Anche i Big Mac avranno un tocco di IA. Non ci credete? Ebbene, proprio mentre Google presenta Gemini, la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale sviluppata dalla Grande G, McDonald’s ha annunciato una collaborazione con Google per implementare l’IA generativa in migliaia di negozi a partire dal 2024, dando il via alla prossima era del fast food, rivoluzionando la ristorazione con metodi inediti per ottimizzare le operazioni. Una delle prime conseguenze? “Cibo più caldo e più fresco per i clienti”!
McDonald’s e Google preparano l’IA per il fast food
Secondo quanto affermato dalla “Grande M” in queste ore in un comunicato stampa ufficiale, dal prossimo anno i punti vendita McDonald’s inizieranno un processo di aggiornamento hardware e software per adeguarsi a questo sistema all’avanguardia fornito da Google Cloud. Inclusi in questo lungo percorso di update su update saranno anche i chioschi per gli ordini e l’app mobile dell’azienda. Anche per questi strumenti l’IA generativa sarà cruciale, in quanto potrà analizzare enormi quantità di dati e facilitare l’esperienza sia allo staff, sia al pubblico.
McDonald’s non specifica come verrà utilizzata l’intelligenza artificiale, ma ha già chiarito che queste soluzioni non avranno un impatto negativo sul personale umano, da intendersi come licenziamenti. Al contrario, il sistema dovrebbe “ridurre la complessità” delle attività e “incrementare esperienze positive ed entusiasmanti per personale e clienti”.
Thomas Kurian, CEO di Google Cloud, ha concluso: “Attraverso questa partnership ad ampio raggio, Google Cloud aiuterà McDonald’s a cogliere nuove opportunità per trasformare il proprio business e le esperienze dei clienti, fornendo ai ristoranti di tutto il mondo le tecnologie più recenti per un impatto a breve termine. Abbinare il marchio iconico, le dimensioni e la scala di McDonald’s con la profonda storia di Google Cloud nell’intelligenza artificiale e nell’innovazione tecnologica ridefinirà il modo in cui funziona questo settore e ciò che le persone si aspettano quando cenano fuori”.