Roma – Hewlett-Packard ha annunciato che le imprese che vogliono sfruttare le prestazioni dei server enterprise Superdome dell’azienda potranno farlo sulla base dell’utilizzo, con un modello di licenza del tipo “pay-per-use”.
HP non è certo nuova a questo modello, avendolo già adottato nel mondo delle stampanti e dei server, ma la sua estensione ai Superdome segnala una decisa accelerazione dell’azienda verso la fornitura di servizi di computing in qualche modo simile alla fornitura di servizi tradizionali, come l’elettricità.
A giovarsi particolarmente di questo modello di licenza d’uso, presso HP e altri produttori, sono evidentemente tutte quelle imprese che hanno sì bisogno di prestazioni imponenti ma che intendono sfruttarle solo per progetti specifici, oppure su base stagionale.
Tutto si focalizza sui sistemi di monitoraggio dell’utilizzo dei Superdome che, secondo HP, consentono di conoscere nel più specifico dettaglio quanto un certo cliente utilizza le macchine messe a sua disposizione. In particolare, il sistema di metering calcola l’utilizzo di ogni processore, raccoglie automaticamente questi dati, li sottopone a cifratura e li trasmette ad HP, dove vengono elaborati al fine di fatturare la sola utilizzazione dei processori.
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:-( ma solo server WEB ...
"a seconda delle necessità del momento, nuove risorse di archiviazione, di calcolo o di banda. "vale solo per server WEB ... :(AnonimoRe: :-( ma solo server WEB ...
- Scritto da: Anonimo> "a seconda delle necessità del momento,> nuove risorse di archiviazione, di calcolo o> di banda. "> > vale solo per server WEB ... :(ti rimangono sempre i superdome hpAnonimoottimo contro i DDOS?
sbaglio?AnonimoNon puo funzionare
C'è un teorema per il quale si perviene alla conclusione che un sistema non può essere in grado di capire quando esso stesso andrà in blocco (vedi Godell ed il problema del blocco della macchina di Turing). Dunque pare che IBM aggiunga complessità a sistemi gia di per se complessi (:sensibili a piccole variazione dei parametri, dunque instabile). L'unica soluzione è .....rendere i sistemi coscienti, ma ne abbiamo ancora di strada da fare.egrassoA ognuno il suo mestiere
"i manager aziendali hanno la necessità di essere liberi di focalizzarsi sulla gestione delle tortuosità del business piuttosto che sulla complessità della tecnologia"(Alan Ganek)Infatti. Che i manager aziendali facciano i manager aziendali, e che lascino agli amministratori di sistema la complessità tecnologica: non esistono "adattatori universali"!:-))Tony SarnanoRe: A ognuno il suo mestiere
Pare che il ruolo del sistemista non sia ancora entrato nella cultura aziendale, da qui questi propositi deliranti.egrassoecco come la vede mia sorella
quando le ho parlato di questa nuova tecnologia mi ha domandato stupita "Perchè i server vanno nel panico ?"a volte l'ironia infrange i dogmi della religione.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 12 03 2003
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