orecchie. Non c'è mai stata tanta varietà, non ci sono mai stati così tanti generi e tante possibilità come in questo momento.> Lindustria connessa non ha saputo prevedere il> cambiamento, si è avvitata su se stessa ed ha> trovato la pubblicità per> sopravvivere.Che crepi e sparisca in fretta: fa rumore e rovina l'ascolto.> Non sono titolato a parlare di finanza, ma credo[...]> perdita.Scusa, puoi ripetere in termini semplici? Anzi: evita di parlare di finanza (che poi in questo caso sarebbe economia) e usa metafore più vicine alla tua cultura eh? Cioè se ne hai una.> Credo che unocchiatina al problema sia opportuna.[...]> attenzione.Ecco torniamo ad occuparci di qualcosa che forse conosci meglio, che prima eri su un terreno minato.> Mettere gli autori nella condizione di continuare> a creare non costituisce un limite alla libertà> di circolazione delle> idee.Mava'? Ed è quello che l'informatica prima ed internet poi ha permesso alla grande.Chiunque, anche con una infarinatura musicale o semplicemente un po' di talento e tanta voglia di fare, può scrivere musica. Ai costi terrificanti di tanti anni fa (ancora oggi un corso di musica serio richiede almeno 2 anni di tempo e circa 2000 euro di spesa + il costo di uno strumento) si puo' ovviare con un economico PC e un programmino open source tra i tanti a disposizione.E con lo stesso computer ti fai lo "studio di registrazione" in camera.Grazie ad internet trovi poi tutte le informazioni di cui puoi avere bisogno e hai la possibilità di scrivere la tua musica E di suonarla esattamente come la vuoi e queste possibilità sono alla portata di chiunque abbia un computer e una connessione ad internet.Quanta musica puo' essere prodotta? E tutta fuori del controllo di editori e vampiri vari?Hai idea di quanto costava, prima, riuscire a mettere i propri brani su un supporto decente? Oggi, colpa dell'equo compenso, costa 1.5 eur se no costerebbe 0.50GTGuybrushRe: verso una società senza autori
Senza scomodare l'open source, anche software non open, costano un inerzia rispetto a quanto costerebbe tutto verso una major.E non parlo di mega software professionali da 2000 euro eh ?SgabbioRe: verso una società senza autori
- Scritto da: Sgabbio> Senza scomodare l'open source, [...]Perche' no?Ho partecipato alla registrazione di una performance live in un pub fatta esclusivamente con software libero (e ovviamente un bel po' di cavi e microfoni)...CbuttiusRe: verso una società senza autori
Non commento il resto, ma quello che hai scritto sotto è quantomeno impreciso.> Chiunque, anche con una infarinatura musicale o> semplicemente un po' di talento e tanta voglia di> fare, può scrivere musica.Per scrivere musica devi averla studiata, come minimo, altrimenti non vai da nessuna parte, il talento senza studio lo butti via. Ai costi terrificanti> di tanti anni fa (ancora oggi un corso di musica> serio richiede almeno 2 anni di tempo e circa> 2000 euro di spesa + il costo di uno strumento)> si puo' ovviare con un economico PC e un> programmino open source tra i tanti a> disposizione.Non ovvi a nulla, puoi fare musica elettronica se ti aggrada, ma se vuoi suonare la chitarra non puoi suonarla con la tastiera, mi sembra chiaro.E sopratutto, cosa significa che puoi "ovviare al corso di musica? lo sbando attuale della musica è dovuto proprio a gente che credeva bastasse un non precisato "talento" e tamburellare su dei piatti per fare musica, mentre invece no, devi proprio studiare, con qualcuno o da autodidatta.> E con lo stesso computer ti fai lo "studio di> registrazione" in> camera.Eccerto, i microfoni? gli strumenti? gli amplificatori?> Grazie ad internet trovi poi tutte le> informazioni di cui puoi avere bisogno e hai la> possibilità di scrivere la tua musica E di> suonarla esattamente come la vuoi e queste> possibilità sono alla portata di chiunque abbia> un computer e una connessione ad> internet.Internet permette di distribuire facilmente e bypassare tutti i laccetti e cavilli legali, ma non dietro la musica c'è un musicista, non uno qualsiasi ( non ti offendere, uno qualsiasi).> Quanta musica puo' essere prodotta? E tutta fuori> del controllo di editori e vampiriQuesto si, è vero.kurdtRe: verso una società senza autori
probabilmente intendeva "l'auto didatta" quando diceva che si può fare musica senza fare corsi pagando a caro prezzo :DSgabbioMa per cortesia
