Lo scorso agosto abbiamo ricordato il ritorno della campagna di test per IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico gestito dalla Protezione Civile che aiuterà la popolazione a rimanere all’erta per ogni pericolo incombente nelle varie regioni del Belpaese. Ebbene, il periodo delle prove è ufficialmente cominciato: vediamo quindi quali sono le prime regioni nelle quali l’alert si attiverà per la sperimentazione generale.
IT-Alert torna attivo: le prime regioni dove si terranno i test
Proprio oggi, 12 settembre 2023, la Protezione Civile ricomincerà a testare il servizio in vista della attivazione nazionale prevista per il 2024. La notifica, come da prassi, arriverà alle 12 su tutti gli smartphone accesi e che risultano connessi alla rete mobile. Non serve attivare Wi-Fi o la connessione 3G/4G/5G: tutto ciò che serve è campo, ovvero la semplice connessione telefonica offerta dalla SIM.
In tal caso, i cellulari in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche risuoneranno con il suono di allarme e mostreranno la notifica dedicata per l’emergenza, da premere in maniera tale da confermare la sua ricezione.
Ricordiamo infine che non si tratta di un SMS o di un sistema per tracciare gli smartphone in una determinata area della penisola: lo standard Common Alerting Protocol (CAP) sfrutta infatti la tecnologia cell broadcast per inviare messaggi a qualsiasi dispositivo mobile connesso a determinate celle telefoniche. Il sistema in futuro diventerà operativo, quindi, per avvisare la popolazione di maremoti, collassi di dighe, attività vulcanica, incidenti nucleari o precipitazioni intense, per anticipare calamità naturali e proteggere i cittadini ovunque essi si trovino.