L’impegno del big di Redmond contro la vendita e l’installazione di copie non autorizzate del proprio software ripaga degli sforzi profusi : la task-force Microsoft anti-pirateria del Regno Unito ha recentemente annunciato di aver raddoppiato le somme di denaro ricavate dalla scoperta di un maggior numero di rivenditori e commercianti disonesti, bloccando i loro lucrosi affari basati sulla vendita di copie pirata di software originale.
Secondo le dichiarazioni di Michala Alexander, a capo della task-force, la percentuale media di pirateria del software Microsoft nel paese è scesa di 4 punti percentuali da Febbraio 2006, periodo in cui è stato lanciato il programma di contrasto Keep IT Real .
Keep IT Real , come noto ai lettori di Punto Informatico, si prefigge di affrontare il problema pirateria a diversi livelli , bloccando direttamente le fonti di distribuzione primarie del software contraffatto e promuovendo nel contempo una campagna di sensibilizzazione dei clienti, per fornire loro le conoscenze adeguate per distinguere un prodotto originale da uno pirata. Grazie agli sforzi profusi negli ultimi otto mesi, ora l’iniziativa è molto vicina alla realizzazione del suo obiettivo primario: ridurre, nello spazio di un triennio, la percentuale di software illegale presente sul territorio inglese dal 16,7% all’11,7%. A Microsoft manca giusto uno 0.7% per poter dichiarare raggiunto il target .
Dà risultati anche la politica Feet on the Street , attivata da anni dalla società. Una campagna con un approccio più diretto alla questione: la strategia prevede una vera e propria azione di indagine sul territorio, con lo scopo dichiarato di scoprire l’utilizzo non autorizzato di prodotti Microsoft (che sia Windows, Office o quant’altro) e modalità di licenza irregolari da parte di utenti con esigenze aziendali, negozianti e distributori. L’individuazione di un reo può condurre ad una conversazione informale con l’azienda, per discutere delle attuali modalità di utilizzo del software in relazione alle condizioni di licenza previste.
Secondo Alexander, grazie all’iniziativa Microsoft ha finora individuato molti utenti di software illegale, con il coinvolgimento di ben 5.000 copie di software senza licenza . Il numero di soggetti si riduce, dice Alexander, ma le dimensioni dei traffici e il numero di copie contraffatte individuate aumenta esponenzialmente. Le dichiarazioni non entrano nello specifico citando nomi o catene di distribuzione. In molti dei casi individuati, l’azienda è ancora impegnata nel tentativo di convincere i responsabili di rendere il proprio software legale. Molti si rifiutano di cooperare, mentre alcuni utenti si mostrano sorpresi quando vengono contattati da Microsoft: “In un caso abbiamo avvertito una ditta del fatto che aveva inconsapevolmente acquistato software contraffatto per un prezzo superiore a quello di listino”, dichiara la responsabile.
Dopo aver comunicato i successi sul fronte anti-piracy, Alexander confessa le proprie preoccupazioni riguardo l’imminente lancio di Windows Vista . La commercializzazione del nuovo sistemone operativo di casa Microsoft pone un bel po’ di problemi all’unità anti-contraffazione alle sue dipendenze, visto che i distributori non potranno più vendere nuove copie con licenza di XP. “Ci aspettiamo un flusso consistente di XP contraffatti verso il mercato per allora” dice, “Questo è il problema che ci troveremo ad affrontare per i prossimi otto mesi”.
Alfonso Maruccia
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Ma...........
A mio modestissimo giudizio la rete non cambia le cose sopratutto in Italia , ogniuno fa quello che piu' aggrada in barba alla rete od alla critica del paese.Diciamo che qualcuno si accorge di quello che sta' accadendo (come del resto prima) , ma l'alto analfabetismo tecnologico fa si che internet (quello almeno che serve di questo "Mondo") sia di pochi.In altro parole nel nostro paese conta ancora moltissimo la tv, i giornali e la radio per influenzare l'opinione pubblica.Per fare un esempio (stupido se vogliamo) se Grillo le scrive le cose poi i fatti non cambiano di una virgola.......picchiatelloRe: Ma...........
...> Per fare un esempio (stupido se vogliamo) se> Grillo le scrive le cose poi i fatti non cambiano> di una> virgola.......per certi versi e' vero, per altri no. certe iniziative, come difendere quelli denunciati da sky per la trasmissione delle partite, o aiutare ricercatori scientifici e altre cose le ha potute fare grazie all'appoggio del blog e alle sottoscrizioni sempre sul blog.Quindi il blog gli ha permesso di aiutare persone e sostenere cause che reputava, lui ed i frequentatori del blog, importanti. Certo che anche in internet ci deve essere qualcuno che oltre ad un post lasci anche la disponibilita' fisica o di denaro per poter fare qualcosa.AnonimoRe: Ma...........
