Il corpo umano trasmette a banda larga

Il corpo umano trasmette a banda larga

Lo sostiene NTT DoCoMo che parla di una nuova tecnologia, capace di trasformare il corpo in un emettitore di informazioni personali, con una infinità di possibili applicazioni. Dopo il wireless c'è il corpo umano
Lo sostiene NTT DoCoMo che parla di una nuova tecnologia, capace di trasformare il corpo in un emettitore di informazioni personali, con una infinità di possibili applicazioni. Dopo il wireless c'è il corpo umano


Roma – Mancano ancora molti dettagli ad un nuovo tassello tecnologico che appare tanto interessante quanto – al momento – poco definito, annunciato nelle scorse ore dal colosso del wireless giapponese NTT DoCoMo, secondo cui il corpo umano può trasformarsi in una interessante applicazione broad band.

Secondo quanto affermato dal portavoce di NTT DoCoMo Yo Takahashi la tecnologia su cui sta lavorando l’azienda si basa sulla naturale capacità del corpo umano di essere conduttore di impulsi elettrici. Questo consente, secondo NTT, di far passare attraverso il corpo informazioni associate a questi impulsi a velocità notevolissime, equiparabili a quelle di una connettività broad band.

La novità rispetto ad analoghi progetti di cui si è parlato in passato sarebbe la capacità di controllare in ogni dettaglio il passaggio di dati attraverso il corpo.

In questo quadro, evidentemente, si potrebbero utilizzare device mobili da tenere a contatto del corpo o comunque in collegamento con il corpo e capaci di “dialogare” con strumenti analoghi a disposizione di altre persone. In un caso del genere si potrebbero far passare informazioni da un device all’altro con una stretta di mano, nel giro di pochi istanti.

Ma le possibili applicazioni vanno ben oltre. Sarebbe per esempio possibile toccare la porta di un edificio “intelligente” per venire riconosciuti, autenticati e autorizzati ad entrare al suo interno. Allo stesso modo si potrebbe accedere a computer e altri device in ambienti ad alta sicurezza, laddove l’identificazione personale è necessaria per l’accesso, oppure essere riconosciuti in un negozio o presso un fornitore alimentare e via dicendo.

Ma come funziona? Takahashi ha sottolineato che al momento si tratta di una tecnologia che è in fase di sviluppo e non si può nemmeno sapere quando e se verrà commercializzata. Non se ne conosce il costo e nemmeno si conoscono i dettagli sull’utilizzo di questi “impulsi elettrici” e la loro “compatibilità” con il fisico sul lungo termine.

Sono d’altra parte numerosi gli interrogativi ai quali una tecnologia del genere se commercializzata dovrà rispondere, come quello relativo al rischio di fughe inavvertite di dati personali. Non rimane che attendere per capire se siamo dinanzi ad una piccola rivoluzione o ad un nuovo improbabile progetto basato sull’integrazione di nuove tecnologie e corpo umano.

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Pubblicato il
8 ott 2002
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