Il cellulare che fa l'ecografia

Il cellulare che fa l'ecografia

La chiamano EMMA ed è una funzionalità pensata per le future mamme che vogliano irradiare i propri bambini persino prima della nascita
La chiamano EMMA ed è una funzionalità pensata per le future mamme che vogliano irradiare i propri bambini persino prima della nascita


Roma – Smartphone e cellulari multifunzione ormai non suscitano più meraviglia, sebbene molti spot continuino a parlare addirittura di “emozione”: più versatili di un coltellino svizzero, offrono funzionalità che fino a pochi anni fa non erano nemmeno concepibili. Dopo aver visto il telefono con l’etilometro , in attesa del telefonino che lava la macchina e quello che prepara un caffè degno del miglior bar, ecco arrivare un nuovo dispositivo le cui ambizioni già superano queste due funzionalità inverosimili, dispositivo che potrebbe essere realtà entro breve tempo.

Si tratta di EMMA, un “cellulare avanzato” che, negli intenti dell’ideatore sud-coreano Hyoung Won , dovrebbe consentire il monitoraggio “visivo” di un feto, durante il periodo della gravidanza, permettendo di catturare immagini, video e suoni (anche il battito cardiaco) attraverso un “trasduttore ad ultrasuoni”.

I dati ottenibili alimenterebbero automaticamente una sorta di “blog”, con la cronologia degli eventi registrati dall’apparecchio. Provocazione o progetto concreto? La notizia è in circolazione da alcuni giorni e sta facendo il giro del web.

Il progetto sembra serio, stando a quanto dichiarato dallo stesso Hyoung Won, che per tre anni ha lavorato come designer per Samsung Electronics e ora studia presso l’istituto di design della Umea University . C’è senz’altro molto scetticismo, sia attorno alla fattibilità tecnica del dispositivo, sia in relazione al reale interesse generato da un blog aggiornato costantemente con questo tipo di informazioni… ma certo non sembrerà così sconcertante a chi ha seguito The Trixie Update , la storicizzazione online di ogni attimo della vita di Trixie, una bimba nata quasi due anni fa. Come a dire: tutto è possibile.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
5 lug 2005
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