"Gli autori sono completamente liberi. Possono scegliere se lavorare o no, e possono scegliere cosa realizzare, e per chi."Gratis no?! tanto poi arrivi tu e la scarichi gratuitamente sul tuo pc e ne fai quel che ti pare.Quindi l'opera intellettuale non ha valore economico infatti Van Gogh e gli alrtisti camperebbero di aria in pillole.Certo è un vantaggio per la collettività perché hai tutto gratis ma un artista non fa parte della collettività per cui chi se ne frega se non viene ricompensato per il lavoro fatto e di cui tu godi. Certo l'artista si autofinanzia ci mette i suoi risparmi poi tu lo scarichi gratis e lui fa la fame. Ma che discorsi sono?!?!?!Cool TuboRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> "Gli autori sono completamente liberi. Possono> scegliere se lavorare o no, e possono scegliere> cosa realizzare, e per chi."> Gratis no?! tanto poi arrivi tu e la scarichi> gratuitamente sul tuo pc e ne fai quel che ti> pare.Mi spieghi come scaricarmi un Van Gogh originale ? Ho sempre desiderato appenderne uno nel XXXXX sopra alla tazza.> Quindi l'opera intellettuale non ha valore> economico infatti Van Gogh e gli alrtisti> camperebbero di aria in pillole.> Certo è un vantaggio per la collettività perché> hai tutto gratis ma un artista non fa parte della> collettività per cui chi se ne frega se non viene> ricompensato per il lavoro fatto e di cui tu> godi.> > Certo l'artista si autofinanzia ci mette i suoi> risparmi poi tu lo scarichi gratis e lui fa la> fame. Ma che discorsi> sono?!?!?!kraneRe: Ma per cortesia
ovviamente era un esempio paradossale ma poteva benissimo essere una qualsiasi altra opera artistica intellettuale un brano un libro un video etc etc...Cool TuboRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> ovviamente era un esempio paradossale ma poteva> benissimo essere una qualsiasi altra opera> artistica intellettuale un brano un libro un> video etc etc...Paradosso per paradosso perche' non far pagare anche chi guarda la vetrina del mio negozio di panetteria ? La vetrina e' stata fatta in modo artistico sai ?kraneRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> ovviamente era un esempio paradossale ma poteva> benissimo essere una qualsiasi altra opera> artistica intellettuale un brano un libro un> video etc> etc...Andare a suonare dal vivo e far pagare il biglietto non lo contempli tra le possibilita' che un artista ha per mettere la sua opera a frutto?Ti posso garantire che funziona.panda rossaRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> ovviamente era un esempio paradossaleInfatti: perchè è il frutto di un punto di vista errato> ma poteva> benissimo essere una qualsiasi altra opera> artistica intellettuale un brano un libro un> video No, non poteva. Se tu produci un libro, se vuoi vendere il manoscritto originale, è un conto. Se vuoi vendere l'anteprima, è un conto. Ma la copia, quando il libro è pubblicato, posso farmela da solo. E non ho più bisogno di te.E se dici "come farebbe a campare Mozart", aggiungo: Mozart è morto, e non ha bisogno quindi di soldi; e noi possiamo comunque duplicare le sue opere.Non ci serve che l'artista sia vivo, per questo... quindi non ci serve pagare per mantenerlo in vita.uno qualsiasiRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> "Gli autori sono completamente liberi. Possono> scegliere se lavorare o no, e possono scegliere> cosa realizzare, e per> chi."> > Gratis no?!Gratis, o su commissione.> tanto poi arrivi tu e la scarichi> gratuitamente sul tuo pc e ne fai quel che ti> pare.Lo scopo è quello. Se non ti va, non pubblicare.> > Quindi l'opera intellettuale non ha valoreLe copie di un'opera intellettuale non hanno valore. > economico infatti Van Gogh e gli alrtisti> camperebbero di aria in> pillole.Van Gogh vendeva i quadri originali, non le copie dei quadri.> > Certo è un vantaggio per la collettività perché> hai tutto gratis ma un artista non fa parte della> collettività per cui chi se ne frega se non viene> ricompensato per il lavoro fatto e di cui tu> godi.Se non fa parte della comunità, peggio per lui.> > Certo l'artista si autofinanzia ci mette i suoi> risparmi poi tu lo scarichi gratisEsatto.> e lui fa la fame.Se ha fame può sempre andare a lavorare. O chiedere una donazione.