- Scritto da: > Quindi il blog gli ha permesso di aiutare persone> e sostenere cause che reputava, lui ed i> frequentatori del blog, importanti. Certo che> anche in internet ci deve essere qualcuno che> oltre ad un post lasci anche la disponibilita'> fisica o di denaro per poter fare> qualcosa.Se le stesse cose non le avesse ripetute durante i suoi spettacoli nei palazzetti pensi che avrebbero avuto la stessa diffusione/portata?StephanRe: Ma...........
- Scritto da: > per certi versi e' vero, per altri no. certe> iniziative, come difendere quelli denunciati da> sky per la trasmissione delle partite, o aiutare> ricercatori scientifici e altre cose le ha potute> fare grazie all'appoggio del blog e alle> sottoscrizioni sempre sul> blog.> Quindi il blog gli ha permesso di aiutare persone> e sostenere cause che reputava, lui ed i> frequentatori del blog, importanti. Certo che> anche in internet ci deve essere qualcuno che> oltre ad un post lasci anche la disponibilita'> fisica o di denaro per poter fare> qualcosa.Certamente hai detto cose giuste, ma queste sono "riduttive" nel senso che in parte "internet" (o parte di essa) si e' sostituita a quella che una volta era la cortesia del vicinato per cui ora uno che ha un problema puo' trovare nella rete persone in grado di aiutarlo nonostante la distanza.Cosa del resto che faceva egregiamente tra i vari dottorati di ricerca all'inizio.Quello che "contestavo" nell'articolo e che internet non smuove l'opinione pubblica ; i gionali-testate online sono brutte copie di quelle cartacee.....i video sono ricopiati dalle televizioni pubbliche e private ,i blog oltre che ad essere piccoli senza risorse sono settoriali e frequentati da pochissime persone.Il passaparola c'era anche prima certamente piu' lento od arcaico, ma non vedo questo balzo in avanti.Parlamentari in rete solo quando c'e' da prendere i voti ( destra o sinistra in questo caso poco importa) e poi dobbiamo chiedere a "Chi l'ha visto ?" .picchiatelloRe: Ma...........
- Scritto da: picchiatello> Per fare un esempio (stupido se vogliamo) se> Grillo le scrive le cose poi i fatti non cambiano> di una> virgola.......non credo proprio.tra associazioni di consumatori, grillo-clubs in giro per l'italia e altre associazioni che si sono formate in occasione, ad esempio, del rischio di sfacelo della costituzione (non che ora non ci siano altri e se vogliamo più gravi pericoli) e così via, io percepisco che oltre alla solita marmaglia, c'è in giro gente che si associa, che reagisce, che si muove, che qualcosa ottiene, che non molla.Magari poi il tutto SFOCIA nella tv... ma almeno parte e arriva. Prima solo i professionisti si muovevanooggi quantomeno una notizia rifiutata da un giornale, da qualche parte esiste ancora.volendo potresti fare puntate di telegiornale TUE su youtube per tutte le news che ti rifiutano gli altriAnonimoRe: Ma...........
> > volendo potresti fare puntate di telegiornale < > TUE su youtube per tutte le news che ti> rifiutano gli altriSempre che Google te lo permetta, e non é affatto sicuro, sai.Internet si sta "normalizzando" per usare un brutto termine. Ancora pochi anni e sarà l'ennesimo strumento nelle mani di pochi.AnonimoRe: Ma...........
- Scritto da: .> > non credo proprio.> tra associazioni di consumatori, grillo-clubs in> giro per l'italia e altre associazioni che si> sono formate in occasione, ad esempio, del> rischio di sfacelo della costituzione (non che> ora non ci siano altri e se vogliamo più gravi> pericoli) e così via, io percepisco che oltre> alla solita marmaglia, c'è in giro gente che si> associa, che reagisce, che si muove, che qualcosa> ottiene, che non> molla.> > Magari poi il tutto SFOCIA nella tv... ma almeno> parte e arriva. Prima solo i professionisti si> muovevano> > oggi quantomeno una notizia rifiutata da un> giornale, da qualche parte esiste> ancora.> > volendo potresti fare puntate di telegiornale TUE> su youtube per tutte le news che ti rifiutano gli> altriPersonalmente trovo che le associazioni di consumatori si facciano carico delle battaglie solo quando c'e' odore di soldi pubblici o privati da "scroccare" non e' un termine giusto ma puo' calzare.Non vedo poi quali battaglie le associazioni consumatori abbiano vinto in Italia..........sono un po' come i sindacalisti......mi consenta.....Un notizia rifiutata da un giornale non e' una notizia punto e basta per dare notizie devi essere iscritto all'albo dei giornalisti o comunque pagare le tasse di registrazione per emetterla, le altre sono voci vere forse ma voci, gradirei piu' che altro che le tasse che pago e che finanziano i giornali o le tv fossero usati meglio non vedo perche' dovrei sostituirmi per fare il lavoro di un'altro che prende uno stipendio.Youtube sta cambiando proprio in queste ore e non e' detto che se pubblichi certi filmati non ti ritrovi con una denuncia da trenta avvocati....picchiatelloRe: Ma...........
