Italia, Google pensa ai giovani

Italia, Google pensa ai giovani

Collaborazione con la polizia postale e con il Ministero della gioventù per educare alla navigazione responsabile. Inaugurando, inoltre, un nuovo Centro di sicurezza
Collaborazione con la polizia postale e con il Ministero della gioventù per educare alla navigazione responsabile. Inaugurando, inoltre, un nuovo Centro di sicurezza

Mentre gli psicologi ammoniscono i genitori a non lasciare i più piccoli navigare da soli in Rete, fatta di sconosciuti potenzialmente pericolosi, e i mass media non perdono occasione per collegare le vicende di cronaca nera ad ambigue frasi su Facebook e inquietanti racconti da blog, le istituzioni italiane pensano di poter porre un freno a tutti questi pericoli rivolgendosi proprio a Mountain View: il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e la Polizia Postale hanno iniziato a collaborare con Google per una serie di iniziative.

Mountain View ha dato il via a due tipi di intervento: da un lato ha presentato il suo nuovo sistema di parental control, dall’altro rilanciato una serie di iniziative per un uso responsabilizzato della Rete in collaborazione con le scuole italiane, la Polizia Postale e il Ministero della Gioventù.

Per quanto riguarda il primo aspetto, Google ha inaugurato il nuovo Centro per la sicurezza online della famiglia in collaborazione con Save the Children , Telefono Azzurro e Terre des Hommes . Tramite questo BigG mette a disposizione dei genitori vari strumenti per selezionare i contenuti che i loro bambini possono visualizzare online e propone consigli e informazioni su come migliorare la sicurezza online dei propri pargoli. Tra i temi trattati, il cyberbullismo, i contenuti violenti e/o a sfondo sessuale, l’adescamento online e la privacy: tra l’altro, mette a disposizione un decalogo di consigli generali rivolti direttamente agli insegnanti e ai giovani utenti della Rete, suggerimenti sui comportamenti da tenere nel caso in cui si sia vittime di episodi di cyberbullismo e una serie di link diretti per la segnalazione di episodi di abusi e usi scorretti dei prodotti online di Google, una sezione con i video-consigli forniti dai genitori che lavorano in Google e l’invito aperto a tutti i genitori a condividere consigli pratici da applicare nella vita di tutti i giorni.
Il Centro si unisce agli strumenti inaugurati da tempo, come quelli per YouTube.

Complementare alle risorse messe a disposizione dal Centro di sicurezza, l’iniziativa “Non perdere la bussola”: promossa da YouTube in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni e il Ministro della Gioventù , consiste in corsi di formazione sull’uso sicuro e responsabile della rete organizzati nelle scuole medie e superiori italiane , sia per gli studenti che per insegnanti e genitori.

L’obiettivo dell’iniziativa, arrivata al secondo anno, è quello di insegnare ai ragazzi che navigano in Rete e frequentano YouTube e social network come sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi. Da quest’anno, agli incontri riservati ai ragazzi, che si svolgono durante l’orario scolastico, si aggiunge la possibilità per le scuole di ospitare anche incontri dedicati a genitori e professori, in modo che possano adeguarsi alle competenze dei più giovani e svolgere il loro ruolo educativo con maggiore consapevolezza anche per quanto riguarda le attività online dei ragazzi. L’anno scorso gli esperti della Polizia delle Comunicazioni hanno incontrato 180mila studenti di oltre 450 scuole di tutta Italia.
I workshop formativi organizzati quest’anno per “Non perdere la bussola” verteranno sui temi: tutela della privacy, netiquette e norme delle community, contenuti generati dagli utenti e come flaggare quelli inappropriati (con riferimento implicito al caso Vivodown), cyberbullismo e – anche – tutela del copyright.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
11 gen 2011
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