Iliad, pubblicate le motivazioni della decisione IAP

Iliad, pubblicate le motivazioni della decisione IAP

Depositate le motivazioni della decisione del Giurì IAP contro la campagna pubblicitaria della fibra di Iliad: il problema sta nella velocità comunicata.
Iliad, pubblicate le motivazioni della decisione IAP
Depositate le motivazioni della decisione del Giurì IAP contro la campagna pubblicitaria della fibra di Iliad: il problema sta nella velocità comunicata.

Nei giorni scorsi era giunta a Iliad la bocciatura dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP). Al centro del contendere c’era la pubblicità della nuova offerta di connettività in Fibra, ma al di là del divieto al proseguimento della campagna pubblicitaria, non era noto alcun dettaglio ulteriore. Fin dall’inizio, tuttavia, la sensazione era che il mirino del Giurì fosse indirizzato esattamente sul problema che già le prime analisi dell’offerta aveva evidenziato: la segnalazione di Wind (da cui la vertenza è iniziata) e la pronuncia dello IAP non fanno che confermare tali ipotesi.

La pronuncia è infatti indirizzata ad un elemento specifico del messaggi pubblicitario e non mira in alcun modo ad una eventuale confusione su prezzi e offerte (come spesso accade invece in questi casi). Il problema nella campagna Iliad sarebbe invece afferente alla confusione tra velocità e capacità della fibra del gruppo: laddove si indica una velocità di 5Gbit/sec, infatti, viene a concretizzarsi una ipotetica promessa che non risponde però a quanto è in grado di percepire l’utente.

5Gbit da spiegare

Sebbene adeguatamente spiegato sui siti del comparto, infatti, il messaggio arriva in modo indifferenziato dalla tv sotto gli occhi dell’utente medio, il quale può essere persuaso a stipulare un abbonamento che, a parità di costo con altri servizi similari, alza la soglia della velocità massima ben di 5 volte. I 5Gbit/sec promessi dall’Iliadbox, invece, sono una velocità cumulativa tra i vari canali disponibili (wired e wireless), ma questo aspetto non fa parte del messaggio veicolato.

Recita il pronunciamento:

il Giurì considera che il messaggio appare confezionato in modo da veicolare l’idea che, grazie al nuovo modem Iliad, il consumatore possa utilizzare contemporaneamente più apparecchi disponendo immediatamente di una velocità di connessione estremamente elevata, come sembra suggerire in particolare l’inquadratura del tablet sul quale è ben evidenziata l’icona del segnale alla massima potenza, con un razzo che parte dallo stesso. Peraltro, tutto il filmato è costruito evidentemente in tal senso: dalle tonalità dei colori (fredde nella prima parte e calde nella seconda) all’alternanza tra ritmi lenti e più veloci nelle immagini e nella musica di accompagnamento, dalla difficoltà con cui si muovono i personaggi inizialmente alla rappresentazione della facilità con cui i componenti della famiglia utilizzano dispositivi diversi dopo aver collegato il modem, mentre la voce fuori campo e il cartello sottolineano la nascita della nuova fibra Iliad “con velocità fino a 5 Gbit/s complessivi”. Tuttavia, il concetto di “velocità” risulta utilizzato in modo fuorviante. Comunemente, e a prescindere dal suo livello di conoscenza in materia, il consumatore tende ad associare la velocità non alla capacità di portata della fibra rispetto al segnale trasmesso nel tempo, ma piuttosto alla quantità di bit utilizzabili con il dispositivo utilizzato nel singolo momento.

La sospensiva colpisce dunque questa (dolosa o meno che sia) confusione sui termini e ad Iliad è richiesta maggior precisione se si intende continuare a portare avanti la campagna in oggetto.

[…] la suggestione di una esperienza di navigazione a velocità molto elevata risulta l’elemento centrale su cui il messaggio fa leva nel contesto di una comunicazione commerciale di tipo “generalista”, rivolta a consumatori che non è detto abbiano piena cognizione degli aspetti tecnici sottesi, In questi termini il messaggio appare fuorviante e per tale motivo contrario all’art. 2 CA.

Iliad risponde immediatamente al dispositivo pubblicato spiegando di aver voluto optare per la semplicità del messaggio proprio al fine di evitare ulteriori complicazioni sul tema:

La comunicazione iliad è orientata a fornire le info tecniche in modo completo e semplice, proprio al fine di non complicarne ulteriormente la comprensione. Inoltre, la scelta dell’operatore di comunicare sempre in modo chiaro, lo posiziona in modo molto più trasparente rispetto a competitor che dimostrano ancora una volta di agire con la sola volontà di screditarne l’azione.

Il gruppo rivendica insomma la propria trasparenza, ma dovrà modificare la comunicazione veicolata e dovrà riuscire a chiarire cosa siano i 5Gbit/sec per poter realmente avvalorare la propria offerta con chiarezza e completezza. Nessun profilo di ingannevolezza è invece stato riscontrato in relazione all’offerta, dunque il Giurì respinge questo fronte della contestazione Wind.

Fonte: IAP
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Pubblicato il
3 mar 2022
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