> A mio modestissimo giudizio la rete non cambia le> cose sopratutto in Italia , ogniuno fa quello che> piu' aggrada in barba alla rete od alla critica> del> paese.> Diciamo che qualcuno si accorge di quello che> sta' accadendo (come del resto prima) , ma l'alto> analfabetismo tecnologico fa si che internet> (quello almeno che serve di questo "Mondo") sia> di> pochi.> In altro parole nel nostro paese conta ancora> moltissimo la tv, i giornali e la radio per> influenzare l'opinione> pubblica.> Per fare un esempio (stupido se vogliamo) se> Grillo le scrive le cose poi i fatti non cambiano> di una> virgola.......Concordo in toto.reXistenZIl decreto urbani è passato 2 anni fa
eppure il malessere degli utenti della rete non ha cambiato le cose, proprio come avvenne con la legge sull'editoria.Insomma il popolo della Rete è un popolo di Serie B, un popolo che attualmente accetta che gli si venga loggato tutto (vedi decreto pisani), cosa che il popolo del "mondo Reale", di Serie A, non accetterebbe mai (l'analogo dei log sarebbe un chip impiantato su per il (_!_)).AnonimoRe: Il decreto urbani è passato 2 anni f
- Scritto da: > eppure il malessere degli utenti della rete non> ha cambiato le cose, proprio come avvenne con la> legge> sull'editoria.> Insomma il popolo della Rete è un popolo di Serie> B, un popolo che attualmente accetta che gli si> venga loggato tutto (vedi decreto pisani), cosa> che il popolo del "mondo Reale", di Serie A, non> accetterebbe mai (l'analogo dei log sarebbe un> chip impiantato su per il> (_!_)).non hai torto nemmeno tu... :(AnonimoRe: Il decreto urbani è passato 2 anni f
- Scritto da: > eppure il malessere degli utenti della rete non> ha cambiato le cose, proprio come avvenne con la> legge> sull'editoria.> Insomma il popolo della Rete è un popolo di Serie> B, un popolo che attualmente accetta che gli si> venga loggato tutto (vedi decreto pisani), cosa> che il popolo del "mondo Reale", di Serie A, non> accetterebbe mai Purtroppo il popolo del mondo reale sta accettando qualsiasi cosa: la perdita drammatica di diritti civili, in atto in quelle che dovrebbero essere le democrazie più consolidate del pianeta, lo dimostra. Credo che il problema sia quello di un sistema politico che ormai è talmente dipendente economicamente dagli interessi di corporation e gruppi di potere (economico e/o mafioso), da non poter più legiferare a favore della base numericamente necessaria dei propri elettori.Se possibile, tra pochi anni il diritto di voto verrà limitato, manipolato e sfilato dalla massa dei cittadini (di vario interesse e orientamento) e rimesso interamente nelle mani di questo sistema distorto. Questo purtroppo non pare cambiare molto se uno crede in uno schieramento democratico o repubblicano, di centro destra o centro sinistra... Ci vorrebbero scossoni importati da movimenti di pensiero che nascano in paesi che cercano di migliorarsi. Per questo non mi stupisco se ogni volta si demonizza lo straniero, o le nazioni con una cultura diversa, mentre condivido la voglia di rinnovare e contrapporre una cultura nazionale soffocata nel pigro modello di consumatore lobotomizzato.Ok, rileggendomi sembro un pazzo: oggi va così! :DAnonimoHai ragione!
La rete ha cambiato moltissimo il mondo in cui viviamo, fino al punto che persone con limitatissime abilità tecniche ed ancor minori abilità cognitive, hanno trovato un luogo in cui poter scrivere su tutto.E allora viva la rete che ha donato agli ultimi tanto protagonismo e abbasso le scritture sulla pietra che secoli fa' ci predissero questo fenomenale avvenire.AnonimoRe: Hai ragione!