> Ma che discorsi sono?!?!?!Pura e semplice logica dell'era digitale. Se non sei in grado di comprenderla e di adattarti.... beh, chi non si adatta si estingue.uno qualsiasiRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> Quindi l'opera intellettuale non ha valore> economico infatti Van Gogh e gli alrtisti> camperebbero di aria in> pillole.Hai scelto proprio l'esempio sbagliato: Vang Gogh in vita non vendeva un tubo, però ha continuato a dipingere tutta la vita evidentemente per pura passione, nonostante tirasse a campare da poveraccio.Secondo la logica degli editori attuali, se non vendi non hai diritto di esistere, quindi oggi non avremmo l'arte di Van Gogh. Chi ha fatto del bene all'umanità? Non certo gli editori. Era meglio nei secoli passati, quando mecenati privati amanti del bello finanziavano i migliori artisti, e non era il "mercato" a decretare il sucXXXXX. Il mercato lasciamolo alle zucchine.FunzRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Cool Tubo> "Gli autori sono completamente liberi. Possono> scegliere se lavorare o no, e possono scegliere> cosa realizzare, e per> chi."> > Gratis no?! tanto poi arrivi tu e la scarichi> gratuitamente sul tuo pc e ne fai quel che ti> pare.> > Quindi l'opera intellettuale non ha valore> economico infatti Van Gogh e gli alrtisti> camperebbero di aria in> pillole.> > Certo è un vantaggio per la collettività perché> hai tutto gratis ma un artista non fa parte della> collettività per cui chi se ne frega se non viene> ricompensato per il lavoro fatto e di cui tu> godi.> > Certo l'artista si autofinanzia ci mette i suoi> risparmi poi tu lo scarichi gratis e lui fa la> fame. Ma che discorsi> sono?!?!?!Esitono i concerti... esistono gli spettacoli a pagamento... li paghi per una reale prestazione dell'artista.Ci sono gruppi, anche famosi, che mettono in download gratuito le proprie musiche dal loro sito, e vivono di concerti (e anche donazioni)Quello che vogliono fare ora gli artisti e le case discografiche, è fare 1 canzone... e camparci sopra per 70 anni. ovvero passare 69 anni e 6 mesi della loro vita senza fare niente, senza produrre altro, senza comporre altra musica.No cari miei, non è la pirateria che uccide l'arte.... è il commercio che ci stava già riuscendo benissimo da solo.I pittori di cui hai parlato, VENDEVANO quadri... fatti DA LORO... non fotocopie.Di Gioconda... ce ne 1, non 20.000.000. Le copie le trovi da 100 che servono per ripagare carta, inchiostro e tempo di produzione.Non ci sono artisti bravi che fanno la fame.. non esistono. Ci sono artisti falliti che non sanno creare.. loro fanno la fame (anche se purtroppo molti riescono a cavarsela ancora per colpa della SIAE).DanieleRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Daniele> Esitono i concerti... esistono gli spettacoli a> pagamento... li paghi per una reale prestazione> dell'artista.> Ci sono gruppi, anche famosi, che mettono in> download gratuito le proprie musiche dal loro> sito, e vivono di concerti (e anche donazioni)> Quello che vogliono fare ora gli artisti e le> case discografiche, è fare 1 canzone... e> camparci sopra per 70 anni. ovvero passare 69> anni e 6 mesi della loro vita senza fare niente,> senza produrre altro, senza comporre altra musica. > No cari miei, non è la pirateria che uccide> l'arte.... è il commercio che ci stava già> riuscendo benissimo da solo. Tendi un po' a estremizzare, ma che il mercato audiovideo non riesca a seguire il cambiamento è evidente.Che ci sia una distorsione nel sistema dei diritti è palese, soprattutto perché spesso i diritti sono "estorti" agli autori in cambio di un po' di denaro e goduti da aziende il cui contributo reale all'opera e alla sua diffusione si è sempre più assottigliato.Non sono dell'idea che tutto debba essere gratis, ma che si sia arrivati al delirio di far pagare un brano o un video ogni volta che cambio il dispositivo con il quale lo riproduco... Le musicassette originali che ho comprato mi davano diritto di ascoltare i brani contenuti, ma ora che ho un lettore digitale dovrei ripagare il diritto di ascoltarli per poterli trasferire legalmente nel nuovo formato?Ok, poi chiedetevi perché si è arrivati a questa situazione, invece di limitarsi a massacrare tutto come pirateria illegale.Se il sistema è meno distorto, le persone lo tollerano e pagano invece di scaricare "aggratis". Però il valore deve esserci, altrimenti che pretendono? > Non ci sono artisti bravi che fanno la fame.. non> esistono. Ci sono artisti falliti che non sanno> creare.. loro fanno la fame (anche se purtroppo> molti riescono a cavarsela ancora per colpa della> SIAE).AFAIK la SIAE versa i soldi ai soliti noti, e soprattutto alle case discografiche che comprano i diritti dagli autori. Gli autori in genere barattano il loro lavoro con lo "stipendio" delle case discografiche.OldDogRe: Ma per cortesia
