Stando alle voci di corridoio, anche il prossimo sistema operativo Microsoft includerà un proprio marketplace con software PC, gratis e non, incentrato su giochi, produttività e musica. Ma le prime immagini rubate del “Windows App Store”, spuntate ufficiosamente online, vanno comunque prese con le pinze.
Le schermate pubblicate recentemente dai blog USA e dal sito cinese CnBeta mostrano un marketplace Windows dal layout quantomeno sospetto, incredibilmente simile all’App Store Apple (e al Chrome Web Store…) a livello d’impostazione. Squadra vincente non si cambia neanche un po’?
Altra stranezza segnalata da molti: la funzione shopping dovrebbe esordire su Windows 8, eppure il suo look appare molto più vicino ad un tema di Windows 7. Presumibilmente anche agli utenti Seven verrà data la possibilità di accedere allo store tramite un update, ma ci si aspettava di vedere Metro-UI in azione. La particolare interfaccia grafica dovrebbe svolgere un ruolo piuttosto importante nel sistema operativo futuro.
Un’ulteriore anomalia riguarda la “banalità” del nome scelto per il progetto, ma è anche vero che il colosso di Redmond sta tentando in tutti i modi di ostacolare Apple proprio su questo fronte. La compagnia della mela morsicata ha depositato il generico marchio App + Store già dal luglio del 2008, ma quelle due paroline magiche fanno gola a tanti altri mercanti di programmi.
Roberto Pulito
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Esiste class action anche contro zoidu?
Amici, vorrei sapere se esiste una class action anche contro zoidu, che mi risulta avere un atteggiamento anche peggiore, ovverosia promette retribuzione e non mantiene, ti bannano senza motivo e senza preavviso e poi alle rimostranze ti viene detto che no, il tuo account è ancora funzionante, mentre non è così, e ti liquidano senza tanti complimenti. Io devo avere "solo" quaranta dollari, ma il sangue, il fegato e la bile e i bocconi amari che ho dovuto sputare per questa presa in giro spudorata...??? Grazie!Paolo Palumbo, blogger trasparente.palumbeto@libero.itPaolo PalumboRoma
non capisco cosa centra Roma all'inizio di ogni post.E' forse sucXXXXX a Roma?Sembra che il centro del mondo sia a Roma, ma per fortuna non lo è...Quindi: che cavolo c'entra ROMA? Io non sono di Roma.Forse è per un forza Roma?Roma Roma Roma Roma Roma...Allora?butaroloRe: Roma
a) Sei XXXXXXXXX, fattene una ragione. La città ad inizio di un qualsiasi articolo, non solo su Punto Informatico, rappresenta il luogo dove è stato scritto. Gran parte della redazione, infatti, scrive da Roma.b) Roma caput mundi, fattene una ragione.Enokarroganza infinita
E' ora che questi "b. senza gloria" paghino per la loro arroganza.Si credono onnipotenti. Ti offrono un servizio scadente e usano le tue notizie per diffondere la loro peste pubblicitaria, accumulando i dati personali tuoi e di chi legge il tuo blog, e hanno il coraggio di far passare questa XXXXXta in fame per beneficienza. Vai a leggere le condizioni di utilizzo e trovi: "il servizio è gratuito, quindi te lo possiamo sospendere quando ci pare, senza preavviso e senza un motivo valido". Peccato che, anche se non ci guadagnassero nulla (e non è vero, questi infami sono ricchi grazie ai blogger) non potrebbero farlo, perchè nessuna legislazione permette di fare quello che ti pare come ti pare quando ti pare senza preavviso e senza motivo. E' una loro fantasia.Per non parlare del fatto che QUASI NESSUNO dei servizi esteri che presenta condizioni di utilizzo in italiano ti fa accettare un contratto valido legalmente. Ci sono errori di traduzione grossolani che basterebbero per sbeffeggiarli per secoli condannandoli a pulirti il gabinetto fino alla fine dei loro giorni, a patto di avere un avvocato decente. L'errore più ridicolo è di tradurre "editor" con "editore". C'è una piccolissima differenza che ai loro traduttori automatici sfugge: l'editor sei tu, l'editore sono loro. Se mi fanno firmare che l'editore non ha nessun diritto io sono ben felice. Nella prossima vita imparate a tradurre meglio, XXXXXXXXX! heheheatena mi odiaRe: arroganza infinita
