Il VeriChip sbarca ad Harvard

Il VeriChip sbarca ad Harvard

Continua l'inarrestabile marcia del chippotto sottopelle che trasforma il corpo umano in un contenitore digitale di informazioni. Pronto per essere letto da uno scanner
Continua l'inarrestabile marcia del chippotto sottopelle che trasforma il corpo umano in un contenitore digitale di informazioni. Pronto per essere letto da uno scanner


Roma – Il mondo si divide in due e mentre l’opinione pubblica ci pensa su, Applied Digital Solutions riesce a spingere il proprio VeriChip nel tempio della cultura accademica statunitense: l’Università di Harvard.

A fare notizia è la decisione del dottor John Halamka, chief information officer della Medical School del prestigioso ateneo americano, di farsi impiantare il VeriChip nel braccio.

Come noto, il piccolo VeriChip è incapsulato in una sostanza che ne consente un impianto non traumatico né invasivo nel tessuto grasso del braccio, luogo di elezione per questo genere di impianti. Lo scorso ottobre la Food and Drug Administration ha approvato l’uso del chip sottopelle per finalità mediche.

Halamka, che spesso e volentieri opera al pronto soccorso, ha spiegato che ritiene che questo genere di tecnologia possa velocizzare una serie di procedure, rendendo più efficace l’attività medica in caso di emergenza. Il VeriChip potrebbe infatti contenere tutte le informazioni mediche del paziente, dalle sue patologie pregresse alle allergie, rendendo anche più sicuro l’operato del personale del pronto soccorso.

“Non sono qui a dire che il prodotto è buono o no – ha spiegato Halamka, che ha precisato di non avere alcun genere di rapporto con Applied Digital Solutions – Sto solo cercando di valutarne le possibilità. Fin qui non abbiamo avuto problemi”.

Quella del VeriChip è ormai ben più di una moda . Il chippotto sottopelle, capace di contenere informazioni finanziarie ma anche dati identificativi del “portatore”, trova un sempre maggior numero di applicazioni, come ben sanno i frequentatori di una discoteca spagnola o il personale dell’ufficio del procuratore generale del Messico . Il futuro si chiama Veripay , il chip sottopelle che sostituirà bancomat e carte di credito, creando un inedito connubio tra le carni dell’uomo e il suo denaro.

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Pubblicato il
24 gen 2005
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