Il Rendezvous di Apple diventa open source

Il Rendezvous di Apple diventa open source

A breve sarà rilasciato il codice sorgente di una delle funzionalità più importanti introdotte in Jaguar: un sistema di autoconfigurazione di computer e periferiche di rete
A breve sarà rilasciato il codice sorgente di una delle funzionalità più importanti introdotte in Jaguar: un sistema di autoconfigurazione di computer e periferiche di rete


Cupertino (USA) – Lo scorso fine settimana Apple ha reso nota la decisione di rilasciare sul canale open source Rendezvous, una tecnologia implementata all’interno del suo recente aggiornamento a Mac OS X, Jaguar , che consente ai dispositivi di rete di trovarsi automaticamente a vicenda e di autoconfigurarsi. Con questa mossa Apple spera di incentivare lo sviluppo di Rendezvous e favorirne l’ascesa a standard di mercato.

Rendezvous, di cui Apple rilascerà la base di codice dell’implementazione adottata per Mac OS X 10.2, potrebbe presto guadagnare il favore dei produttori e venire integrato in un numero crescente di prodotti di rete. Il suo successo al di fuori del mondo Mac sarà però strettamente legato al grado di supporto che riuscirà ad ottenere su piattaforme come Windows, Linux e Unix.

Rendezvous è la prima implementazione dello standard ZeroConf partorito dalla Internet Engineering Task Force (IETF) e supportato da colossi del calibro di Sun e IBM. Grazie ad esso è possibile configurare una rete LAN in pochi minuti o, ad esempio, collegare direttamente due computer e farli comunicare senza che sia necessario impostare alcun parametro (e senza che ci sia un sistema server a gestire, magari tramite DHCP, la connessione). Un nuovo computer potrebbe essere inserito nell’ambiente lavorativo, diventare immediatamente operativo, accedere ai documenti condivisi e alle risorse di rete: questo senza che l’utente o l’amministratore del sistema debba metter mano alle impostazioni di rete. La nuova macchina potrebbe anche riprodurre in streaming i file MP3 catalogati nella libreria di iTunes su un’altra macchina.

La tecnologia, che può anche coesistere con i tradizionali sistemi di gestione e configurazione dei dispositivi di rete, è già stata adocchiata da HP e Lexmark per l’eventuale utilizzo all’interno di prodotti come le stampanti.

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Pubblicato il 2 set 2002
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