Kim Dotcom, Jack Dorsey e il bunker antiatomico

Kim Dotcom, Jack Dorsey e il bunker antiatomico

La richiesta è stata rivolta direttamente a Jack Dorsey, il fondatore di Twitter: Kim Dotcom dà per certa la terza guerra mondiale.
Kim Dotcom, Jack Dorsey e il bunker antiatomico
La richiesta è stata rivolta direttamente a Jack Dorsey, il fondatore di Twitter: Kim Dotcom dà per certa la terza guerra mondiale.

Con lo spauracchio di un conflitto nucleare a minacciare il cuore dell’Europa e l’ipotesi di una terza guerra mondiale da qualcuno ritenuta piuttosto concreta, c’è chi pensa a come mettere in salvo tutti i post di Twitter. Questione di priorità. Come farlo? Semplice, creando un backup da custodire in modo sicuro in un rifugio antiatomico e da tramandare alle future generazioni, perché non ripetano gli errori commessi da quelle attuali.

Un backup dei post su Twitter per i sopravvissuti

A lanciare l’idea Kim Dotcom, come sempre provocatorio e divisivo, rivolgendosi direttamente a Jack Dorsey. Lo ha fatto proprio attraverso la sua piattaforma, dalla stessa bacheca che in questi giorni sta accogliendo un gran numero di interventi molto critici nei confronti del ruolo svolto dagli Stati Uniti nella crisi ucraina. Che il 48enne informatico e gli USA siano ai ferri corti non è certo una novità.

Ciao Jack, ti vorrei chiedere un favore. Potresti cortesemente, in modo urgente, creare un backup di tutti i tweet e metterlo in un bunker antiatomico fuori dall’emisfero occidentale? Se una parte del genere umano sopravvivrà alla terza guerra mondiale, avrà bisogno di insegnare alle future generazioni come non si fanno le cose. Grazie, Kim.

A chi fa notare che ormai da qualche tempo il fondatore di Twitter ha abbandonato la poltrona di CEO, Dotcom replica che è ancora abbastanza coinvolto da poter organizzare un backup, chiedendo inoltre di includere per favore i tweet di tutti gli account sospesi o sottoposti a shadow ban.

Il creatore di Megaupload, Baboom e Mega è parecchio attivo su Twitter, dove solo pochi mesi fa ha manifestato la propria solidarietà a Julian Assange per la vicenda riguardante l’estradizione negli USA.

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Pubblicato il
10 mar 2022
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