- Scritto da: > La rete ha cambiato moltissimo il mondo in cui> viviamo, fino al punto che persone con> limitatissime abilità tecniche ed ancor minori> abilità cognitive, hanno trovato un luogo in cui> poter scrivere su> tutto.tu ce ne dai infatti dimostrazione.comunque questo poteva accadere anche prima: e come prima, sta a te selezionare le tue fonti di lettura. Non credo che vedrai citare cazzate oppure "gente con limitate capacità tecniche o cognitive" , da Mante. Oppure forse non saranno capacità da te valutate interessanti.Del resto basta che tuo figlio ti metta in piedi un blog... ma sta a TE metterci dentro qualcosa in cui sei competente o qualcosa di interessante o utile o che comunque non è privo di interesse per altri.Alcuni hanno blog totalmente "da cazzeggio"altri hanno deti tag ben precisi per separare il cazzeggio dalle cose più serie... altri fanno solo informazione.altri fanno solo "serio opinionismo" basandosi su propria cultura, esperienza, competenza.Non sempre su materie nelle quali questa competenza, cultura ed esperienza si sono formate.Del resto in questo modo si arriva alla classica libertà di parola negata :) Alcuni negano senza problemi la libertà di parola a chi non sa di che sta parlando.Io preferisco esercitare il mio diritto di non-ascolto , in quei casi.Anonimoa me le ha cambiate in peggio
come vorrei essere dello stesso parere del sig Mantellini, ma purtroppo ritengo che comunque abbiamo ancora troppo poco potere, in compenso sappiamo più cose, che però fanno innervosire di più:tutte le magagne dei politici (destra, sinistra, indifferente)tutte le magagne dietro gli attentatitutte le magagne sul signoraggiotutte le magagne sui servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti al cittadinoe noi che potere abbiamo di cambiare le cose se già nelle ultime elezioni ci hanno propinato in alcune regioni un sistema di votazione elettronica di dubbia utilità? (quando già del sistema manuale non che mi fidassi molto)e nella vita di ogni giorno, mi sovvengono, dopo ogni situazione negativa anche secondaria, i motivi/cause che hanno portato al che si realizzasse..e rosico.. però non riesco più a mettermi le fette di prosciutto agli occhi per tentare di vivere felice.. anche se nel frattempo mi sembra che molta gente, non internauta, sia come gli abitanti del paesino di quel film, IT, dove sotto sotto tutti sapevano del mostro, che da generazioni faceva sparire i bambini.. tutti sapevano ma nessuno faceva nulla.. ah!scusate l'ot :xAnonimomolta consapevolezza e poche palle
- Scritto da: > e noi che potere abbiamo di cambiare le cose se> già nelle ultime elezioni ci hanno propinato in> alcune regioni un sistema di votazione> elettronica di dubbia utilità?iniziamo a dire che questa motivazione che dai, per giustificare la presunta impossibilità di "fare qualcosa" è una grande cazzata.VUOI fare qualcosa?I mezzi sono gli stessi di prima.Anzi, ne hai alcuni di più, piccoli, ma presenti.Se vuoi esporti in prima persona non hai che da farlo. Io so bene che i politici che ci sono non mi stanno bene, ma persino nel mio COMUNE, io NON MI SONO CANDIDATO per fare il sindaco. Sembrerà una cazzata, ma ogni volta che ci sono le elezioni io mi lamento perchè non ci sono alternative: fanno schifo a destra, fanno schifo a sinistra, anzi quasi non si capisce dove siano destra e sinistra... e poi li conosco, sia in uno schieramento che - quando sono fortunato e c'è - nell'altro, ci sono persone a cui non darei in mano da tenere la bicicletta 3 minuti.Sono imbroglioni nel loro mestiere in un modo che in paese si vede bene ma - come in tanti altri casi - non si può dimostrare o non trovi gente che ti aiuta. Oppure sono interessati e opportunisti, sono violenti, sono razzisti... Magari sono convincenti, magari hanno proteste da fare che io condivido.Ma raramente la prima cosa che fanno quando vanno al potere è risolvere il problema in questione... passa sempre in primo piano l'interesse personale, il soldo, e spesso la visione politica violenta, qualunque essa sia. Eppure io non mi sono candidato, non mi sono nemmeno informato per capire cosa devo fare.Ecco che, vedi, si POTREBBE fare qualcosa.> però non riesco più a mettermi le fette di> prosciutto agli occhi per tentare di vivere> felice...e meno male :)>anche se nel frattempo mi sembra che> molta gente, non internauta, sia come gli> abitanti del paesino di quel film, IT, dove sotto> sotto tutti sapevano del mostro, che da> generazioni faceva sparire i bambini.. tutti> sapevano ma nessuno faceva nulla..> > ah!> > scusate l'ot :xnon è tanto OT, no no.ma come in IT, qualcuno che fa qualcosa arriva. QUel che c'è da dirsi è: come l'ha fatto lui, così ogni giorno possiamo fare tutti noiTi capisco, però. Non mi sento migliore di te. Semplicemente mi do tranquillamente tutta la colpa.AnonimoSempre lo stesso disco