Ognuno è libero di aprirsi un sito e farci un blog.Se una persona accetta di stare su un sito di un altro che esplicitamente gli dice che non gli darà una lira, be'... dopo non può pretendere di essere pagato.Fesso lui che per 5 anni ha lavorato gratis.corso di lingua italianaRe: arroganza infinita
- Scritto da: corso di lingua italiana> Ognuno è libero di aprirsi un sito e farci un> blog.> Se una persona accetta di stare su un sito di un> altro che esplicitamente gli dice che non gli> darà una lira, be'... dopo non può pretendere di> essere> pagato.> Fesso lui che per 5 anni ha lavorato gratis.Quoto! Soprattutto l'ultima riga :DpippORe: arroganza infinita
Ma infatti. Non capisco perchè questo sarebbe un problema per Arianna.Se uno si sveglia la mattina e fa cause senza senso non vedo un grosso problema se non la parcella dell'avvocato difensore.un utenteRe: arroganza infinita
Io di problemi ne vedrei invece molti... In mezzo a mille è più facile trovare quelli che non accettano la sconfitta e se perdono allora ricorrono a mezzi ben più pesanti...PolemikRe: arroganza infinita
> Si credono onnipotenti. Ti offrono un servizio> scadente e usano le tue notizie per diffondere la> loro peste pubblicitaria, accumulando i dati> personali tuoi e di chi legge il tuo blog, e> hanno il coraggio di far passare questa XXXXXta> in fame per beneficienza.ti hanno puntato una pistola alla tempia e ti hanno costretto a pubblicare attraverso di loro ?> Vai a leggere le> condizioni di utilizzo e trovi: "il servizio è> gratuito, quindi te lo possiamo sospendere quando> ci pare, senza preavviso e senza un motivo> valido". Peccato che, anche se non ci> guadagnassero nulla (e non è vero, questi infami> sono ricchi grazie ai blogger) non potrebbero> farlo, perchè nessuna legislazione permette di> fare quello che ti pare come ti pare quando ti> pare senza preavviso e senza motivo. E' una loro> fantasia.fantadiritto...> > Per non parlare del fatto che QUASI NESSUNO dei> servizi esteri che presenta condizioni di> utilizzo in italiano ti fa accettare un contratto> valido legalmente. Ci sono errori di traduzione> grossolani che basterebbero per sbeffeggiarli per> secoli condannandoli a pulirti il gabinetto fino> alla fine dei loro giorni, a patto di avere un> avvocato decente.hai qualche notizia di aziende condannate per questo ?shevathasRe: arroganza infinita
- Scritto da: atena mi odia> E' ora che questi "b. senza gloria" paghino per> la loro> arroganza.> Si credono onnipotenti. Ti offrono un servizio> scadente e usano le tue notizie per diffondere la> loro peste pubblicitaria, accumulando i dati> personali tuoi e di chi legge il tuo blog, e> hanno il coraggio di far passare questa XXXXXta> in fame per beneficienza. Non è beneficienza, se è scritto chiaro e tondo che NON ti pagano e che il tuo unico EVENTUALE guadagno è la visibilità, non te l'ha ordinato il dottore di accettare il contratto... Un conto è quando c'è un REGOLARE CONTRATTO o un buono d'ordine, una lettera d'incarico, un minimo di documento "ufficiale" dove si configura l'acquisto dei tuoi servizi da parte dell'editore in cambio di denaro... piangere 5 anni dopo è da ipocriti e infantili.Vai a leggere le> condizioni di utilizzo e trovi: "il servizio è> gratuito, quindi te lo possiamo sospendere quando> ci pare, senza preavviso e senza un motivo> valido". Peccato che, anche se non ci> guadagnassero nulla (e non è vero, questi infami> sono ricchi grazie ai blogger) non potrebbero> farlo, perchè nessuna legislazione permette di> fare quello che ti pare come ti pare quando ti> pare senza preavviso e senza motivo. E' una loro> fantasia.