Palo Alto (USA) – Lo stendere una roadmap quanto più completa sul futuro dei prodotti targati Compaq e HP è stato uno degli obiettivi prioritari del colosso che emerge dalla fusione delle due storiche firme. Il messaggio è chiaro: rassicurare i propri clienti e garantire la protezione dei loro investimenti.
“Abbiamo dovuto prendere alcune difficili decisioni circa i prodotti da tenere e quelli da ritirare – recita un comunicato di HP – ma il risultato è il miglior portafoglio di prodotti e soluzioni nell’industria”.
La nuova roadmap dei prodotti rilasciata da HP fornisce dunque una buona panoramica sull’impatto che la fusione avrà sul destino di certi prodotti e tecnologie e sul relativo marketing.
Nel settore dei prodotti server a 32 bit, la linea Netserver di HP verrà rimpiazzata dalla linea di server ProLiant di Compaq, mentre verrà conservata, come offerta di fascia bassa, la famiglia di server tc2210 e tc2100 di HP.
Nel segmento dei server “blade” (ultradensi) le famiglie di prodotti di Compaq e HP coesisteranno: la prima destinata ai data center e l’altra al mercato delle telecomunicazioni.
Per quanto riguarda la linea di server e workstation basata sui processori Itanium, il nuovo colosso manterrà la roadmap di HP integrandola con le migliori funzionalità mutuate dalla famiglia di server ProLiant IA-64 di Compaq. Com’era già stato annunciato nel giugno dello scorso anno, Compaq si è impegnata con Intel ad unificare, entro il 2004, la sua intera architettura a 64 bit con quella IA-64. Grazie allo scambio di brevetti che ci fu tra Intel e Compaq, le prossime generazioni di Itanium conterranno al loro interno un cospicuo numero di elementi derivati dai chip Alpha.
Nel segmento Unix/RISC, HP manterrà sostanzialmente inalterata la sua precedente roadmap integrandola con quella di Compaq. I sistemi PA-RISC si affiancheranno dunque alla linea di AlphaServer. HP continuerà lo sviluppo dei processori PA-8800 e PA-8900, come anche dei processori Alpha EV7 ed EV79: entrambe le linee di prodotti saranno primariamente focalizzate a garantire la continuità con la base installata e, nel caso degli Alpha, anche ad equipaggiare i sistemi ad alte prestazioni (fra i quali i supercomputer).
Dal lato del sistema operativo, HP continuerà ad offrire sia il proprio Unix HP-UX che il Tru64 di Compaq: a lungo termine, il primo diverrà progressivamente la piattaforma standard per i server Unix di HP e, nel tempo, mutuerà da Tru64 diverse funzionalità avanzate, fra cui il clustering e il file system. Per quanto riguarda l’OpenVMS di Compaq, un sistema operativo utilizzato da una stretta ma importante nicchia di mercato composta da grosse aziende ed enti militari, HP ha intenzione di continuarne lo sviluppo ed iniziarne il porting verso Itanium.
HP si è poi detta interessata in egual modo a Unix, Windows e Linux, supportando, a livello di soluzioni middleware, sia J2EE che MS.NET.
Nel settore dei personal computer per il mercato consumer, HP ha deciso di mantenere il brand Compaq e affiancare alla linea Presario di quest’ultima quella Pavilion di HP. Per quanto riguarda invece il mercato aziendale, la migrazione della linea di PC desktop e notebook verso la piattaforma di Compaq avverrà, secondo quanto dichiarato da HP, nel giro di 9-12 mesi. In questa migrazione verranno abbandonati i PC della serie HP Vectra e i notebook HP Omnibook.
Nel segmento PC consumer, HP ha dunque ritenuto più proficuo far coesistere il marchio HP con quello Compaq per “minimizzare la confusione fra i clienti” e continuare ad offrire il meglio dei due mondi.
Così non sarà invece nel segmento dei computer hand held, dove HP conserverà, con il proprio marchio, la popolare famiglia di PockePC iPaq di Compaq, mentre manderà in pensione la sua linea di PDA Jornada. Il meglio dell’attuale tecnologia di questi ultimi verrà integrata nella piattaforma hand held di Compaq.
Stesso copione per il mercato dell’home e del wireless networking, dove HP manterrà, commercializzandola col proprio marchio, l’attuale linea di prodotti di Compaq.
Come leader di questo mercato, HP ha conservato tutta la propria linea di stampanti ink-jet, all-in-one e di scanner, scartando invece quei pochi prodotti che venivano offerti da Compaq. Diversa la scelta per quel che concerne i proiettori digitali, dove il nuovo colosso sembra intenzionato a mantenere anche buona parte dell’offerta di Compaq.
Per quanto riguarda lo storage, un mercato in cui sia HP che Compaq vantano un cospicuo portafoglio di prodotti, verranno per lo più integrate le offerte di entrambi i marchi: in particolare, la piattaforma StorageWorks di Compaq convivrà con quella OpenView di HP.