Per carità, sono d'accordo con mante, però 'caputtana, cambia anche un po' argomento, abbiamo capito che hai a cuore un mondo fatto di informazione non gerarchizzata ma da pari a pari.Ripetere sempre le stesse cose alle medesime persone assume l'aria di uno sfogo piuttosto che di un reale desiderio di migliorare il futuro.avvelenatomusica fatta di note, più che altro
- Scritto da: avvelenato> Per carità, sono d'accordo con mante, però> 'caputtana, cambia anche un po' argomento,> abbiamo capito che hai a cuore un mondo fatto di> informazione non gerarchizzata ma da pari a> pari.> Ripetere sempre le stesse cose alle medesime> persone assume l'aria di uno sfogo piuttosto che> di un reale desiderio di migliorare il> futuro.io credo che tu a parte generalizzare l'argomento non lo consideri nella sua specificitàquesta news chiarifica un "prendere atto di". Non è quasi nemmeno una proposta... sono considerazioni. Mante è un opinionista di PI, per come la vedo io.tra 20 anni potremmo raccogliere tutti i suoi interventi - solo i suoi - e fare un riassunto di cosa è successo ad internet e al mondo della comunicazione online, tutto questo con una visione abbastanza disincantata ma non per questo disinnamorata del mezzo.AnonimoRe: musica fatta di note, più che altro
- Scritto da: > > - Scritto da: avvelenato> > Per carità, sono d'accordo con mante, però> > 'caputtana, cambia anche un po' argomento,> > abbiamo capito che hai a cuore un mondo fatto di> > informazione non gerarchizzata ma da pari a> > pari.> > Ripetere sempre le stesse cose alle medesime> > persone assume l'aria di uno sfogo piuttosto che> > di un reale desiderio di migliorare il> > futuro.> > io credo che tu a parte generalizzare l'argomento> non lo consideri nella sua> specificità> > questa news chiarifica un "prendere atto di". Non> è quasi nemmeno una proposta... sono> considerazioni. Mante è un opinionista di PI, per> come la vedo> io.> Sì, ma io è da 2 anni che leggo di mante che bisognerebbe prendere atto di questo e di quello.L'ho capito che è entusiasta del mondo che verrà; ciò che voglio dire è che ripeterlo ad ogni minima caccavella che succede 1) non informa nessuno2) può scocciare3) rischia di inflazionare il messaggio, e questo è grave, porterebbe addirittura ad un effetto opposto.> tra 20 anni potremmo raccogliere tutti i suoi> interventi - solo i suoi - e fare un riassunto di> cosa è successo ad internet e al mondo della> comunicazione online, tutto questo con una> visione abbastanza disincantata ma non per questo> disinnamorata del> mezzo.> Alla faccia del riassunto, 20 anni di post per dire praticamente la stessa cosa che è riuscito a dire (bene, non lo nego) in uno! :)avvelenatoattento Mantellini
"La norma incriminata è stata così per ora, almeno temporaneamente, cancellata."Temporaneamente è la parola chiave. La storia non è ancora finita.Ovviamente nulla toglie al tuo discorso, ma la questione citata, che interessa molto anche a me come immagino a tanti altri, non si può certo dire conclusa.reXistenZI media dovrebbero pagare i bloggers
Il diritto d'autore... i politici fanno gli interessi delle aziende e la fanno pagare a chi osa citare un "megafono aziendale" (giornalista, scrittore, scribacchino in genere) che scrive o blatera su un qualsiasi media finanziato da una azienda.Poscia ridicolo che 'sta gente usi internet come fonte per poi rivendere le loro caccole al grosso pubblico. Allora chi copia chi???Una cosa è certa: dal 2000 sono privo di televisione, e la mia vita è migliorata da allora. Chissà se è una coincidenza.Anonimo...in peggio
L'informazione su internet non ha consistenza, non è credibile. E' un esercizio di comunicazione, non comunicazione vera e propria.So che avete già voglia di partire con gli insulti ma leggete un altro po'.Il fatto che non ci siano prove della pubblicazione di un articolo (può essere cambiato o cancellato in qualunque momento) lo rende lo strumento migliore per attuare il revisionismo. Non rimane nulla di tangibile o reale nè un foglio, nè una foto, solo bit, incredibilmente riproducibili ma soltanto bit.Non ti da la responsabilità morale di quello che scrivi (la maggior parte dei post di risposta sono anonimi).Basta prendere il controllo di un motore di ricerca o di un sistema operativo (uno a caso) che hanno margini di penetrazione simili a quelli del regime comunista (con percentuali bulgare) per far sparire l'informazione dalla rete (anche se è pubblicata non puoi trovarla). Se intercetti il DNS la rendi addirittura irraggiungibile.La distribuzione