Con un nome ispirato a quello del mito greco che rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, Project Prometheus è la nuova avventura imprenditoriale di Jeff Bezos. Il fondatore di Amazon e di Blue Origin, nonché terzo individuo più ricco al mondo, diventerà il co-CEO di una startup che ha già contribuito finanziariamente a creare.
Cos’è il Project Prometheus di Jeff Bezos?
L’etichetta startup va in ogni caso piuttosto stretta: stando a quanto rivelato dal New York Times, avrebbe già raccolto 6,2 miliardi di dollari, una parte dei quali proprio dal magnate. Al sua fianco in questa avventura ci sarà Vik Bajaj, fisico e chimico in passato al servizio nel laboratorio X di Google e nella tech company Verily (a sua volta controllata da Alphabet).
Anche l’organico già al lavoro non è quello tipico di una nuova società, con oltre 100 dipendenti attivi in questo momento. Farebbero parte dell’organico ex collaboratori di OpenAI, DeepMine e Meta.
Di cosa si occupa nello specifico Project Prometheus? Ovviamente, c’entra l’intelligenza artificiale, in modo coerente con il trend attuale. Nel dettaglio, il focus è su progetti che ne dovrebbero sfruttare il potenziale per migliorare i processi produttivi all’interno di settori come il computing, l’automotive e l’aerospaziale.
Le informazioni sono trapelate attraverso tre fonti rimaste anonime, poiché l’iniziativa avrebbe dovuto rimanere nell’ombra ancora un po’, fino all’annuncio ufficiale. Non è nemmeno chiaro dove sia ubicata la sede.
Bezos torna così ad assumere un ruolo operativo dal luglio 2021, da quando ha lasciato la poltrona di CEO Amazon nelle mani del successore Andy Jassy. All’interno di Blue Origin risulta formalmente solo il fondatore. Nel corso degli ultimi anni se ne è parlato più per questioni legate alla vita privata, come in occasione dello sfarzoso matrimonio veneziano di inizio estate, quando ha paralizzato una città intera per le nozze con Lauren Sánchez.