bravissimo!Le risposte che date non hanno senso (Mozart, Van Gogh...)Basta pensare una cosa: se TUTTI rubassero film e musica da internet questi prodotti non esisterebbero più, nessuno produrrebbe più opere perchè morirebbe di fame.Voi che lavorate, non so, in un ufficio accettereste di lavorare a gratis? No. E perchè dovrebbe farlo chi produce musica, film o chi scrive un libro??!?!? Ci lavora mesi o magari anni per poi regalarlo a te?!Stefano M.Re: Ma per cortesia
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Ma per cortesia
> Le risposte che date non hanno senso (Mozart, Van> Gogh...)Hanno senso. Ma forse ti serve un po' per capirlo.> Basta pensare una cosa: se TUTTI rubassero filmNon è rubare. Comunque, ammettiamo pure che tutti scarichino (cosa che accadrà molto presto)> e> musica da internet questi prodotti non> esisterebbero più,Falso: hard disk, cd e dvd si cancellerebbero, forse? Tutta la roba che abbiamo scaricato sparirebbe, forse? Tutto ciò che è già stato prodotto?Tu, quando ascolti musica, ascolti solo i pezzi usciti nell'ultimo anno? O ascolti i pezzi anche di anni fa? Cosa cambierebbe, se ti rendessero inaccessibile solo l'ultimo anno? E cosa accadrebbe, invece, se ti rendessero inaccessibile tutto ciò che è uscito prima (cosa che accade con il copyright: i contenuti vecchi, spesso, diventano introvabili, perchè i distributori non hanno interesse a ripubblicarli)> nessuno produrrebbe più opere> perchè morirebbe di> fame.Perchè? Se vuoi che un autore produca, cosa ti impedisce di pagarlo tu?> Voi che lavorate, non so, in un ufficio> accettereste di lavorare a gratis? No.L'ho fatto. E non sono l'unico.> E perchè> dovrebbe farlo chi produce musica, film o chi> scrive un libro??!?!? C'è molta gente che lo fa (vedi chi produce in creative commons, ad esempio)uno qualsiasiRe: Ma per cortesia
- Scritto da: Stefano M.> bravissimo !> Le risposte che date non hanno senso (Mozart, Van> Gogh...)> Basta pensare una cosa: se TUTTI rubassero film> e musica da internet questi prodotti non> esisterebbero più, nessuno produrrebbe più opere> perchè morirebbe di fame.Strano: guardiamo i guadagni che si hanno solo dal cinema, prendiamo qualche esempio a caso:Thor: Costato 150 milioni di dollari, in pochi giorni ha già incassato 93 milioni di dollari sbancando i botteghini.I pirati dei caraibi 4: 7.505.000 euro incassati in 72 ore.Una notte da Leoni 2, semplicemente sensazionale. 118 i milioni di dollari incassati dalla commedia della Warner in 96 ore.> Voi che lavorate, non so, in un ufficio> accettereste di lavorare a gratis? No. E> perchè dovrebbe farlo chi produce < musica, film o chi scrive un libro??!?!? Ci > lavora mesi o magari anni per poi > regalarlo a te?!Tu accetteresti di lavorare in ufficio solo il lunedi' e per il resto della settimana essere pagato per non fare nulla perche' il tuo lavoro del lunedi' viene rivenduto tutti gli altri giorni (e chi non lo compra e' un ladro ) ?? Anche loro, ma a me non va che possano farlo: o tutti o nessuno.kraneNumeri gonfiati
...o meglio, che vanno letti in un'altra maniera. Se è vero che ci sono 48 ore di video caricate ogni due minuti, è anche vero che di queste, 47.5 sono la solita fuffa (video guardati da 3 persone, bimbominkia vari, esibizionisti che non si caga nessuno, gemma del sud e simili, e in più duplicati, duplicati, duplicati...)jackRe: Numeri gonfiati
>, e in più> duplicati, duplicati,> duplicati...)Quoto... credo solo che tu abbia dimenticato duplicati, duplicati e...poi cosa? Ah sì: duplicati!Al3xAl3xRe: Numeri gonfiati
sti commenti mi sanno tanto di "bastoncontrario per convinzione".Considerando che ci sono un sacco di robe interessanti su youtube.SgabbioRe: Numeri gonfiati
- Scritto da: Sgabbio> sti commenti mi sanno tanto di "bastoncontrario> per> convinzione".> > Considerando che ci sono un sacco di robe> interessanti su> youtube.Che, per inciso, rappresentano il 99% dei contenuti di YT.Del resto se caricano 48 ore di video al minuto, si fa presto a calcolare che la roba libera e autoprodotta e' la stragrande maggioranza.panda rossaRe: Numeri gonfiati
contenuto non disponibileunaDuraLezioneGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 27 05 2011
Ti potrebbe interessare