è polverizzata perchè credendo di gridare verità al mondo in realtà si parla al vento: è impossibile impostare un dibattito, in quanto chi ti risponde lo fa da partigiano attraverso prese di posizione ed insulti, senza nemmeno uno straccio di motivazione logica a supporto delle proprie tesi (lo so, non sempre è così ma finisce in questo modo nella maggior parte dei casi).Sembra un meccanismo che gira a vuoto: nessuno è in grado di emergere e solo quelli che, comunque, vengono da altri media riescono ad avere un po' di risonanza.A me dispiace perchè vedo le potenzialità incredibili di questo strumento ma ho paura che succeda la stessa cosa che è successa a Nobel: quando inventò la dinamite non immaginava o non voleva credere che sarebbe stata utilizzata per scopi bellici. Ciò lo depresse tanto che dovette inventare un premio per promuovere la fratellanza fra le persone. Internet è dinamite .Si dovrebbe sviluppare una coscienza per impedire che possa nascere un problema di questo tipo prima che sia tardi. Quando coloro che detengono il potere capiranno questi meccanismi non ci sarà più niente da fare, meglio stroncare sul nascere questo pericolo.Non so quanti risponderanno a questo post e come lo faranno. Mettiamo alla prova quello che ho scritto...djnaroRe: ...in peggio
- Scritto da: djnaro> L'informazione su internet non ha consistenza,> non è credibile. E' un esercizio di> comunicazione, non comunicazione vera e> propria.Dire "l'informazione su internet" è una meta-comunicazione priva di senso, dal momento che internet è l'unico media che permette tutti i livelli di comunicazione: scritta, visiva, uditiva.> Il fatto che non ci siano prove della> pubblicazione di un articolo (può essere cambiato> o cancellato in qualunque momento) lo rende lo> strumento migliore per attuare il revisionismo.In realtà è meglio questo rispetto a libri cartacei dove non hai nessun confronto su ciò che leggi, e dove i riferimenti li puoi andare a cercare solo in qualche biblioteca (se li trovi, e se li possiede, etc.). Inoltre il fatto che non possa esistere un unico "revisionismo", garantisce comunque una molteplicità di informazione persistente.> Non rimane nulla di tangibile o reale nè un> foglio, nè una foto, solo bit, incredibilmente> riproducibili ma soltanto> bit.E' la molteplicità a fare da garante, in questo caso. Il XX secolo ha dimostrato molto bene i danni della propaganda univoca, ha spinto i tedeschi ed addirittura gli italiani a fare guerre a tutti. Eppure era tutto molto tangibile, visto che i bit manco esistevano.> Non ti da la responsabilità morale di quello che> scrivi (la maggior parte dei post di risposta> sono> anonimi).Quindi per "comunicazione" ti riferisci unicamente alle discussioni fra le persone, non ai blog o altri luoghi dove i "post" sono firmati eccome.Inoltre sarebbe da approfondire il concetto di "responsabilità morale", dal momento che le bugie più grosse normalmente sono perpetrate direttamente dai politici in televisione.(anche> se è pubblicata non puoi trovarla). Se intercetti> il DNS la rendi addirittura> irraggiungibile.Anche in questo caso, e fino a future rivoluzioni, il controllo su dns e sistemi operativi non è, e non può, essere univoco. La Cina non ha controllo su palladium, quindi sta sviluppando processori suoi. Forse fra qualche anno anche l'India farà lo stesso, se non la Corea o il Giappone. > vento: è impossibile impostare un dibattito, in> quanto chi ti risponde lo fa da partigiano> attraverso prese di posizione ed insulti, senza> nemmeno uno straccio di motivazione logica a> supporto delle proprie tesi (lo so, non sempre è> così ma finisce in questo modo nella maggior> parte dei> casi).Con gli altri media non hai nemmeno la possibilità di rispondere, il che è un grandissimo passo avanti. O un passo indietro, se stai dalla parte di chi vuole controllare le masse. > Sembra un meccanismo che gira a vuoto: nessuno è> in grado di emergere e solo quelli che, Il che francamente è un bene. E' necessario che qualcuno emerga? Solo se siamo in una logica di business, di guadagno, la quale fotte alla base il concetto di informazione libera (l'informazione la dai solo se rende; dai solo informazioni che rendano; tutto ciò che scrivi deve rendere).Ovviamente il fatto che TU debba guadagnare implica che altri debbano rimetterci, e quindi ci sarà scontro di informazione. Permettendo quindi una qualche forma di pluralismo, anche se malato. Togliendo la logica di business, togliamo la necessità di emergere, permettendo all'informazione di essere libera.