iPhone Air: bello e super sottile, ma ne vale la pena?

iPhone Air: bello e super sottile, ma ne vale la pena?

L'iPhone Air di Apple con spessore di 5,6 mm sacrifica batteria, fotocamera e audio per un design ultra-sottile. Forse non ne vale la pena.
iPhone Air: bello e super sottile, ma ne vale la pena?
L'iPhone Air di Apple con spessore di 5,6 mm sacrifica batteria, fotocamera e audio per un design ultra-sottile. Forse non ne vale la pena.

Meno di un mese fa Apple ha svelato i suoi nuovi iPhone, compresi i soliti protagonisti, iPhone 17, 17 Pro e Pro Max, e una grande novità: l’iPhone Air. Con i suoi 5,6 millimetri di spessore, questo dispositivo si candida a essere il più sottile mai prodotto dall’azienda di Cupertino.

Perché l’iPhone Air sacrifica batteria e fotocamera per essere ultra-sottile

La forma ultra-sottile è il cavallo di battaglia dell’iPhone Air. Apple ha persino sfidato i giornalisti a piegare il dispositivo durante la presentazione, per dimostrare che essere slim non significa essere fragili. Il telefono ne è uscito indenne, confermando la qualità costruttiva. Bello, rassicurante, ma anche completamente inutile. Il Bendgate, lo scandalo del 2014 quando gli iPhone 6 e 6 Plus si piegavano nelle tasche, è acqua passata da oltre un decennio.

E poi c’è il piccolo dettaglio che demolisce l’intera narrativa: lo spessore dichiarato di 5,6 mm è una verità parziale. Se si include il plateau della fotocamera, il punto più spesso raggiunge gli 11 millimetri. Praticamente il doppio.

E le conseguenze si fanno sentire, eccome. Il corpo ridotto lascia poco spazio ai componenti interni, e la prima vittima è la batteria. Con i suoi miseri 3.149 mAh, l’iPhone Air ha la capacità più bassa della nuova gamma. Per fare un confronto, l’iPhone 17 standard monta una batteria da 3.692 mAh, il 17 Pro arriva a 3.998 mAh, e il Pro Max vanta 4.823 mAh. Quasi il doppio rispetto all’Air.

Il comparto fotografico non se la passa meglio. Una sola fotocamera posteriore da 48 MP, mentre Apple prova a convincere che questa configurazione è equivalente a quattro obiettivi. Se fosse vero, perché non usare lo stesso sistema sugli altri modelli? La risposta è semplice: non lo è. È marketing che cerca di trasformare un compromesso in un punto di forza.

La dissipazione del calore e l’audio mono

Meno spazio interno significa anche meno superficie per dissipare il calore. Apple sostiene di aver ottimizzato hardware e software per generare meno calore, adattandosi al design compresso dell’Air. La verità, è che il telefono si scalderà comunque, solo che impiegherà più tempo a raffreddarsi, trasformando le sessioni di gaming o le videochiamate lunghe in un’esperienza tattile discutibile.

E poi c’è l’audio. L’iPhone Air ha un altoparlante mono, mentre tutti gli altri modelli della gamma vantano l’audio stereo. Non per scelte artistiche o per migliore qualità, semplicemente perché dentro quel corpo esile non c’è spazio per due speaker. Un altro sacrificio che si aggiunge alla lista.

Sottile ma inutile…

Non è che la sottigliezza sia sempre un male. Sui pieghevoli avrebbe senso. I foldable stanno diventando ingombranti proprio perché hanno schermi enormi. Se Apple sta davvero lavorando a un iPhone pieghevole, come dicono le voci, renderlo più sottile sarebbe un vantaggio concreto. Ma gli smartphone tradizionali non hanno questo problema.

Sacrificare batteria, fotocamera e audio solo per renderli più sottili è un compromesso inutile. Saranno più eleganti, d’accordo, ma chi vuole telefono bello che si scarica prima di cena o fa foto mediocri? Insomma, i compromessi dell’iPhone Air forse non valgono il risultato.

Fonte: Neowin
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Pubblicato il
6 ott 2025
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