Iliad cresce ancora in Italia: le quote di mercato di fine 2022

Iliad cresce ancora in Italia: le quote di mercato di fine 2022

Gli ultimi dati del mercato della telefonia mobile parlano chiaro: Iliad continua a crescere, mentre gli operatori storici perdono clienti.
Iliad cresce ancora in Italia: le quote di mercato di fine 2022
Gli ultimi dati del mercato della telefonia mobile parlano chiaro: Iliad continua a crescere, mentre gli operatori storici perdono clienti.

In aggiunta all’Osservatorio trimestrale AGCOM sulla situazione della banda larga, che ha rivelato dati sconcertanti per quanto concerne la diffusione della rete fissa ad alta velocità, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato anche l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo al quarto trimestre del 2022, il quale svela la condizione del mercato della telefonia mobile sul territorio del Belpaese. Iliad, ancora una volta, si conferma il brand del momento.

Iliad cresce ancora in Italia nel 2022

Le cifre non lasciano alcun dubbio: Iliad Italia è in crescita sotto ogni punto di vista, con le SIM totali in aumento di 0,9 punti percentuali, le SIM Human di 1,3 punti e le SIM residenziali di 1,5 punti. A quattro anni e mezzo dall’arrivo sul nostro territorio, il brand di origine francese ha raggiunto una quota di mercato pari all’8,9%, consolidando la sua quarta posizione. Segue PosteMobile (o PostePay), con il 4,2% delle SIM totali, mentre altri operatori virtuali (MVNO) si spartiscono un 6,8% e sono in crescita, complice la convenienza dei loro pacchetti.

Osservatorio AGCOM SIM telefonia mobile Italia fine 2022

I tre giganti – TIM, Vodafone e WindTre – stanno invece perdendo clienti. Il trend negativo continua, con TIM che rimane davanti a tutti con una quota di mercato del 28,4%, ma in calo di 0,4 punti percentuali. Vodafone è a ruota con il 27,5%, in calo di 0,9 punti; mentre WindTre scende al 24,2%. Sul fronte SIM Human è WindTre a rimanere in testa con il 25,6%, ma ha perso lo 0,9% dei clienti.

In breve, Iliad nei prossimi trimestri potrebbe superare persino il 10%, una barriera che potrebbe sollevare non poche preoccupazioni nei brand storici della telefonia mobile in Italia.

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Pubblicato il
23 apr 2023
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