> Non accetti il contratto se lo ritieni vessatorio ecc. ecc. o ti armi di avvocato disposto a seguirti in USA... a gratis ovviamente;)> Per non parlare del fatto che QUASI NESSUNO dei> servizi esteri che presenta condizioni di> utilizzo in italiano ti fa accettare un contratto> valido legalmente. Ci sono errori di traduzione> grossolani che basterebbero per sbeffeggiarli per> secoli condannandoli a pulirti il gabinetto fino> alla fine dei loro giorni, a patto di avere un> avvocato decente. L'errore più ridicolo è di> tradurre "editor" con "editore". C'è una> piccolissima differenza che ai loro traduttori> automatici sfugge: l'editor sei tu, l'editore> sono loro. Se mi fanno firmare che l'editore non> ha nessun diritto io sono ben felice. Nella> prossima vita imparate a tradurre meglio,> XXXXXXXXX!> heheheChe spesso siano tradotti male o in automatico non c'è dubbio ma - guarda caso - viene sempre scritto che fa fede la versione in lingua originale... quindi... perderesti anche nel tribunale di Topolinia.Scrivi di meno e leggi di più va'... che serve nella vita.ciccio quanta cicciaRe: arroganza infinita
- Scritto da: ciccio quanta ciccia> Non accetti il contratto se lo ritieni vessatorioSe un contratto è VESSATORIO (nel senso legale del termine) lo accetto volentieri: PER LEGGE tutte le clausole vessatorie sono nulle ed il resto del contratto resta valido.SkywalkerSempre su AOL-HuffPo
http://www.ericdsnider.com/snide/leaving-in-a-huff/suoranciataRe: Sempre su AOL-HuffPo
Mi sono fatto una bella lettura, divertente anche come stile.ValerenMah! Non so chi ha ragione ...
[img]http://generazionep.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/175040/Arianna-Huffington28135.jpg[/img]... però un colpettino glielo darei.[img]http://it.ejo.ch/wp-content/uploads/ari_huffington.jpg[/img] Heeee, he he he he heeee!!! A cierto cierto, non dir XXXXXXX!Certo certoprotesta giusta, strumento sbagliato
Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.Del resto, se il modello di mercato è questo, inutile rivolgersi ai tribunali.Mi fa specie però che in tanti lo difendano (il modello di mercato). Forse si tratta di persone, come Arianna Vaffhunington, baciate dalla fortuna tanto che, per meriti più vantati che reali, riescono a diventari milionari facendo molto meno delle persone che lavorano gratis per loro, avendo solo qualche dote ruffianesca in più, e ora hanno bisogno di una legittimazione, etica, giuridica, economica, del loro sucXXXXX.Se invece non si tratta di queste persone, voglio solo far presente che un giorno toccherà anche a loro (a noi, a me). Il capo viene e dice: senti, siccome l'azienda l'ho creata io, vive a fa profitti per merito mio, tutti gli altri non sono indispensabili, dobbiamo rivedere le tue condizioni retributive.O si trova un modello alternativo o si muore tutti. Quale sia, non so. Una qualche forma giuridica di consorzio, associazione o cooperativa tra lavoratori/blogger/ideatori che offra vantaggi paritari a tutti lasciando libertà a chi vuole emergere di farlo per conto proprio, senza sfruttare il lavoro altrui come un parassita.Cambiando discorso, la chiusura di DownloadSquad è demenziale. Hanno ucciso uno dei blog su rete & software più frequentati al mondo, senza offrire nessuna spiegazione. Anche il fondatore di gHacks si chiede perché, facendo due conti.http://www.ghacks.net/2011/04/12/goodbye-download-squad/La ricchezza è fatta dai contenuti, non dai parassiti miliardari, bravissimi solo nell'arte del marchétting e delle trattative economiche, che riscuote i profitti. Quando questi parassiti, idioti e incompetenti nei campi dove hanno fatto sucXXXXX, oltre a sfruttare i contenuti li butta via, decidendo quali sì e quali no, non possono restare, allora siamo al punto in cui la tenia s'è mangiata anche il cervello della persona in cui s'è intrufolata.reXistenZRe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: reXistenZ> Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.dipende da cosa si considera come lavoro e come hobby.