Hacker imbarazza il presidente messicano

Hacker imbarazza il presidente messicano

Ancora una volta il sito di Zedillo è stato aggredito e la home page modificata, con frasi e affermazioni che lui nega di aver mai detto o pensato. Ma è ormai un continuo
Ancora una volta il sito di Zedillo è stato aggredito e la home page modificata, con frasi e affermazioni che lui nega di aver mai detto o pensato. Ma è ormai un continuo


Mexico City (Messico) – In un altro paese probabilmente questi attacchi passerebbero quasi sotto silenzio o verrebbero inseriti nella normale “routine” delle aggressioni hacker a siti istituzionali. In Messico, invece, la trasformazione ad opera di un hacker ignoto della home page del sito del presidente Ernesto Zedillo diventa un caso nazionale.

Per la seconda volta , Zedillo ha visto apparire sul suo sito frasi e opinioni che gli vengono attribuite ma che lui sostiene di non avere mai detto o pensato. Cose come: “Zedillo vuole vendere un palazzo negli Stati Uniti”. Piccole cose che costringono però Zedillo a smentire attraverso i suoi portavoce: “Il presidente Zedillo non possiede edifici all’estero”.

I portavoce del presidente si spingono questa volta ad affermare che “l’uso abusivo del nome del presidente della Repubblica è increscioso. Noi ci prendiamo cura di smentire queste baggianate e le altre pubblicate di recente soprattutto su internet. Chiediamo a tutti di non sorprendersi se vengono attribuite al Presidente cose che non ha mai detto”.

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Pubblicato il
21 mar 2000
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