Un frisbee vola sulla folla , ignara della sua presenza. Improvvisamente l’oggetto volante non identificato punta i dimostranti e gli spara 50mila volt di corrente dritti nel petto. È questa l’idea destinata ad essere commercializzata il prossimo anno da Taser , l’azienda che produce l’omonima pistola sparascossa.
Il drone sorveglierà manifestazioni, cortei e assembramenti dall’alto: ad un segnale preciso, punterà sul suo obiettivo scaricandogli addosso l’energia stivata nelle batterie. Un’idea che sicuramente piacerà al presidente francese Sarkozy , come sottolinea Wired , visto che in campagna elettorale tessé le lodi del Taser e propose la sua adozione per le forze dell’ordine transalpine.
Il mercato delle armi non letali sta conoscendo una notevole crescita: non solo ne sono state vendute decine di migliaia di esemplari alla Polizia USA, ma adesso l’azienda punta direttamente sul mercato consumer e sulle più ataviche paure di donne e anziani.

Tutto ciò mentre le Nazioni Unite dichiarano che il Taser è uno strumento di tortura . E mentre si succedono le notizie sulle morti e gli incidenti causati dalla pistola elettrica. L’ultimo è accaduto nello Utah: un giovane si è rifiutato di firmare una multa per eccesso di velocità, e il poliziotto l’ha steso scaricandogli addosso un totale di 100mila volt con due colpi . Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta .
Luca Annunziata