> Del resto, se il modello di mercato è questo,> inutile rivolgersi ai> tribunali.potrebbe avere senso se c'è stato un raggiro. Difficile che ci sia stato in questo caso in quanto:- era scritto a chiare lettere che gli autori non sarebbero stati retribuiti.- nessuno era obbligato ad accettare di pubblicare con lorola vedo in salita. > Mi fa specie però che in tanti lo difendano (il> modello di mercato). Forse si tratta di persone,> come Arianna Vaffhunington, baciate dalla fortuna> tanto che, per meriti più vantati che reali,> riescono a diventari milionari facendo molto meno> delle persone che lavorano gratis per loro,> avendo solo qualche dote ruffianesca in più, e> ora hanno bisogno di una legittimazione, etica,> giuridica, economica, del loro> sucXXXXX.Personalmente non vedo cosa ci sia di sbagliato nel comportamento della Arianna, ha avviato un servizio ed è riuscita a farlo decollare, non ha frodato alcuno, promettendoli retribuzione ma solo visibilità, ed è riuscita a guadagnarci. > Se invece non si tratta di queste persone, voglio> solo far presente che un giorno toccherà anche a> loro (a noi, a me). Il capo viene e dice: senti,> siccome l'azienda l'ho creata io, vive a fa> profitti per merito mio, tutti gli altri non sono> indispensabili, dobbiamo rivedere le tue> condizioni> retributive.è un diritto del datore di lavoro farlo, così come è un mio diritto mollarlo e nel caso cercare altro. Se poi è così bravo da tenere in piedi l'azienda da solo che si accomodi.> O si trova un modello alternativo o si muore> tutti. Quale sia, non so. Una qualche forma> giuridica di consorzio, associazione o> cooperativa tra lavoratori/blogger/ideatori che> offra vantaggi paritari a tutti lasciando libertà> a chi vuole emergere di farlo per conto proprio,> senza sfruttare il lavoro altrui come un> parassita.questo però implica il dover investire in proprio per prendersi lo spazio web e/o crearsi l' aggregatore. Ci sono molte possibilità ma richiedono sforzo e impegno. Coordinare una serie di pubblicazioni e gestire un sito dai contenuti molteplici evitando che diventi un guazzabuglio incomprensibile non è un lavoro immediato. Per il resto trovo infantile protestare "adesso" di essere stati truffati quando la truffa era palese. Non sono state fatte le solite promesse "acchiappadisperati" come inizia a lavorare e vediamo se vali... domani ti regolarizziamo...Cosa vieta a chi pubblicava i contenuti di staccarsi e creare una piattaforma parallela ?> La ricchezza è fatta dai contenuti, non dai> parassiti miliardari, bravissimi solo nell'arte> del marchétting e delle trattative economiche,> che riscuote i profitti. servono anche quelle. Avere il prodotto migliore non serve se non riesci a "venderlo" o a renderlo appetibile.shevathasRe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: reXistenZ> Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.Domanda fuorviante e demagogica.> Del resto, se il modello di mercato è questo,> inutile rivolgersi ai> tribunali.