iPhone: così Apple testa la resistenza ad acqua e cadute

iPhone: così Apple testa la resistenza ad acqua e cadute

Marques Brownlee ha visitato un laboratorio dove Apple effettua gli stress test sugli iPhone per certificare i device come resistenti.
iPhone: così Apple testa la resistenza ad acqua e cadute
Marques Brownlee ha visitato un laboratorio dove Apple effettua gli stress test sugli iPhone per certificare i device come resistenti.

Gli iPhone più recenti sono certificati IP68, il che sta a signfiicare che hanno un ottimo grado di resistenza all’acqua e alla polvere, oltre che alle cadute. Ma come fa Apple a testare i suoi smartphone affinché possano ricevere la suddetta certificazione? A rispondere ci ha pensato Marques Brownlee, youtuber tech specializzato che ha avuto modo di visitare uno di questi laboratori dove i dispositivi della “mela morsicata” vengono letteralmente messi sotto tortura.

iPhone: svelato come Apple testa la resistenza ad acqua e cadute

Brownlee, altrimenti anche come MKBHD, ha infatti recentemente fatto visita a una fabbrica di Apple per vedere di persona come l’azienda sta effettuando i suoi stress test sui nuovi modelli di iPhone, mostrando poi il tutto su X (ex Twitter) con dei filmati.

In base a quanto raccontato, gli iPhone vengono sottoposti a molteplici livelli di test di resistenza all’acqua per ottenere i vari gradi di protezione IP: il livello 1 IPX4 simula la pioggia utilizzando un gocciolatoio, mentre il livello 2 IPX5 prevede un getto d’acqua a bassa pressione continuo.

C’è poi il livello 3 IPX6, che prevede l’uso di una macchina spara acqua ad alta pressione sull’iPhone montato di fronte ad essa.

Nel testo finale, invece, l’iPhone viene immerso sott’acqua e viene aggiunta pressione per simulare la profondità per un lungo periodo per ottenere la resistenza all’acqua IPX8.

Avere un dispositivo a tenuta stagna potrebbe mettere a dura prova la riparabilità dello stesso. Commentando l’equilibrio tra durata e riparabilità, John Ternus, Senior Vice President of Hardware Engineering di Apple, ha detto che “puoi effettivamente fare i conti e capire che c’è una soglia alla quale se posso renderlo così resistente, allora è meglio averlo un po’ più difficile da riparare”.

Ternus ha spiegato che l’ingresso di acqua era un problema comune sui primi modelli di iPhone, con guasti frequenti in seguito alla caduta in una piscina o quando una bevanda veniva rovesciata sopra. Apple ha poi migliorato i suoi dispositivi nel corso degli anni per ridurre all’osso i guasti.

Da tenere presente che oltre a strumentazioni per testare la resistenza all’acqua, Brownlee ha documentato che Apple ha hardware e robot specializzati per imitare le vibrazioni dei motori delle motociclette o simulare centinaia di angoli diversi per i test di caduta su iPhone.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
30 mag 2024
Link copiato negli appunti