> A me dispiace perchè vedo le potenzialità> incredibili di questo strumento ma ho paura che> succeda la stessa cosa che è successa a Nobel:L'informazione non è certo qualcosa di nuovo, quelli che dobbiamo temere hanno imparato un secolo fa a gestirla. E' la gente che non l'ha imparato, anche per questo vedi le decine di risposte cretine nei forum. E mai gli verrà insegnato, ovviamente.In realtà l'incredibile potenzialità di questo strumento consiste nel fatto che per la prima volta nella storia la gente, intesa come massa, può fare paura a chi la governa.Questo è il vero motivo della censura, del divieto di citare gli altri media, dell'obbligo di depositare copia, nelle biblioteche, dei siti web, del divieto di "fare i giornalisti" a chi non è iscritto all'ordine, e di tutti i maledetti bavagli che ancora inventeranno.P.S.: a proposito di anonimato, il mio nome e cognome non li scrivo, ma comunque il mio indirizzo IP viene registrato.AnonimoRe: ...in peggio
Premetto: Internet è fantastica e vorrei solo che riuscisse a mantenere la "purezza" che ha adesso. Come possiamo proteggerla dagli interventi a gamba tesa dei legislatori più o meno corrotti?Come possiamo disarmare quegli atteggiamenti distruttivi che possono diventare la scusa per imbrigliare l'informazione che viaggia in rete?La sfida che deve reggere la società dell'IT è come rallentare o fermare del tutto il degrado inevitabile che arriva con ogni nuovo strumento di comunicazione (quello che diciamo adesso di Internet è stato detto per ogni nuovo mezzo di comunicazione appena inventato).> Dire "l'informazione su internet" è una> meta-comunicazione priva di senso, dal momento> che internet è l'unico media che permette tutti i> livelli di comunicazione: scritta, visiva,> uditiva.Intendevo proprio nel senso ampio del termine.Ho paura che una convergenza totale possa minare il pluralismo.L'automobile è ottima per spostarsi ed ha dato l'impulso all'economia però non può sostituire completamente i treni, gli aerei, le navi, i canotti, le navi spaziali ecc.L'accentramento in server delle informazioni permette di controllarne facilmente l'erogazione. Giornali, televisioni, libri, memorie di massa ecc. DEVONO continuare ad esistere parallelamente. Altrimenti basta una pulsazione elettromagnetica a distruggere il sapere.> Inoltre il fatto che non> possa esistere un unico "revisionismo",> garantisce comunque una molteplicità di> informazione> persistente.metà dei miei bookmarks di un paio di anni fa rimanda a siti che non esistono più. L'informazione non è più persistente e tantomeno molteplice (sono rimasti solo i bookmarks dei siti dei grandi gruppi) > E' la molteplicità a fare da garante, in questo> caso. Il XX secolo ha dimostrato molto bene i> danni della propaganda univoca, ha spinto i> tedeschi ed addirittura gli italiani a fare> guerre a tutti. Eppure era tutto molto tangibile,> visto che i bit manco> esistevano.Perchè, scusa, nonostante Internet ne sappiamo di più sulle torri gemelle? ne sappiamo di più su Ustica? Siamo venuti a capo di enigmi importanti?Il segnale rischia di venire coperto dal rumore di fondo.L'email è spaventosamente comoda ma ho dovuto chiudere una casella perchè lo spam mi faceva perdere i messaggi.> Anche in questo caso, e fino a future> rivoluzioni, il controllo su dns e sistemi> operativi non è, e non può, essere univoco. Lo stato italiano ha bloccato gli accessi ai siti di gioco d'azzardo esteri (quando poteva limitarsi ad una schermata di avviso).La telecom ascolta...Google e Yahoo bloccano le ricerche non autorizzate ai cinesi.Dovremmo fermarli prima che peggiori la situazione altrimenti Internet diverrà una trappola> Il che francamente è un bene. E' necessario che> qualcuno emerga? Dicevano lo stesso col comunismo e sappiamo come è finita...Perchè si deve sempre andare da un'eccesso all'altro? o esaltazione assoluta del singolo o massificazione e annullamento della personalità> Solo se siamo in una logica di> business, di guadagno, la quale fotte alla base> il concetto di informazione libera> (l'informazione la dai solo se rende; dai solo> informazioni che rendano; tutto ciò che scrivi> deve> rendere).Questa è la mentalità di oggi ma dobbiamo riuscire a traghettare la società fuori da questo tunnel > In realtà l'incredibile potenzialità di questo> strumento consiste nel fatto che per la prima> volta nella storia la gente, intesa come massa,> può fare paura a chi la> governa.Ho paura che diventi un'arma a doppio taglio> P.S.: a proposito di anonimato, il mio nome e> cognome non li scrivo, ma comunque il mio> indirizzo IP viene> registrato.Se dico che mi sono risposto da solo come fa la gente a smentirmi?djnaroRe: ...in peggio