> Mi fa specie però che in tanti lo difendano (il> modello di mercato). Non si sta difendendo il modello di mercato (andremmo fuori argomento) ma il fatto che se accetti certe condizioni chiare e limpide molto tempo prima non puoi poi venirtene fuori con pretese assurde e ridicole tempo dopo. Non stiamo parlando di operai con regolare contratto che sono mesi che non ricevono la paga... Alla fin fine stiamo parlando di gente che fa più o meno quello che stiamo facendo noi ora... scrivendo gratis sul web... SAPENDO che sarebbe stato gratis.La contestazione è tutta lì.Forse si tratta di persone,> come Arianna Vaffhunington, baciate dalla fortuna> tanto che, per meriti più vantati che reali,> riescono a diventari milionari facendo molto meno> delle persone che lavorano gratis per loro,> avendo solo qualche dote ruffianesca in più, e> ora hanno bisogno di una legittimazione, etica,> giuridica, economica, del loro> sucXXXXX.V. sopra e quello che ti dice shevathas> Se invece non si tratta di queste persone, voglio> solo far presente che un giorno toccherà anche a> loro (a noi, a me). Il capo viene e dice: senti,> siccome l'azienda l'ho creata io, vive a fa> profitti per merito mio, tutti gli altri non sono> indispensabili, dobbiamo rivedere le tue> condizioni> retributive.Discorso interessante, utile ma... non a tema.> O si trova un modello alternativo o si muore> tutti. Quale sia, non so. Una qualche forma> giuridica di consorzio, associazione o> cooperativa tra lavoratori/blogger/ideatori che> offra vantaggi paritari a tutti lasciando libertà> a chi vuole emergere di farlo per conto proprio,> senza sfruttare il lavoro altrui come un> parassita.Cosa te lo impedisce di fare ora??? Nulla. Le cooperative esistono da tempo immemore... le collaborazioni non ne parliamo...> Cambiando discorso, la chiusura di DownloadSquad> è demenziale. Hanno ucciso uno dei blog su rete &> software più frequentati al mondo, senza offrire> nessuna spiegazione. Anche il fondatore di gHacks> si chiede perché, facendo due> conti.> http://www.ghacks.net/2011/04/12/goodbye-download-> La ricchezza è fatta dai contenuti, non dai> parassiti miliardari, bravissimi solo nell'arte> del marchétting e delle trattative economiche,> che riscuote i profitti. Quando questi parassiti,> idioti e incompetenti nei campi dove hanno fatto> sucXXXXX, oltre a sfruttare i contenuti li butta> via, decidendo quali sì e quali no, non possono> restare, allora siamo al punto in cui la tenia> s'è mangiata anche il cervello della persona in> cui s'è> intrufolata.Rivedi shevathas. Guarda, i parassiti, marchettari ecc. li detesto pure io da sempre e in linea di massima potrei concordare. Il punto è che puoi essere un fenomeno a fare il tuo lavoro ma essere negato per venderlo e per fare l'imprenditore. C'è gente invece che non sa fare una mazza ma ha le capacità, il XXXX, le conoscenze ecc. per fare affari... è triste - o forse no - ma è così. Tutti i dipendenti si lamentano sempre e tanto sui capi, i padroni ecc. poi però messi al loro posto falliscono e/o comunque ne assumono i vizi... strano eh... è la natura umana il problema non il mercato... che da questa nasce.ciccio quanta cicciaRe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: ciccio quanta ciccia> C'è gente invece che non sa fare> una mazza ma ha le capacità, il XXXX, le> conoscenze ecc. per fare affari... è triste - o> forse no - ma è così.Quelli in itaGlia vengono eletti :DpippORe: protesta giusta, strumento sbagliato
Non si parlava di politici ma di "gente d'affari"... poi pure i politici sono messi male...le conseguenze la stiamo già traendo ;)ciccio quanta cicciaRe: protesta giusta, strumento sbagliato
> > Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.> > Domanda fuorviante e demagogica.> > > Del resto, se il modello di mercato è questo,> > inutile rivolgersi ai> > tribunali.> > Mi fa specie però che in tanti lo difendano (il> > modello di mercato). > > Non si sta difendendo il modello di mercato> (andremmo fuori argomento) ma il fatto che se> accetti certe condizioni chiare e limpide molto> tempo prima non puoi poi venirtene fuori con> pretese assurde e ridicole tempo dopo. E' quello che dico anch'io. Inutile andare in tribunale. Mi hai letto?