Secondo un rapporto pubblicato dalla Banca Mondiale A giugno 2022, circa 1,8 miliardi di persone vivono in aree a rischio di inondazioni in tutto il mondo. Dal momento che la situazione non sembra migliorare, si stima che questo dato sia rimasto stabile o sia addirittura aumentato da allora. Questi numeri dimostrano l’urgente necessità di sviluppare e implementare sistemi di intelligenza artificiale in grado di rilevare e segnalare tempestivamente il pericolo di inondazioni.
Considerando che circa un quinto della popolazione mondiale vive in zone soggette ad alluvioni, queste tecnologie AI potrebbero salvare moltissime vite umane, fornendo allerte preventive ed evacuazioni mirate nelle aree a rischio. Investire in innovazione per la prevenzione dei disastri ambientali è dunque una priorità per proteggere le comunità più vulnerabili dagli impatti del cambiamento climatico.
Come funziona l’intelligenza artificiale che rileva le inondazioni
La BBC ha riportato la notizia della creazione di un sistema di intelligenza artificiale in grado di rilevare in tempo reale il rischio di inondazioni in una determinata zona. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di scienziati e geologi norvegesi denominato 7Analytics, che sta già offrendo il suo strumento a imprese e enti locali. Data la presenza di più di 1,8 miliardi di persone in zone a rischio, è evidente che questa AI potrebbe salvare molte vite.
Questo sistema di intelligenza artificiale si basa sull’analisi incrociata di diversi dati per prevedere il rischio di inondazioni. Innanzitutto, elabora le previsioni meteorologiche per i 7 giorni successivi, tenendo conto di piogge intense e altri eventi estremi. In secondo luogo, valuta attentamente la morfologia del territorio, la rete idrografica di fiumi e canali, la conformazione delle città.
Combinando queste informazioni geografiche con dati sui livelli di drenaggio e smaltimento delle acque, l’AI è in grado di determinare quando e dove è più probabile che si verifichino allagamenti e straripamenti. Il sistema fornisce quindi allerte mirate per evacuare la popolazione nelle aree a rischio con largo anticipo, riducendo enormemente i potenziali danni delle inondazioni.
L’IA di 7Analytics sempre più richiesta
Come riporta la BBC, l’AI sembra essere in grado di prevedere da quale direzione arriverà l’acqua e quali aree saranno più colpite. “Siamo in grado di comunicare che tra cinque giorni avranno 50 cm d’acqua sul loro passo carrabile, e possiamo indicare quando calerà”, afferma Jonas Torland, cofondatore di 7Analytics.
L’azienda ha incontrato difficoltà a ottenere finanziamenti nei primi mesi dopo la sua nascita nel 2020. Tuttavia, le imprese e gli enti sono sempre più consapevoli del pericolo rappresentato dalle inondazioni e richiedono il supporto di 7Analytics come misura di prevenzione. Per questo motivo, sempre più investitori stanno fornendo un aiuto finanziario.
Questa azienda non è l’unica al mondo a rilevare l’arrivo delle inondazioni. Come sottolinea la BBC, esiste un’azienda londinese chiamata Neara che crea simulazioni digitali delle inondazioni per le aziende elettriche. Ciò permette loro di sapere quali cavi disconnettere, dove reindirizzare l’energia e quali aree possono essere ripristinate.
Vale la pena ricordare che Google offre servizi simili gratuitamente da anni. Nel 2018 Google utilizzava già l’AI per rilevare le inondazioni, mentre Google Maps segnalava i disastri naturali in tempo reale.