L’impatto delle IA sul mondo del lavoro è ancora in discussione e sempre più esperti, datori di lavoro e ricercatori cercano di trovare una risposta ai quesiti dei cittadini, che ora più che mai temono l’intelligenza artificiale in ogni sua forma. Recentemente, in particolare, la Writers Guild of America a Hollywood sta sollevando un polverone con uno sciopero epocale, il primo in 15 anni, i cui punti fondamentali riguardano l’impatto dei servizi di streaming e delle IA sull’industria cinematografica, chiedendo una maggiore voce in capitolo sull’utilizzo degli strumenti avanzati nel settore.
Le IA fanno paura a Hollywood
Per chi non lo sapesse, la Writers Guild of America è il sindacato che rappresenta gli scrittori di trasmissioni televisive, film, serie TV e altri contenuti da diffondere tramite i principali media internazionali. Il loro sciopero porta, effettivamente, all’arresto della produzione di molteplici show serali e altri contenuti, bloccando i colossi dell’industria cinematografica.
Le attuali richieste sono chiare: l’attuale traiettoria dell’IA generativa porta a inevitabili parallelismi con l’invasione dei servizi di streaming nel sistema di Hollywood, in quanto non ci sono certezze relative al futuro degli scrittori. I modelli di linguaggio, infatti, potrebbero sostituirli da un momento all’altro a seconda del volere delle società, in mancanza di leggi che lo impediscono.
Pertanto, la WGA vuole accelerare la determinazione di limiti per l’intelligenza artificiale, impedendo il dominio dell’automazione e promuovendo l’uso sotto il controllo degli scrittori stessi, affinché migliorino la produttività e la creatività, senza però colpire duramente gli umani lavorando al posto loro. A Hollywood si punta quindi a una serie di incontri affinché i creatori degli show risultino protetti, tutelati e non sovrastati dalle soluzioni IA. Ma sarà davvero questo ciò che la WGA otterrà in seguito a questo sciopero? Considerato l’interesse per le IA da parte dei giganti dell’industria, non mancano dubbi in merito.