> Non stiamo> parlando di operai con regolare contratto che> sono mesi che non ricevono la paga... Alla fin> fine stiamo parlando di gente che fa più o meno> quello che stiamo facendo noi ora... scrivendo> gratis sul web... SAPENDO che sarebbe stato> gratis.Già. Mi permetto un'altra domanda fuorviante e demagocia: chi è felice di scrivere gratis sul web sapendo che qualcun altro ne ricaverà miliardi? > > O si trova un modello alternativo o si muore> > tutti. Quale sia, non so. Una qualche forma> > giuridica di consorzio, associazione o> > cooperativa tra lavoratori/blogger/ideatori che> > offra vantaggi paritari a tutti lasciando> libertà> > a chi vuole emergere di farlo per conto proprio,> > senza sfruttare il lavoro altrui come un> > parassita.> > Cosa te lo impedisce di fare ora??? Nulla. Le> cooperative esistono da tempo immemore... le> collaborazioni non ne> parliamo...Allora diciamo un tipo di licenza analogo al cc per cui se tu ospiti il mio articolo sul tuo blog e ne ricavi dei soldi devi spartirli con me. E' più chiaro ora? Sicuramente le cose così come stanno ora produrranno contenuti ma non mi pare producano felicità od equità sociale per gli autori.> Rivedi shevathas. Guarda, i parassiti,> marchettari ecc. li detesto pure io da sempre e> in linea di massima potrei concordare. Il punto è> che puoi essere un fenomeno a fare il tuo lavoro> ma essere negato per venderlo e per fare> l'imprenditore. C'è gente invece che non sa fare> una mazza ma ha le capacità, il XXXX, le> conoscenze ecc. per fare affari... è triste - o> forse no - ma è così. Tutti i dipendenti si> lamentano sempre e tanto sui capi, i padroni ecc.> poi però messi al loro posto falliscono e/o> comunque ne assumono i vizi... strano eh... è la> natura umana il problema non il mercato... che da> questa> nasce.Ciò che personalmente rifiuto è che tu giustifichi una ripartizione dei ricavi del tipo 100% e 0% riconoscendo come meritorie di profitto solo un certo tipo di capacità e non le altre.Qualche tempo fa mi pare Teddybear, che pure una volta mi ha coperto di insulti non ricordo per quale motivo, raccontava che da imprenditore pagava un suo dipendente più di quanto ottenesse lui stesso dall'azienda perché era consapevole del suo contributo e della sua bravura.Ora invece siamo all'estremo opposto: è chi lavora che giudica "normale" che il capo si pappi tutta la torta solo perché è il più bravo ad organizzare il lavoro, retribuendo gli altri solo in termini di "visibilità".Siamo alla frutta.reXistenZRe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: reXistenZ> Ora invece siamo all'estremo opposto: è chi> lavora che giudica "normale" che il capo si pappi> tutta la torta solo perché è il più bravo ad> organizzare il lavoro, retribuendo gli altri solo> in termini di> "visibilità".> Siamo alla frutta.No, no è il modello antico egizio, e funziona benissimo, guarda le piramidi: sono ancora in piedi! :DpippORe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: reXistenZ> > > Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.> > > > Domanda fuorviante e demagogica.> > > > > Del resto, se il modello di mercato è questo,> > > inutile rivolgersi ai> > > tribunali.> > > Mi fa specie però che in tanti lo difendano> (il> > > modello di mercato). > > > > Non si sta difendendo il modello di mercato> > (andremmo fuori argomento) ma il fatto che se> > accetti certe condizioni chiare e limpide molto> > tempo prima non puoi poi venirtene fuori con> > pretese assurde e ridicole tempo dopo. > > E' quello che dico anch'io. Inutile andare in> tribunale. Mi hai> letto?