A settembre dell’anno correte, il ministero della Giustizia brasiliano aveva ordinato la sospensione delle vendite di iPhone nel Paese dopo aver determinato che Apple danneggia i consumatori non includendo l’alimentatore nella confezione del dispositivo. Non avendo rispettato le indicazioni ricevute e andando contro il codice di difesa del consumatore locale, il gruppo di Cupertino ha successivamente ricevuto una multa. A quanto pare, però, non è basato: l’azienda ha perseverato e adesso tantissimi “melafonini” sono stati sequestrati dai negozi locali.
iPhone: sotto sequestro nei negozi in Brasile
Andando più in dettaglio, l’autorità ha sequestrato centinaia di iPhone in diversi negozi al dettaglio a Brasilia, la capitale del Brasile. L’operazione ha preso il nome di “Operation Discharge” e con essa il regolatore mira a costringere Apple a rispettare la legge del posto, la quale, appunto, richiede che gli smartphone vengano venduti con il caricatore incluso nella confezione.
Il regolatore ha altresì disposto il divieto di vendita di qualsiasi modello di iPhone che risulti essere privo del caricabatterie nella confezione. A tal proposito, ricordiamo che l’azienda della “mela morsicata” ha rimosso per la prima volta il caricabatterie dalla confezione di iPhone 12, ma in seguito ha deciso di fare altrettanto anche con iPhone 11.
Dopo il sequestro degli iPhone, Apple ha chiesto al governo di consentire la vendita dei suoi smartphone fino alla decisione finale della controversia. Il giudice Diego Câmara Alves ha accordato all’azienda di proseguire con la commercializzazione sino a una sentenza definitiva, affermando inoltre che il regolatore brasiliano sta facendo abuso del proprio potere. Al riguardo, Apple si è detta fiduciosa di vincere la controversia legale e che i clienti “sono consapevoli delle varie opzioni per caricare e collegare i propri dispositivi”.