IT-alert: sesto test completato con alcuni problemi

IT-alert: sesto test completato con alcuni problemi

I cittadini di Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche hanno ricevuto correttamente il messaggio di IT-alert, ma non sono mancati alcuni problemi.
IT-alert: sesto test completato con alcuni problemi
I cittadini di Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche hanno ricevuto correttamente il messaggio di IT-alert, ma non sono mancati alcuni problemi.

Come anticipato questa mattina, il Dipartimento della Protezione Civile ha effettuato il sesto test del sistema di allarme pubblico IT-alert. Alle ore 12:00 è stato inviato un messaggio ai cittadini che risiedono in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Alcuni utenti hanno segnalato due problemi, uno dei quali piuttosto fastidioso.

Notifiche multiple per alcuni utenti

Come previsto, alle 12 in punto è arrivato il messaggio di allarme sui cellulari che di trovano nelle tre Regioni. I cittadini hanno ricevuto anche una notifica audio (un suono piuttosto inquietante, a dir la verità). Il messaggio, visibile nello screenshot, viene inoltre letto da una voce femminile, sia in italiano che in inglese (con una pronuncia non proprio impeccabile, ndr).

IT alert

Per chiudere il messaggio e interrompere il suono è necessario toccare OK. L’avviso di emergenza viene conservato nella cronologia della sezione dedicata nelle impostazioni di Android e iOS. La ricezione del messaggio di test non può essere bloccata, a meno che l’utente non si trovi in un luogo senza copertura mobile o spenga il cellulare.

In alcuni casi è stata segnalata la comparsa di notifiche in serie. Non è nota la causa, ma è possibile indicare il problema al punto 15 del questionario che i cittadini sono invitati a compilare per fornire un feedback sul test (nei primi minuti dopo l’invio del messaggio non era possibile aprire la pagina sul sito dedicato).

Le prossime Regioni interessate sono Piemonte, Puglia e Umbria (14 settembre). Questi sono gli eventi per i quali è previsto l’uso del sistema al termine della sperimentazione (nel corso del 2024):

  • maremoto generato da un sisma
  • collasso di una grande diga
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso)
  • precipitazioni intense

Mancano i terremoti, in quanto non prevedibili con le tecnologie attuali. Un eventuale avviso di emergenza per ogni possibile terremoto innescherebbe il panico nella popolazione.

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Pubblicato il
12 set 2023
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