> Sì ti ho letto. Non solo è inutile andare in tribunale ma pure protestare con se stessi davanti allo specchio... chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Ripeto, non sto difendendo un modello di business o altro... astraiamo un momento la questione... semplicemente se hai deciso LIBERAMENTE di fare una cosa che sapevi BENISSIMO cosa comportava, non venirti a lamentare... tutto qua... Non c'entra il capitalismo spinto, la schiavitù moderna o altre questioni... c'entra il normale buon senso. Buon senso.. cosa spesso sconosciuta ed estranea a molta gente a ai tribunali e ai legali d'oltreoceano.> > Non stiamo> > parlando di operai con regolare contratto che> > sono mesi che non ricevono la paga... Alla fin> > fine stiamo parlando di gente che fa più o meno> > quello che stiamo facendo noi ora... scrivendo> > gratis sul web... SAPENDO che sarebbe stato> > gratis.> > Già. Mi permetto un'altra domanda fuorviante e> demagocia: chi è felice di scrivere gratis sul> web sapendo che qualcun altro ne ricaverà> miliardi?> Evidentemente tante persone visto che si parla di class action e di miliardi fatti... FAtti tu una domanda ora: se i servizi avessero incassato pochi soldi questi signori ora sarebbero così arrabbiati e armati di avvocati? Non credo proprio...Se DECIDI di lavorare gratis, lo fai e basta e quando vuoi smetti. Se eri tanto bravo ti trovavi un LAVORO PAGATO.> > > > O si trova un modello alternativo o si muore> > > tutti. Quale sia, non so. Una qualche forma> > > giuridica di consorzio, associazione o> > > cooperativa tra lavoratori/blogger/ideatori> che> > > offra vantaggi paritari a tutti lasciando> > libertà> > > a chi vuole emergere di farlo per conto> proprio,> > > senza sfruttare il lavoro altrui come un> > > parassita.> > > > Cosa te lo impedisce di fare ora??? Nulla. Le> > cooperative esistono da tempo immemore... le> > collaborazioni non ne> > parliamo...> > Allora diciamo un tipo di licenza analogo al cc> per cui se tu ospiti il mio articolo sul tuo blog> e ne ricavi dei soldi devi spartirli con me. E'> più chiaro ora?> Quindi facciamo come i giornali nei confronti di Google e compagnia bella... Se il blog è tuo decidi tu sotto quale licenza pubblicare quindi se qualcuno l'ha violata lo denunci ma non mi sembra sia questo il motivo della causa...> Sicuramente le cose così come stanno ora> produrranno contenuti ma non mi pare producano> felicità od equità sociale per gli> autori.Se un autore decide di pubblicare gratis avrà fatto le proprie considerazioni... tu che ne sai? Non gli è stata puntata una pistola contro... Decidiamoci poi... vogliamo le cose gratis o vogliamo pagarle? Se ne discute ogni 5 minuti qui su PI con varie posizioni e conclusioni.> > > Rivedi shevathas. Guarda, i parassiti,> > marchettari ecc. li detesto pure io da sempre e> > in linea di massima potrei concordare. Il punto> è> > che puoi essere un fenomeno a fare il tuo lavoro> > ma essere negato per venderlo e per fare> > l'imprenditore. C'è gente invece che non sa fare> > una mazza ma ha le capacità, il XXXX, le> > conoscenze ecc. per fare affari... è triste - o> > forse no - ma è così. Tutti i dipendenti si> > lamentano sempre e tanto sui capi, i padroni> ecc.> > poi però messi al loro posto falliscono e/o> > comunque ne assumono i vizi... strano eh... è la> > natura umana il problema non il mercato... che> da> > questa> > nasce.> > Ciò che personalmente rifiuto è che tu> giustifichi una ripartizione dei ricavi del tipo> 100% e 0% riconoscendo come meritorie di profitto> solo un certo tipo di capacità e non le> altre.Dove l'avrei giustificata? Ripeto... si parla di buon senso non di lotte sociali... non mischiare le cose.Io al massimo riconosco capacità (che posso anche di per sé non piacermi particolarmente, sia bene inteso) commerciali/imprenditoriali generiche, non mettermi in bocca cose che non ho detto. Non sto parlando di ripartizione 100-0. Dimentichiamo sempre che abbiamo il coltello dalla parte del manico molto di più di quello che crediamo eh... se tizio di offre 0 tu rifiuti, l'altro rifiuta, il terzo pure... quando tizio vedrà che non trova nessuno passerà magari a proprorre 99-1. Se fai una lotta deve essere vera e credibile non andare in tribunale con pretese assurde e ridicole o fare sciopero ogni tanto 4 ore il venerdì pomeriggio... è come voler vincere a Risiko con 3 armate!