Secondo le indiscrezioni, gli iPhone 18, in arrivo nel 2026, potrebbero costare un rene. O comunque saranno più cari rispetto ai modelli attuali, che già non sono proprio economici.
Gli iPhone 18 saranno più cari per la crisi dei componenti
Il motivo? L’aumento dei prezzi dei componenti, le necessità sempre più vorace dell’intelligenza artificiale, e l’impossibilità persino per Cupertino di continuare ad assorbire costi che non fanno altro che lievitare. Eh già, persino Apple, che ha sempre saputo trasformare il lusso in normalità, stavolta non può fare miracoli con i prezzi.
La situazione non è delle più rosee. I prezzi delle schede RAM fanno il gioco dello yo-yo, con oscillazioni che rendono impossibile pianificare qualsiasi cosa. E non è un problema che riguarda solo Apple, lo abbiamo visto con le schede grafiche, lo stiamo vedendo con i PC, e ora tocca agli smartphone.
Fino ad oggi, Apple era riuscita a tenere i prezzi dei suoi modelli di punta relativamente stabili, complice il di acquisto talmente massicci da poter negoziare condizioni migliori e assorbire le fluttuazioni del mercato senza scaricarle sui clienti. Ma la “diga” sta per cedere. E il colpevole ha un nome: intelligenza artificiale.
Secondo le informazioni riportate da Wccftech, che cita il leaker Jukanlosreve (uno che ultimamente ci prende spesso), Apple ha intenzione di portare tutti i modelli Pro a 12 GB di RAM. Alcuni rumors suggeriscono che l’upgrade potrebbe riguardare persino tutta la gamma iPhone 18, ma per ora il focus sembra essere sui modelli premium.
Non è un capriccio. È una necessità tecnica dettata da Apple Intelligence, il sistema AI integrato che Apple vuole far girare localmente sui dispositivi. Perché se l’intelligenza artificiale deve rispondere in tempo reale senza dover passare dal cloud, serve memoria unificata rapida e abbondante. Tanta, tantissima memoria.
Restare fermi a 8 GB nel 2026 sarebbe un suicidio commerciale. Android ha già standardizzato i 12 GB, alcuni modelli di punta arrivano a 16. Se Apple si presentasse con specifiche inferiori solo per risparmiare, verrebbe massacrata dalle recensioni e dalla concorrenza. Non può permetterselo.
Il tempismo (im)perfetto
Sfortuna vuole che questa necessità di aumentare la RAM cada esattamente nel momento peggiore. I fornitori di chip come Samsung e Micron stanno vivendo una crisi dell’offerta violenta. La domanda è altissima, la produzione non tiene il passo, e i prezzi volano. E questi colossi non fanno sconti a nessuno, nemmeno ad Apple con i suoi ordini milionari.
Cupertino si trova quindi davanti a un’equazione impossibile: o mantiene i margini che gli investitori si aspettano e scarica il costo sui consumatori, o mantiene i prezzi stabili e vede i suoi margini erodersi. Cosa sceglierà?… La risposta è abbastanza ovvia. Sarà il consumatore finale a pagare il conto, con aumenti che colpiranno soprattutto i modelli Pro e Pro Max, quelli che già oggi costano quanto uno stipendio medio.
L’intelligenza artificiale ha un prezzo salatissimo
Tutto questo è la conseguenza diretta della corsa all’AI. Tutti i produttori vogliono integrare l’intelligenza artificiale nei loro dispositivi, farla diventare il punto di forza delle loro campagne marketing. Ma non è gratis. Ha bisogno di potenza di calcolo, di memoria veloce, di chip sempre più sofisticati. E questo ha un costo.
Quanto costeranno di più gli iPhone 18? Le voci parlano di aumenti significativi soprattutto sulle versioni Pro e Pro Max, ma i dettagli arriveranno probabilmente solo a ridosso del lancio. Nel frattempo c’è ancora un anno abbondante per mettere da parte i soldi, o per convincersi che il proprio iPhone attuale, tutto sommato, fa ancora egregiamente il suo lavoro.