ehm, veramente è grazie ad internet che ho potuto approfondire sulla questione 11 settembre, roba che i media classici non dicono, solo ora in vista delle prossime elezioni in america qualcuno si sta svegliando e iniziano ad accusarsi per qualcosa.. quisquilie ancora.. e solo da pochi mesi in italia alcune trasmissioni hanno curato l'argomento, vedi matrix su canale 5AnonimoRe: ...in peggio
> Come possiamo proteggerla dagli interventi a> gamba tesa dei legislatori più o meno> corrotti?In nessun modo. Intanto perché questi legislatori non possiamo manco sceglierli (noi votiamo un partito, e questi fa sedere chi pare a lui). Ed inoltre perché i grossi interessi di pochi prevalgono sempre sui piccoli interessi dei tanti. > Come possiamo disarmare quegli atteggiamenti> distruttivi che possono diventare la scusa per> imbrigliare l'informazione che viaggia in> rete?A questo è facile rispondere: non facendoci prendere per il didietro, da quando andiamo a fare la spesa a quando votiamo, a quando leggiamo e scriviamo. Parzialmente questo risponderebbe anche alla domanda più sopra, ma tant'è. > come rallentare o fermare del tutto il degrado> inevitabile che arriva con ogni nuovo strumentoIl degrado non è nello strumento, ma in chi lo usa. La TV nelle mani dei politicanti di oggi fa schifo, ma negli anni '60 fece cose tipo "Non è mai troppo tardi", che contribuì ad alfabetizzare la popolazione. Internet siamo anche noi a "farla". Quindi la domanda diventa: "come facciamo a fermare o rallentare il degrado di noi stessi?" > Giornali, televisioni, libri, memorie di massa> ecc. DEVONO continuare ad esistere> parallelamente. Altrimenti basta una pulsazione> elettromagnetica a distruggere il> sapere.Su questo sono perfettamente d'accordo. Anche perché l'informazione, nelle macchine, deve essere tenuta "viva". Oggi possiamo leggere roba di 500 anni fa, poiché è fissata su carta e conservata da qualche parte. Fra 500 anni non credo che funzioneranno molti link disponibili oggi :-) > Perchè, scusa, nonostante Internet ne sappiamo di> più sulle torri gemelle? ne sappiamo di più su> Ustica? Siamo venuti a capo di enigmi> importanti?Gli "enigmi importanti" sono coperti dai segreti di stato dei politicanti e dagli interessi di chi se li compra, mica da altro.E cmq la risposta è sì, ne sappiamo tanto di più. > Lo stato italiano ha bloccato gli accessi ai siti> di gioco d'azzardo esteri (quando poteva> limitarsi ad una schermata di> avviso).Che c'entra con l'informazione... se è per questo i politicanti sono stati tutti d'accordo nel bloccare il servizio de "Le Iene" che avrebbe mostrato quanto sono fatti. Brutta cosa, per l'informazione, avere padroni. > La telecom ascolta...... e saremo anche tutti perfettamente profilati grazie ai chip RFID, quando dovremo barcamenarci per riuscire a mangiare tutti i giorni coi soldi delle pensioni che non avremo. > Dovremmo fermarli prima che peggiori la> situazione altrimenti Internet diverrà una> trappolaInternet è l'unico modo, oggi, per uscire dalla trappola. E per fermarli occorre che tanta gente sia d'accordo nel farlo, e poi lo faccia.Come? Scegliendo cosa acquistare, fondamentalmente. Sarebbe già un primo passo. > > Il che francamente è un bene. E' necessario che> > qualcuno emerga? > > Dicevano lo stesso col comunismo e sappiamo come> è> finita...Il comunismo non c'entra, anche perché se ascoltiamo i comunisti pare che il vero comunismo non sia mai stato applicato (e anche questo lo si può apprendere su internet).Io ho parlato di logica di business e tu hai risposto col comunismo. Sono schemi vecchi e logori, entrambi fallimentari in senso globale.A meno che non si voglia considerare un successo il fatto che "noi" civilizzati mangiamo l'80% delle risorse del pianeta in uno sviluppo insostenibile (vedi, sempre su internet, il rapporto fra quanto cibo può produrre il suolo terrestre ed il fabbisogno alimentare della popolazione umana in crescita); ed il fatto che dovremo continuare ad ammazzare (o fare ammazzare) i poveracci del terzo mondo che pure vorrebbero avere il diritto di tenere la pancia piena tutti i giorni. > Perchè si deve sempre andare da un'eccesso> all'altro? o esaltazione assoluta del singolo o> massificazione e annullamento della> personalitàAh non lo so, il comunismo l'hai tirato fuori tu. Io dico che tutti i giorni leggo articoli firmati da persone di cui ho imparato a conoscere i nomi, li rispetto e ringrazio per quello che fanno. A volte mi permetto anche di commentarli, e leggo -non sempre con piacere- gli altri che commentano.Dove sono le "personalità annullate"? Solo nelle aziende, se ci pensi. Dove c'è un padrone che paga perché la gente faccia quello che dice lui e se non gli va bene può andare altrove.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 23 10 2006
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