> Qualche tempo fa mi pare Teddybear, che pure una> volta mi ha coperto di insulti non ricordo per> quale motivo, raccontava che da imprenditore> pagava un suo dipendente più di quanto ottenesse> lui stesso dall'azienda perché era consapevole> del suo contributo e della sua> bravura.Non ho mai affermato che il lavoratore (dipendente o meno che sia) va valorizzato il giusto. Nei limiti del possibile ho sempre pagato i collaboratori il giusto e avolte di più. Non dipende sempre da te... il mercato tende al ribasso e il fisco al rialzo... Qui comunque non si parla di dipendenti ma di freelance... se fornisci servizi il prezzo lo decidi TU... poi può essere accettato o meno... spesso chi fa l'autonomo ragiona da dipendente (o peggio ancora da schiavo) ma è un SUO problema che deve superare LUI.> Ora invece siamo all'estremo opposto: è chi> lavora che giudica "normale" che il capo si pappi> tutta la torta solo perché è il più bravo ad> organizzare il lavoro, retribuendo gli altri solo> in termini di> "visibilità".Se lo fa ha seri problemi mentali... può andare bene per farsi le ossa alle prime armi ma qui parliamo di gente che l'ha fatto per anni... è come lasciare aperta la porta di casa per anni e poi lamentarsi che ti sono entrati i ladri...> Siamo alla frutta.ciccio quanta cicciaRe: protesta giusta, strumento sbagliato
> Già. Mi permetto un'altra domanda fuorviante e> demagocia: chi è felice di scrivere gratis sul> web sapendo che qualcun altro ne ricaverà> miliardi?> contro domanda: chi ha scritto gratis è stato costretto in qualche modo a lavorare gratis ? gli è stato promesso un qualche guadagno ? > > Allora diciamo un tipo di licenza analogo al cc> per cui se tu ospiti il mio articolo sul tuo blog> e ne ricavi dei soldi devi spartirli con me. E'> più chiaro ora?> E, teoricamente parlando, cosa mi vieterebbe di creare un blog aggregatore dove accetto solo contenuti per i quali gli autori rinunciano, liberamente, ai diritti economici ?> Sicuramente le cose così come stanno ora> produrranno contenuti ma non mi pare producano> felicità od equità sociale per gli> autori.> gli autori possono tranquillamente chiudere con la tizia e iniziare a vendere contenuti a qualcun altro che è disposto a pagarglieli. Non mi sembra abbiano firmato contratti in esclusiva.> Ora invece siamo all'estremo opposto: è chi> lavora che giudica "normale" che il capo si pappi> tutta la torta solo perché è il più bravo ad> organizzare il lavoro, retribuendo gli altri solo> in termini di> "visibilità".> Siamo alla frutta.mi sembra che stia confondendo il caso di un dipendente/collaboratore sfruttato con il caso di una persona che, liberamente, decide di collaborare con un blog sapendo dal principio che non sarà pagata. Mi sembrano due casi completamente diversi.shevathasRe: protesta giusta, strumento sbagliato
- Scritto da: reXistenZ> Alzi la mano a chi piace lavorare gratis.> Del resto, se il modello di mercato è questo,> inutile rivolgersi ai> tribunali.Il modello e' chiarissimo.E' lavoro solo se e' commissionato.Qui invece si pretende di equiparare al lavoro il modello "major" ovvero "produco senza che mi venga commissionato e poi pretendo che mi venga pagato comunque".None!Se pubblichi senza che nessuno ha chiesto, e' di tutti e ti attacchi dove sai.Se non volevi che fosse pubblico, non pubblicavi.panda rossaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRoberto Pulito 13 04 2011
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